posso testimoniare (l’ho visto a Milano l’anno scorso) che di persona è ” enormemente ” più bello. chiara
chiara: questa–sotto — che ho trovato sul sito facebook di Andrea, è certamente la più bella! La traduzione la trovate sotto…
Tre haiku di Andrea Bardelli e qualche considerazione dell’autore
Illustrazioni di bardelli, ma è il fratello
Paradoxalmente
Paradoxalmente
a mente no amor mente
só para quem sente.
Questa la versione italiana (sempre dell’autore)
Paradossalmente
Paradossalmente
la mente in amore mente
solo a chi lo sente.
TUTTAVIA
(due per il Magnifico)
1
Perché, per cosa
altro che sia poesia,
sboccia una rosa.
2
Per Chi, per cosa
che fugge via tuttavia,
muore una rosa.
L’obbedienza alle regole metriche è (per me, s’intende) fondamentale. Però le mie poesie (in casu, haiku – in Brasile usiamo più il termine haicai per evitare cacofonia) seguono uno schema un po’ libero. A volte uso assonanze invece di rime, a volte le rime non sono collocate esattamente come nello schema usato da Guilherme de Almeida. Chi era costui? Un poeta che ha fatto degli “haicai” (haiku) una versione in portoghese che, dal punto di vista metrico, si avvicina a quella originale di Basho. Però, la pronuncia giapponese (per il poco che ne so) è (salvo eccezioni) uniforme: non ci dovrebbero essere parole sdrucciole o tronche (cioè con accenti tonici specifici). Lo schema giapponese è : 1º verso cinque sillabe; 2º verso sette sillabe; 3º verso cinque sillabe (5+7+5). In totale tre versi. Nella versione di Guilherme de Almeida, lo schema dei tre versi è mantenuto. Però quanto alle sillabe c’è una complicazione, perché, in portoghese (ed in italiano), si contano solo le sillabe fino all’ultima accentuata. Inoltre, Guilherme de Almeida ha uno schema rigidissimo di rime : il primo verso rima con il terzo; nel verso di mezzo, il secondo, ci sono due rime, diciamo così, “interne” , cioè dentro il verso stesso. Io, sebbene sia orientato dallo schema metrico e di rime di G. de Almeida, non lo seguo esattamente.
In annesso un geniale haiku/haicai di Guilherme de Almeida.
Noite. Um silvo no ar.
Ninguém na estação. E o trem
Passa sem parar.
Notte. Un fischio nell’aria.
Nessuno alla stazione. E il treno
Passa senza fermarsi.
(traduzione di mario bardelli)
Grazie Chiara! Sei gentile e ti voglio molto bene.
anche noi (quelli del blog)…di Mario sai. chiara
Una famiglia d’artisti e poeti, la famiglia Bardelli ! Ammirazione e complimenti da nemo.
E’ proprio così: quando sono andata in Brasile con i miei zii a 19 anni, sono rimasta a bocca aperta: la madre, che era nata a Milano nel 1899, aveva fatto Brera e i figli l’hanno seguita tutti, ognuno aveva la sua specialità. Quando mio zio Eliano ha dovuto conoscere la famiglia in quanto fidanzato di una figlia, l’esame cui è stato sottoposto sono stati dei giochi e delle abilità artistiche. Adesso, di una famiglia così grande, sono rimasti solo Andrea e Mario che si tengono in contatto scambiandosi disegni e poesie…un altro mondo per me che sono (felicemente) nata in una famiglia di commercianti di fiori…grazie di averci visitato! un abbraccio a tutti i Peynet. Ho visto che fate una mostra per Maiolino, il biglietto di invito è magnifico. Mi fa tanto piacere che la figlia sia partecipe, adesso lo pubblicherò, ma ci terrei ad avere qualche serigrafia…Come potete, un abbraccio, chiara
tutte e tre molto belle. per me che di haiku – tecnica – ci capisco poco o meglio niente. Ma belle come piccoli fiori di poesia e questo mi basta.
Ho una mia amica ,qui a Roma, che per anni ha vinto un concorso poetico su haiku ,premio: viaggio e soggiorno per due in Giappone ( per quel che ne so ne ha vinto almeno due o tre …) e una volta a cercato di spiegarmelo: niente da fare, quando son zuccone non mollo!
Piccoli fiori di poesia, come dice Roberto, con un’espressione veramente azzeccata. Speriamo che Andrea Bardelli ne invii ancora e che Mario metta quei bellissimi disegni. Grazie per queste cose delicate e magnifiche, che attraversano l’oceano.
In questi componimenti la “metrica” è il problema minore.
Il problema è che questi componimenti non sono Haiku, ma proprio per niente.
Lo haiku è una cosa diversa da “massime”, “aforismi” o “pensieri filosofici”.
La poetica haiku ha caratteristiche e peculiarità che vanno comprese e rispettate, altrimenti si può sempre fare poesia (generica) senza scomodare una poetica affascinante e complessa come lo haiku.
Saluti
Tommaso