« Eros invincibile, Eros, che sulle tue prede ti abbatti, e sulle tenere guance della fanciulla la notte ti posi, tu che vaghi sul mare e sulle campagne: nessuno ti sfugge, né uomo né dio. E la mente impazzisce. Chi ha l’animo giusto, sai renderlo ingiusto, e lo porti a rovina, sei tu che infiammi la lotta fra uomini legati dal sangue. Ma splendente trionfa negli occhi della bella sposa il desiderio, che siede accanto alle leggi supreme. È il gioco ridente di Afrodite divina »
(Sofocle, “Antigone”)
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