Bce, Mario Draghi sfodera l’arsenale anti-deflazione: giù i tassi, interessi negativi sui depositi, due nuove LTRO
schematizzazione di chiara
Mario Draghi non delude le aspettative delle vigilia e sfodera un vero e proprio arsenale per scongiurare lo spettro deflazionistico che si affaccia sull’Europa e rilanciare il flusso del credito verso imprese e famiglie. Un pacchetto di misure, quelle annunciate dal presidente dell’Eurowoter, che partono innanzitutto
1. dalla riduzione allo 0,15% dei tassi di interesse che toccano così il minimo storico. In linea con le attese di Francoforte ha anche
2. deciso di rendere negativi i tassi di interesse sui depositi “parcheggiati” dalle banche presso la Bce, con la scopo prima di tutto di incoraggiare l’immissione di liquidità nell’economia reale.
Obiettivo, questo, che ha spinto l’altro blocco di misure annunciate da Draghi nel corso della conferenza stampa.
A partire dalle due nuove operazioni di rifinanziamento alle banche TLTRO, sulla scorta di quando già fatto nel 2011.
3. La novità, come mostra la T dell’acronimo, è che i nuovi prestiti agli istituti saranno condizionati (“Targeted”) alla concessione di credito a imprese e famiglie. L’ispirazione arriva dal Funding for Lending Scheme già lanciato dalla Banca d’Inghilterra. La vigilanza di Francoforte sarà strettissima e se gli istituti che avranno ottenuto risorse dalle Eurotower non li avranno dirottati al credito entro determinati obiettivi fissati dalla Bce saranno costretti a restituire i fondi ottenuti.
4. E ancora, il presidente Bce ha annunciato la sospensione delle “sterilizzazioni” sugli acquisti di titoli di stato effettuato con il programma Smp. Una misura che si dovrebbe tradurre in circa 165 miliardi di nuova liquidità nel sistema.
Rispetto alle attese resta sulla pista ma per il momento non decolla immediatamente un altro degli interventi più attesi. Il riavvio del del mercato degli ABS (Asset Back Securieties), ovvero dei titoli cartolarizzati garantiti da prestiti e mutui che l’Eurotower accetta come collaterale. Oggi Draghi si è limitato a spiegare che la Bce ha intenzione di avviare un programma di acquisto di titoli, ma senza entrare ulteriormente nel dettaglio sulle modalità e i tempi. Un passo in avanti ma ancora non risolutivo.
Complessivamente le mosse di Draghi, rispettando le aspettative della vigilia, hanno convinto i mercati con Milano in crescita di quasi due punti percentuali. Giù anche lo spread, sceso fino a 151 punti base, salvo poi chiudere a quota 153.
noticina di chiara notturna:
vi ho segnalato due volte “Francoforte”, NEL TESTO SOPRA, perche’ è proprio dalla Bundesbank o Banca di stato tedesca (il direttore è di linea severamemte neoliberista) che è stata fatta, ormai almeno 10 gg fa, se non di piu’, una concessione ad una linea di “vigilatissima (fucili e cannoni) di minor austerity”—Anche se so che le cose nella realta’ non sono mai schematiche come vorremmo noi per far presto a capire —per cui chiara direbbe “la Bundesbank è il potere in Europa a cui tutti devono sottostare..MA E’ – FALSO—–c’è stato, INVECE, sicuramente un braccio di ferro tra la Bundesbank da una parte // e Draghi (BCE) + Angela Merkel (mia impressione) dall’altra. Bisogna anche ricordare tutto il lavoro FATTO DA MONTI soprattutto.(DA fine 2011), poi proseguito da Letta–+++-la Francia +++—la Spagna–Insomma tutti insieme hanno lavorato e ora abbiamo una meno Austerity “IN PROVA”—ragazzi, attenzione, non sbagliamo perche’ questa misure, che sicuramente saranno applicate, dovrebbero aiutare davvero la ripresa dell’Europa, specie dei suoi paesi piu’ deboli, come L’Italia.
