ORE 22:15 DITEMELO SINCERAMENTE: DA QUANTO TEMPO NON SENTITE PARLARE DI RICCARDO LOMBARDI? E NON SENTITE “QUELL’ARIA BUONA” DELLA COSTANTE POLEMICA E LOTTA, PIU’ SPECIFICAMENTE, TRA PCI E PSI? MI E’ CAPITATO DI PARLARE CON UN MILITANTE-DIRIGENTE DEL PSI DELL’AREA LOMBARDIANA E MI DICEVA “QUASI NON POTENDOCI CREDERE” CHE IL PCI ATTACCAVA MOLTO DI PIU’ IL PSI E CHE LA DC! SI SA, DEL SENNO DI POI SON PIENE LE FISSE COME QUELLE DI CHIARA. OGGI, A ME PARE EVIDENTE CHE – IL PSI DI LOMBARDI ERA IL PIU’ GROSSO OSTACOLO A QUELLO CHE IL PCI VOLEVA E CIOE’ UN’INTESA CON LA DC FINO AD ARRIVARE ALLA TEORIZZAZIONE DEL “COMPROMESSO STORICO” CIOE’ UN TIPO DI GOVERNO CHE MI PARE SI CHIAMI DI “UNITA’ NAZIONALE” / COME OGGI PARE SIA L’INTENTO DI RENZI—COMUNQUE NON ASCOLTATE LE SCIOCCHEZZE DI CHIARA: SE VI INTERESSA, PENSATECI DA VOI CON I VOSTRI STRUMENTI E RICORDI CHE SARANNO CERTAMENTE PIU’ FONDATI DEI MIEI CHE MI SONO SEMPRE OCCUPATA DI TUTT’ALTRO /PSICOLOGIA/

 

VILLA-LOBOS—-proviamo a sentire insieme un compositore di musica detta classica brasiliano…

[audio:https://www.neldeliriononeromaisola.it/wp-content/uploads/2014/06/Villa-Lobos-Bachianas-brasileiras-7-Ponteio-1958.mp3|titles=Villa-Lobos – Bachianas brasileiras #7 – Ponteio (1958)]

 

Ieri pomeriggio a Regalbuto, il piccolo centro della Sicilia interna dove era nato nel 1901, si sono celebrati i 25 anni dalla morte di Riccardo Lombardi

 

 

 

 

Carlo Patrignani

CARLO PATRIGNANI  (CLASSE 1953)

CHE SI DEFINISCE “UN LOMARDIANO” PERCHE’, OGGI, SOLO RICCARDO LOMBARDI E IL SUO PENSIRO-AZIONE , PUO’ ESSERE LA BUSSOLA PER USCIRE DA UNA CRISI CHE E’ IN OGNI CAMPO, A COMINCIARE DA QUELLO MORALE

 

 

  • La sinistra non ha il monopolio dell’onestà e della correttezza
Pubblicato: 07/06/2014 12:56 CEST Aggiornato: 07/06/2014 14:15 CEST

La diversità comunista tanto cara a Enrico Berlinguer e riattualizzata, in pompa magna, da l’Unità per i 90 anni della sua fondazione, finisce malamente: il Titanic comunista, creduto invincibile, inaffondabile, si è tragicamente inabissato sotto i tiri mancini delle tangenti nelle mani di cupole e cricche: dal Mose di Venezia all’Expo di Milano, al sistema Sesto, la vecchia guardia alla guida del Titanic comunista, è stata politicamente colpita al cuore.

Se spetta alla magistratura far piena luce, è dovere della politica e del Premier Matteo Renzi, far piazza pulita di tutte le mele marce. E ripristinare un assetto di legalità: la corruzione non è tanto alto tradimento, è una prassi consolidata che va estirpata per lasciare il posto all’onestà che, al di la della legge, in quanto qualità dell’essere umano: o c’è o non c’è.

A distanza di quarant’anni, dunque, si rivela nella sua fragilità e inconsistenza, la tesi berlingueriana di una presunta e sbandierata diversità comunista, quella che, illo tempore, andava sotto lo slogan il partito dalle mani pulite per distinguersi da altri: in primis dal partito socialista di Bettino Craxi, il comandante del piccolo Titanic socialista, affondato, indegnamente, nel mare magnum di Tangentopoli.

Berlinguer e Craxi, i potenti leader dei due partiti della sinistra italiana che alla dialettica e al confronto preferirono, sempre e testardemente, la guerra guerreggiata , la contrapposizione per la contrapposizione: due leader, anzi non leader , perfettamente speculari, l’uno interfaccia dell’altro, entrambi in perenne gara per primeggiare nell’ambizioso rapporto di potere con la Dc, sia come compromesso storico e quindi governi di solidarietà nazionale, sia come alternanza, e quindi governi di pentapartito, il famigerato Caf, rigidamente autosufficienti.

Il tutto, ovviamente, a esclusivo vantaggio della Balena bianca , del potentissimoTitanic democristiano che, nonostante Tangentopoli, è nel tempo sopravvissuto a se stesso in altre forme e con altri capitani, ma non nella collaudatissima rotta o logica di potere che ha avuto e ha nel Vaticano e nella Chiesa la sua bussola di orientamento culturale e di pensiero.

Resta, per stare all’attualità di oggi, la lezione impartita ai due non leader della sinistra da Riccardo Lombardi che il 30 giugno 1984, un decennio prima di Tangentopoli, nell’ultimo intervento al Cc del Psi attaccò il Fuhrerprinzip Craxi: Un Psi così non ha motivo di esistere, per avere da tempo smarrito i valori del socialismo: libertà, uguaglianza, giustizia sociale. Era ineluttabilmente compiuta la mutazione genetica, per cui nella odiosa pratica di lisciare il pelo al gatto , l’opportunismo dilagante, da socialisti ministri si era passati, degradati a ministri socialisti.

Al Berlinguer della diversità comunista replicava non conosco altra diversità tra le persone se non quella genetica e soprattutto la sinistra non ha il monopolio dell’onestà e della correttezza. Contrario al compromesso storico, e per l’alternativa di sinistra, Lombardi ribatteva a Berlinguer: non è il governo degli onesti che noi oggi possiamo domandare: ci sono degli onesti, i quali sono fior di reazionari […] anche se la Dc diventasse quel partito pulito, non clientelare, alieno da abusi, che io mi auguro in una democrazia, non cesserebbe di essere l’avversario storico, non cesserebbe di essere l’avversario storico da battere, non da battere perchè sudicio, ma da battere anche perché pulito e anche essendo pulito, amministra in modo più credibile la società borghese, la società che noi vogliamo fondamentalmente cambiare.

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7 risposte a ORE 22:15 DITEMELO SINCERAMENTE: DA QUANTO TEMPO NON SENTITE PARLARE DI RICCARDO LOMBARDI? E NON SENTITE “QUELL’ARIA BUONA” DELLA COSTANTE POLEMICA E LOTTA, PIU’ SPECIFICAMENTE, TRA PCI E PSI? MI E’ CAPITATO DI PARLARE CON UN MILITANTE-DIRIGENTE DEL PSI DELL’AREA LOMBARDIANA E MI DICEVA “QUASI NON POTENDOCI CREDERE” CHE IL PCI ATTACCAVA MOLTO DI PIU’ IL PSI E CHE LA DC! SI SA, DEL SENNO DI POI SON PIENE LE FISSE COME QUELLE DI CHIARA. OGGI, A ME PARE EVIDENTE CHE – IL PSI DI LOMBARDI ERA IL PIU’ GROSSO OSTACOLO A QUELLO CHE IL PCI VOLEVA E CIOE’ UN’INTESA CON LA DC FINO AD ARRIVARE ALLA TEORIZZAZIONE DEL “COMPROMESSO STORICO” CIOE’ UN TIPO DI GOVERNO CHE MI PARE SI CHIAMI DI “UNITA’ NAZIONALE” / COME OGGI PARE SIA L’INTENTO DI RENZI—COMUNQUE NON ASCOLTATE LE SCIOCCHEZZE DI CHIARA: SE VI INTERESSA, PENSATECI DA VOI CON I VOSTRI STRUMENTI E RICORDI CHE SARANNO CERTAMENTE PIU’ FONDATI DEI MIEI CHE MI SONO SEMPRE OCCUPATA DI TUTT’ALTRO /PSICOLOGIA/

  1. Donatella D'Imporzano scrive:

    Francamente, sul PSI e sul PCI di quegli anni posso solo dire, per mia ignoranza, quello che ho direttamente vissuto. Io e mio fratello siamo approdati al PSI avendo in testa un socialismo democratico. Ricordo di avere parteggiato ( eravamo dei ragazzini) per gli Ungheresi contro i carrarmati russi. Nel PSI però c’erano già dei grossi fenomeni di corruzione o comunque di pappa e ciccia con la DC. Noi eravamo nella Federazione Giovanile Socialista ( con Giorgio Loreti) ed eravamo per Lombardi, di cui ricordo un bellissimo comizio a Monza. La sinistra lombardiana però, almeno da noi a Sanremo, era un fatto puramente teorico, tant’è vero che a presiedere la Federazione Giovanile Socialista, malgrado noi avessimo lavorato molto bene e tanto, venne messo uno che assicurava la perfetta fedeltà ai potenti di turno. L’approccio al PCI per me e per mio fratello è stato dopo il ‘ 68, quando ormai il PSI si era completamente corrotto ( le battute sui socialisti ladri erano moneta corrente) e il Partito Comunista, con la volontà dichiarata di rivolgersi alla parte buona dei cattolici, faceva pensare ad una politica di largo respiro, coinvolgendo le forze buone della nazione. Poi sono venute le BR, l’omicidio di Moro e tutto è nuovamente saltato. Certo è difficile distaccarsi dalla propria esperienza, ma forse una parte di storia è stata anche questa.

  2. nemo scrive:

    Bello che abbiano ricordato Riccardo Lombardi. Per me ( ma credo per tanti ), un ‘maestro’ di vita ( non solo politica ). Pensando al passato dei socialisti italiani, la spregiudicatezza che veniva usata contro ‘le anime belle’ dagli ‘strateghi’ del PSI non ha portato bene (né a loro stessi né al nostro Paese). Ma si poteva continuare a fare politica (socialista) fino all’ avvento di Craxi e forse anche dopo. Purtroppo, la ‘fuga’ di tanti iscritti ( spesso tra i migliori ) e le ‘pressioni esterne’ dei compagni (che allora, spesso, si dimostrarono poco compagni) del PCI indebolirono le posizioni di chi avrebbe voluto e forse potuto fare del PSI un partito un po’ ‘migliore’. La realtà è comunque più forte delle ricostruzioni ( tutte personali e opinabili ): quello che è capitato alla sinistra ( sino ad oggi ) era evidentemente l’ ipotesi più probabile, visto che si è verificata. Ora si tratterebbe di non ripetere gli errori. Speramu ben …. ( direste voi liguri )

    • Chiara Salvini scrive:

      Sai che esistono delle associazioni che fanno politica chiamate “Riccardo Lombardi”? Era un video, ma si capiva cosi’ poco che ho rinunciato…per favore, questo cosa vuol dire: “la spregiudicatezza che veniva usata contro ‘le anime belle’ dagli ‘strateghi’ del PSI non ha portato bene (né a loro stessi né al nostro Paese). —cosa sono le “anime belle”? Sempre che tu abbia tempo…grazie e mille del contributo “personale” o testimonianza, chiara, sempre con lo stesso affetto, solo che ora e’ rivolto a M&G.

  3. nemo scrive:

    ‘Anime belle ‘ ? I giovani che allora, nel Psi, facevano attività politica per motivi ideali e culturali. Nei cui confronti le ‘manovre’ dei dirigenti locali e provinciali avevano facilmente ‘la meglio’. Un errore madornale ( se amplificato all’ Italia ) che ha contribuito a distruggere il Psi oltre a impedirgli di svolgere un ruolo di governo innovatore ( a parte lo Statuto dei Lavoratori e poco altro ). Anche a livello personale, i dirigenti più ‘spregiudicati’ non hanno fatto una felice riuscita: la parabola Craxi è paradigmatica.

    • Chiara Salvini scrive:

      Quando avrai tempo, ci puoi dire come il PSI ha influito sullo “Statuto dei lavoratori”—E’ la prima volta che lo sento…e sarei una persona “ragionevolmente informata” grazie sempre dei contributi..”tuoi”/ “tuoi” e per le visite sempre graditissime, chiara

  4. nemo scrive:

    Grande onore e enorme merito al ministro del lavoro, il socialista Brodolini, che volle, fortissimamente volle, lo Statuto dei lavoratori. ( annotazione: Brodolini del paese di Leopardi, aveva studiato a Bologna ….. ).

    • Chiara Salvini scrive:

      ti ringrazio molto, mi informero’ meglio su Internet essendo cosi’ all’oscuro, forse e’ successo negli anni in cui ero in Brasile? Là non avevo nessuna notiza dellìItalia— 1977-1986–Oppure no, negli ultimi due o tre anni ero “distratta” da una depressione curata da un apprendista stregone che mi portò all’ospedale di Parabiago—Al ritorno mi ci sono voluti parecchi anni prima di riprendere contatto con la realtà politica, di Repubblica leggevo esclusivamente la pagina culturale…Queste chiacchiere non c’entrano niente, ho bisogno di “giustificarmi” davanti a te della mia ignoranza? Va bene, se ne ho bisogno, ho provato—ma puoi evitare di giustificarmi—Come immagini, il problema è mio—Domani è giovedì, se ho capito bene, ti auguro “buon viaggio”, spero che trovi delle persone con cui chiacchierare piacevolmente, oppure studi–Oppure vai in compagnia, comunque sia, “buon viaggio e buon ritorno a tutta la tribu'”, la solita chiara

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