ORE 07:43 OGNI TANTO CI RITORNA LA NOSTRA LUNANUVOLA PORTANDOCI LO SCOMPIGLIO DELLE SUE NOVITA’!

Lo ha scritto lei, ma…

by lunanuvola

christine de pizan

“Non lo ha scritto lei.
(Ma se è chiaro che l’ha fatto…)
L’ha scritto lei, ma non avrebbe dovuto. (E’ politico, sessuale, mascolino, femminista.)
L’ha scritto lei, ma guardate un po’ di che ha scritto. (La camera da letto, la cucina, la sua famiglia. Altre donne!)
L’ha scritto lei, ma ne ha scritto uno solo di quel tipo. (“Jane Eyre”. Povera cara – ndt. Charlotte Brontë – è tutto quel che ha mai fatto…)
Lo ha scritto lei, ma lei non è una vera artista e il testo non è vera arte. (E’ un thriller, è una storia romantica, è un libro per bambini. E’ fantascienza!)
Lo ha scritto lei, ma è stata aiutata. (Robert Browning. Branwell Brontë. Il suo stesso “lato mascolino”.)
Lo ha scritto lei, ma è un’anomalia. (Virginia Woolf. Con l’aiuto di Leonard…)
Lo ha scritto lei, MA…”
Il brano è tratto dal saggio del 1983 “How to Suppress Women’s Writing” – “Come omettere/nascondere/abolire ecc. la scrittura delle donne” – di Joanna Russ (22.2.1937 – 29.4.2011). Che io sappia, non è stato tradotto in italiano.

Joanna Russ

Scrittrice di fantascienza, femminista, apertamente lesbica, conosciuta in Italia principalmente per lo straordinario romanzo “Female Man”, Joanna attraversò le consuete difficoltà di una donna che voglia fare della scrittura il suo mestiere. In questo testo, concepito come un manuale, spiega come tali difficoltà non siano casuali, ma il risultato di un concreto impegno di critici, accademici, “esperti” e così via.
Il libro sottolinea 11 metodi comuni usati per ignorare, condannare o sminuire il lavoro delle autrici:
Divieti
Impedire alle donne l’accesso agli attrezzi base per scrivere.
Malafede
Creare inconsapevolmente sistemi sociali che ignorano o svalutano la scrittura delle donne.
Negazione dell’agenda
Il negare che lo abbia scritto una donna.
Contaminazione dell’agenda
Argomentare che l’arte delle donne è immodesta, effettivamente non arte, o faccenda di cui non si sarebbe dovuto scrivere.
Doppio standard sul contenuto
Affermare che una serie di esperienze debba essere considerata più di valore di un’altra.
Falsa categorizzazione
Categorizzare scorrettamente le artiste come mogli, madri, figlie, sorelle o amanti di artisti di sesso maschile.
Isolamento
Creare il mito dell’unico risultato isolato, che asserisce la grandezza di un solo lavoro.
Anomalia
Asserire che la donna in questione è eccentrica o atipica.
Mancanza di modelli
Rinforzare il dominio degli autori maschi nei canoni letterari, per poter tagliare fuori l’ispirazione e i modelli provenienti dalle scrittrici.
Reazioni
Costringere le donne a negare la loro identità femminile per poter essere prese sul serio.
Estetica
Divulgare e rendere popolari lavori estetici che contengano ruoli e caratterizzazioni umilianti per le donne.
Nella mia esperienza come scrittrice ho incontrato spesso cretini integrali desiderosi di darmi lezioni in base proprio agli 11 punti summenzionati. Ma ancora mi chiedo dove vada collocato il beota che mi ha detto di non poter pubblicare un mio romanzo perché era scritto troppo bene.
Maria G. Di Rienzo (e tenete duro, quello nuovo è in dirittura d’arrivo, yeah!)

 

Joanna Russ (New York22 febbraio1937 – Tucson29 aprile2011) è stata un’autrice di fantascienza statunitense, nota per il suo impegno nel movimento femminista.

Oltre alla sua opera come scrittrice di fantascienza e fantasy (molti dei suoi primi lavori pubblicati sono brevi racconti horror), è stata anche autrice teatrale e saggista, ben nota per lavori come la raccolta di saggi Magic Mommas, Trembling Sisters, Puritans & Perverts e il suo studio sul femminismo moderno, What Are We Fighting For?.

La Russ era dichiaratamente lesbica, e la tematica lesbico-femminista, trattata da un punto di vista politico, costituisce un elemento importante nelle sue opere.

 

 

 

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *