Bruno Lauzi: La mano
30
MAG
2014
“””… < La mia mano farfalla / bestiola spaventata / frullo improvviso / di preda impallinata / di rifugio in rifugio / di taschino in taschino / ha una sola speranza: / che voi dimentichiate / le sue dita agitate / che riempion la stanza / mentre s’ inventa il vento / o vi racconta il mare … / Nata per lavorare / sul palco della vita / per farsi perdonare / arranca inutilmente, / eppure l’ ho avvertita: / faccia quel che si sente, / io la continuo a amare, / pur se perdutamente … >.
( da Esercizi di sguardo di Bruno Lauzi, Edizioni Marittime Rivoli 2003, pgg. 69 )
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Straordinaria, coraggiosa, poetica capacità di accettare i sintomi di una terribile malattia, quella di Bruno Lauzi. Grazie Chiara, e caro saluto.
Non sapevo niente della vita attuale di Bruno Lauzi, né della sua tremenda malattia (che conosco benissimo, “dal di fuori”, avendo accompagnato molto da vicino Don Alberto Ablondi, anche se in due o tre occasioni) e neanche della sua morte. Per seguire la poesia ed amarla, vorrei dire, ho dovuto pero’ capire. Grazie ancora: non scherzo quando dico che i tuoi doni, per i comuni mortali, sono vere perle. Vorrei, per favore, che guardassi per me, il commento di Francesco Cecchini all’artic. su Laura Puppato. Voglio assolutamente rispondergli, ma per adesso non so cosa dire. Ci pensero’, ma se volessi darmi un aiuto con la tua esperienza politica, te ne sarei molto grata, chiara
Molto bella la poesia di Bruno Lauzi; le sue canzoni sono tra le mie preferite.