ORE 22:01 OGGI LA NASCITA DELLA REPUBBLICA—//// SE AVETE TEMPO (25 min CIRCA), secondo chiara e’ fatto bene, pur appartenendo ad un “canale” nuovo dal titolo AMARCORD RUBRICA

 

PRIMO VIDEO: LA NASCITA DELLA REPUBBLICA

https://www.youtube.com/watch?v=wec9f0Os6qA

 

 

 

 

++++   LA NASCITA DELLA REPUBBLICA RACCONTATA DA GIORGIO BOCCA

http://www.mediatecaeuropea.it/video2.php?video=LA+NASCITA+DELLA+REPUBBLICA+(storia+d%27Italia).flv

 

 

 

NOTISSIMA FOTO, MA LA RAGAZZA SI MANTIENE BELLA!

 

 

 

 

 

 

DA WIKIPEDIA, QUALCHE NOTIZIA CHE FORSE NON SAPEVATE COME CHIARA:

 

“Il 10 giugno, alle ore 18:00, nella Sala della Lupa a Montecitorio a Roma la Corte di Cassazione diede lettura dei risultati del referendum così come gli erano stati inviati dalle prefetture (e cioè, in via provvisoria: 12 718 019 voti per la repubblica, e 10 709 423 favorevoli alla monarchia), rimandando al 18 giugno il giudizio definitivo su contestazioni, proteste e reclami. Contemporaneamente si svolsero in molte città manifestazioni repubblicane.

Il Corriere della sera di martedì 11 giugno titolava: «È nata la Repubblica italiana», riportando i risultati: repubblica 12.718.019, monarchia 10.709.423. La Stampa, quotidiano torinese, riportava più sobriamente: «Il Governo sanziona la vittoria repubblicana», riportando nel pezzo il dubitativo «c’è da chiedersi se la repubblica sia stata o no proclamata».[29]

Tuttavia, a Napoli, città con un’elevata percentuale di popolazione di preferenza monarchica, la contestazione sui risultati del referendum accese gli animi e si trasformò in una battaglia per le strade, che causò i morti di via Medina. L’11 giugno un corteo monarchico cercò di assaltare la sede del PCI in via Medina per togliere una bandiera tricolore esposta priva dello stemma sabaudo, ma raffiche di mitragliatrice, sparate da un’autoblindo della polizia che cercava di mantenere l’ordine pubblico, uccisero nove manifestanti monarchici[37], mentre altri 150 rimasero feriti[38].

La notte del 12 giugno il governo si riunì su convocazione di De Gasperi. Il Presidente del Consiglio aveva ricevuto in giornata una comunicazione scritta dal Quirinale nella quale il re si dichiarava intenzionato a rispettare il responso degli elettori votanti, secondo quanto stabilito dal decreto di indizione del referendum[24], aggiungendo che avrebbe atteso il giudizio definitivo della Corte di Cassazione per adeguarsi a tale responso. Tuttavia la lettera, e le proteste dei monarchici, come quelle represse sanguinosamente il giorno prima a Napoli, e una nuova manifestazione monarchica dispersa lo stesso 12 giugno[39], suscitarono le preoccupazioni dei ministri intenzionati quanto prima alla proclamazione della repubblica (secondo la celebre frase dell’esponente del partito socialista Giuseppe Romita: «o la repubblica o il caos!»)”

 

 

 

 

 

 

 

LA PIANTINA DEL REFERNDUM DEL 1946   HA DA DIRCI QUALCOSA ANCHE SULL’OGGI, NON VI PARE?

 

 

 


Risultati del referendum, circoscrizione per circoscrizione

 

 

 

 

 

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PRIMA SEDUTA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE  IL 25 GIUGNO 2014

 

 

 

IL 22 DICEMBRE  L’ASSEMBLEA COSTITUENTE  APPROVA LA COSTITUZIONE.

 

 

 

 

 

FRANCIA :   L’ASSEMBLEA NAZIONALE COSTITUENTE – 1789-1791. Il 5 maggio del 1789 gli Stati generali di Francia aprirono le loro sedute.

 

 

 

IL PARTITO D’AZIONE

a cura di Andrea Bavaresco

 

Alle elezioni del 1946 per l’Assemblea Costituente il PdA rag
giunse solo l’1,5% dei voti. Il partito aveva già iniziato ad inizio anno a sgretolarsi, .
 

Il Partito d’Azione fu un partito politico dalla vita breve ma intensa, che lavorò durante la stagione degli ultimi anni della guerra e nei primissimi del dopoguerra. Riprese il nome direttamente dall’esperienza azionista mazziniana del secolo precedente e rinacque così nell’estate del 1942 per poi sciogliersi nel 1947.

Di stampo radicale, repubblicano e social-moderato raccolse attorno a sé tra le migliori intelligenze che l’Italia potesse allora offrire tra cui Piero Calamandrei, Tristano Codignola, Alberto Tarchiani, Ferruccio Parri, Ugo La Malfa, Norberto Bobbio, Emilio Lussu, Giorgio Bocca, Eugenio Montale ed Enzo Biagi.

 

Il Partito d’Azione nasce dall’incontro del movimento di Giustizia e Libertà, fondato dai fratelli Carlo e Nello Rosselli a Parigi nel 1930, con gruppi di ispirazione liberal-socialistaguidati da Guido Calogero e Aldo Capitini ed esponenti liberal-democratici raccolti attorno a Ugo La Malfa e Ferruccio Parri. La breve vita di questa esperienza politica può essere intuita già solo notando le confluenza culturali e ideologiche che sembrano cozzare tra loro. Risulta quindi evidente che non erano affinità politiche ben delineate ad unire le diverse radici del PdA quanto la comune e forte volontà di organizzare tutto l’antifascismo democratico non comunista e non cattolico.

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