ore 04:38 chiara e’ stupita perché LO SCORSO ANNO A GENOVA A PALAZZO DUCALE SI E’ SVOLTO IL FESTIVAL DI LIMES—HO ANCHE POTUTO SEGUIRE /ALCUNE COSE / IN DIRETTA! NON HA IMPORTANZA, VOGLIO RICOMINCIARE DA…—UNO!

 

NEL LINK ARTICOLO SUL FESTIVAL  A GENOVA

http://www.flipnews.org/flipnews/index.php?option=com_k2&view=item&id=6713:genova-al-via-il-primo-festival-di-limes

Genova - Al via il primo Festival di Limes.

Genova – Al via il primo Festival di Limes.

Dal 16 al 18 maggio a Palazzo Ducale una tre giorni con ospiti e autori di Limes. La Grande Guerra sarà il fil rouge

 

“Alla vigilia del colpo di pistola di Sarajevo l’Europa era padrona del mondo. Quattro anni dopo era in macerie. I grandi Stati Imperiali crollarono quasi contemporaneamente, producendo un vuoto geopolitico che attende di essere riempito”

 

Così il Direttore di Limes Lucio Caracciolo presenta il prossimo numero dal titolo “L’eredità dei grandi imperi. 2014 – 1914”, che rappresenterà il tema di fondo del primo Festival di Limes a Genova, nella sede di Palazzo Ducale. Tre giorni per riflettere sulle ragioni e le conseguenze dell’attuale declino dei paesi europei nella competizione internazionale e l’emergere di nuovi attori.

Molti gli ospiti: Gian Enrico Rusconi incontrerà le scuole in apertura della prima giornata per spiegare agli studenti come, con i suoi sconvolgimenti umani, territoriali, politici ed economici, il primo conflitto mondiale abbia dato il via ai tumultuosi eventi del XX secolo e, a un secolo di distanza, l’onda lunga di quella tragedia continua a plasmare la realtà internazionale.

 

Nella stessa giornata il Direttore Lucio Caracciolo dialogherà con l’ex Presidente del Consiglio Enrico Letta su come, sebbene il processo d’integrazione europea sia nato come antidoto ai nazionalismi che hanno dilaniato per secoli il Vecchio Continente, culminando nella carneficina delle guerre mondiali, oggi la crisi dell’euro minaccia la coesione comunitaria.

Nel corso della seconda giornata spicca il confronto tra Gian Enrico Rusconi ed Ernesto Galli della Loggia sulla questione dell’eredità lasciata dalla Grande Guerra nella coscienza e nella memoria collettive.

Domenica 18 maggio il gran finale: si parlerà, tra le altre cose, di “Mata Hari ed Edward Snowden: le spie tra mito e realtà” con Francesco Vitali, Giuseppe Cucchi e Stefano Silvestri.

Oltre a quelli già citati, saranno tanti i temi e gli esperti che interverranno alla tre giorni genovese: Olga Tokariuk, Massimo Nicolazzi, Alessandro Cassieri, Mauro De Bonis, Germano Dottori, Alessandro Politi, Marco Ansaldo, Edoardo Boria, Germano Dottor, Virgilio Ilari, Nicola Pedde, Lapo Pistelli, Fulvio Scaglione, Murat Belge, John Hulsman, Hans Kundnani, Margherita Paolini, Mattia Toaldo, Fabrizio Maronta, Dario Fabbri, Ulrike Guerot, Carlo Pelanda, Luca Mainoldi.

Ingresso libero. Non è richiesto accredito ai giornalisti.

 

Per informazioni: Redazione di Limes: 06.4982.7110– 392.29.84.600 – Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. </

Palazzo Ducale: Camilla Talfani – Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. </

 

Limes, rivista italiana di geopolitica, diretta da Lucio Caracciolo, è stata fondata nel 1993 e si è ormai affermata come uno dei più influenti e autorevoli luoghi di riflessione geopolitica in Europa.

La data di fondazione è già in sé significativa: Limes nasce subito dopo il crollo del Muro di Berlino e dell’Unione Sovietica, in una fase di straordinari cambiamenti geopolitici in Europa e nel mondo.

A differenza di altre riviste di geopolitica, Limes si basa sull’incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci.

Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista.

Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L’essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili.

L’uso di cartine geopolitiche è quindi essenziale per sviluppare il confronto, e su Limes infatti la cartografia abbonda, senza peraltro nessun ammiccamento al determinismo geografico di moda nella geografia politica ottocentesca o anche in alcune scuole geopolitiche novecentesche.

 

 

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