ore 06:00 HO TROVATO PER CASO QUESTA LETTERINA CHE MARIO BARDELLI HA MANDATO AL DIRETTORE DI SATURA (ASSOCIAZIONE CULTURALE DI GENOVA, ADESSO FAMOSA) MARIO NAPOLI PER PRESENTARE L’ULTIMA MOSTRA CHE HA FATTO LI’ (4-5 ANNI FA?)—A CHI LA PITTURA DI MARIO INTERESSA, POTREBBE LEGGERLO CON PIACERE—CIAO, GRAZIE AL CIELO BEN ADDORMENTATI, CHIARA CHE VEGLIA LA LAMPADA CHE SI E’ SPENTA—SE LA TROVO, VI METTO CHIARA, COME MI VEDO IO–IN QUESTO MOMENTO- dopo il testo—

 

 

 

 

LA BANALITA’ DELL’ESSERE ED ALTRE IMMAGINI

 

 

 

Mi hanno fatto osservare che i miei quadri hanno una “variabilità” che disorienta al punto da far sorgere il dubbio che questa versatilità sia un merito. Che legame può esserci tra una vecchia foto di Rosa Luxemburg, una pin-up degli anni Quaranta e una ragazza in verde che legge per strada il menu di un ristorante? Prima di tutto dico che non lo so, poi provo a spiegarmi: partecipo alla nostra “società dello spettacolo”, sia come fruitore che come produttore di immagini, avendo scelto una postura che la psicoanalisi chiamerebbe “attenzione fluttuante” (sono desto e sogno), perché mi permette un gioco inesauribile di figurazioni e di ritmi in cui, tra l’altro (e questo mi interessa), sono il burattino e il burattinaio. Le immagini su cui mi soffermo per il loro potenziale plastico sono sempre immagini banali e su di esse mi intesto ad estrarre-comunicare “tutto” (realizzare è un’altra cosa) per ridurle ad “icone” , immagini più possibilmente compiute, ieratiche, se fosse possibile, della banalità dell’essere (che siamo e in cui siamo) significativo della nostra contemporaneità. Sono parole le mie, meglio osservare-partecipare ai quadri.

mario

 

 


mariobardelli@libero.it

 

 

 

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LA VVVVSSSS. CHIARA E’ ESATTAMENTE COSI’ stamattina—chissà perche’ lo dico? Sensazioni… Veramente non ho neanche la sua dolcezza la sua grazia diffusa…Questo quadro, mi viene in mente adesso, potrebbe fare da manifesto ad una delle tante iniziative sulla donna…qui, pur solo mentalmente, altro che violentata…le si toglie un’orizzonte personale a non essere la sua parte o ruolo di sorrisi dolci…”ma sì caro”…

Sara’ questo che succede a me…oh be’ la mia parte di “donna-ma sì caro-a” l’ho certamente fatta, ma avendo avuto davanti un modello (mia madre), chiaramente una femminista anni Trenta—un giorno raccontero’   /// e nello stesso tempo per me un “mostro”…per le nuove lune, anche se credo di averlo gia’ detto…ma sai la fortuna che la gente dimentica?

 

Oggi questo cappello, me lo mette soprattutto ( e anche—vedi sopra) la malattia che, se non morirò, per cui “stai tranquillo”…per ora mi ha reso un’handicappata, lieve, d’accordo…Per una volta vi dico cosa diceva mia nonna Chiara a suo marito Pepìn: lei si lamentava, e lui le faceva una lunga lista di gente che stava peggio di loro—cosa che sempre succede appena ti lamenti—E lei: “Pepìn, io mi guardo davanti, non indietro!”

E così sono io in questo ultimo periodo (in cui tra l’altro qualche segno di leggero miglioramento c’è): parto da persone della mia eta’ (70 a luglio) e oltre, fino agli 80 ed anche piu’: persone che si muovono svelte, se vogliono possono camminare spedite, se vogliono possono correre, andare a nuotare, stare in piedi a cucinare e fare pulizia, pensate…….passano l’aspirapolvere! Dobbiamo certamente riderne insieme: ma mi pare un miraggio!

 

nota: il fondo (schiena?) di chiara, come credo per l’estrema maggioranza di noi, e’ questo meraviglioso (per chi la “sente”) “Graças a la vida” della grandissima Violetta Parra– Questa edizione della Joan Baez (che in questo canto non e’ Violetta Parra, ma l’ha diffuso per il mondo) mi e’ particolarmente cara—guardatela, magari e’ così anche per voi__-tra giovani e bandiere…in Bretagna poi…! E sara’ d’estate! voi fareste un festival all’aperto in Bretagna in pieno inverno?  Neanche loro!

Joan Baez – Gracias a la vida

 

http://www.youtube.com/watch?v=DFZxBvUMlG0

 

 

Nem Ito Nem Ito·37 video
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Caricato in data 01/mag/2009

Live at Festival des Vieilles Charrues, Carhaix, Bretagne, FRANCE, 2000.

This is one of Joan Baez’s classics, although it’s a cover of a song written by a Chilean folk singer and visual artist: Violeta Parra, who committed suicide in 1967. Her song “Gracias a la vida”, composed one year before her death (composta un anno prima della morte), is one of the most covered latin american songs.

Gracias a la Vida que me ha dado tanto
me dio dos luceros que cuando los abro
perfecto distingo lo negro del blanco
y en el alto cielo su fondo estrellado
y en las multitudes el hombre que yo amo.

Gracias a la vida, que me ha dado tanto
me ha dado el oido que en todo su ancho
graba noche y dia grillos y canarios
martillos, turbinas, ladridos, chubascos
y la voz tan tierna de mi bien amado.

Gracias a la Vida que me ha dado tanto
me ha dado el sonido y el abedecedario
con él las palabras que pienso y declaro
madre amigo hermano y luz alumbrando,
la ruta del alma del que estoy amando.

Gracias a la Vida que me ha dado tanto
me ha dado la marcha de mis pies cansados
con ellos anduve ciudades y charcos,
playas y desiertos montañas y llanos
y la casa tuya, tu calle y tu patio.

Gracias a la Vida que me ha dado tanto
me dio el corazón que agita su marco
cuando miro el fruto del cerebro humano,
cuando miro el bueno tan lejos del malo,
cuando miro el fondo de tus ojos claros.

Gracias a la Vida que me ha dado tanto
me ha dado la risa y me ha dado el llanto,
así yo distingo dicha de quebranto
los dos materiales que forman mi canto
y el canto de ustedes que es el mismo canto
y el canto de todos que es mi propio canto.

TRANSLATION (source: www.williammorin.com)

Thank you to life, which has given me so much
It gave me two beams of light, that when opened
Can perfectly distinguish black from white
And in the sky above, her starry backdrop
And from within the multitude
The one that I love

Thank you to life, which has given me so much
It gave me an ear that, in all of its width
Records— night and day—crickets and canaries
Hammers and turbines and bricks and storms
And the tender voice of my beloved

Thank you to life, which has given me so much
It gave me sound and the alphabet
With them the words that I think and declare
Mother, Friend, Brother and the light shining
The route of the soul from which comes love

Thank you to life, which has given me so much
It gave me the ability to walk with my tired feet
With them I have traversed cities and puddles
Valleys and deserts, mountains and plains
And your house, your street and your patio

Thank you to life, which has given me so much
It gave me a heart, that causes my frame to shudder
When I see the fruit of the human brain
When I see good so far from bad
When I see within the clarity of your eyes

Thank you to life, which has given me so muc
It gave me laughter and it gave me longing
With them I distinguish happiness and pain
The two materials from which my songs are formed
And your song, as well, which is the same song
And everyones song, which is my very song

 

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4 risposte a ore 06:00 HO TROVATO PER CASO QUESTA LETTERINA CHE MARIO BARDELLI HA MANDATO AL DIRETTORE DI SATURA (ASSOCIAZIONE CULTURALE DI GENOVA, ADESSO FAMOSA) MARIO NAPOLI PER PRESENTARE L’ULTIMA MOSTRA CHE HA FATTO LI’ (4-5 ANNI FA?)—A CHI LA PITTURA DI MARIO INTERESSA, POTREBBE LEGGERLO CON PIACERE—CIAO, GRAZIE AL CIELO BEN ADDORMENTATI, CHIARA CHE VEGLIA LA LAMPADA CHE SI E’ SPENTA—SE LA TROVO, VI METTO CHIARA, COME MI VEDO IO–IN QUESTO MOMENTO- dopo il testo—

  1. Donatella D'Imporzano scrive:

    A me piace molto la pittura di Mario, non saprei nemmeno io dire il perché, ma mi pare che lui esprima benissimo quello che vede e sente nella lettera a Satura. Anche la canzone di Violeta Parra mi piace moltissimo, forse perché aiuta a farci vedere come doni preziosi le cose che diamo per scontate e che scontate non lo sono per niente

    • Chiara Salvini scrive:

      ciao carissima do, tutte le volte che risusciti come Lazzaro, ma da sola, al “nostro” blog, non sai che piacere che mi fai?! Forse per questo limiti cosi’ tante le resuscitate, temi che schiatti finalmente dal “troppo piacere”? ciao bacini come li vuoi, ch.

  2. nemo scrive:

    Particolarmente gradita e ‘utile’ questa lettera di Mario che ci svela la sua ‘poetica’ di pittore. La conservo e la diffondo a chi ( pittori e suoi ammiratori ) verrà proprio ‘buona’. Ammirazione per la saggezza filosofica di Chiara, cui invio un abbraccio.

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