16 gennaio 2014 ore 09:59 dal blog di nemo: PAOLO CORNAGLIA FERRARIS: “NEI LIBRI DI PSICHIATRIA DEGLI ANNI 70 SI STUDIAVA ANCORA L’OMOSESSUALITA’ COME MALATTIA MENTALE…”

Paolo Cornaglia Ferraris: Come il progresso medico ha cambiato la disabilità.

15
GEN
2014

“””… < Nei libri di psichiatria degli anni ’70 si studiava ancora l’ omosessualità come malattia mentale. In secoli precedenti si mettevano al rogo e nessuno immaginava che nei Paesi civili il matrimonio tra omosessuali sarebbe divenuto un diritto. Negli stessi anni autorevoli bioeticisti suggerivano ai genitori di bambini con sindrome di Down di non sentirsi in colpa per l’ abbandono del proprio figlio, perché è colpevole chi offende una persona, ma i Down non erano persone. La nascita di un figlio sordo o nano o con malattia disabilitante era un fallimento personale e familiare. Molti progressi sono stati fatti e la capacità di educare, includere, riabilitare, ha dato risultati fantastici. Esiste una cultura dei non udenti fatta di poesia, teatro, scuole; esistono Down che lavorano e perfino insegnano. Esistono persone con disabilità amate dalle loro famiglie, che vivono bene la loro vita speciale. Grandi progressi della Medicina anche nella diagnosi e prevenzione. Enormi progressi in cui dobbiamo avere consapevolezza >. …”””

 

( da Camici&Pigiami di Paolo Cornaglia Ferraris, in Salute de la Repubblica di Martedì 14 Gennaio 2014 )

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