3 gennaio (ragazzi, fra poco siamo di nuovo a Natale!) 2013 ore 06:05 E’ VENUTO IL MOMENTO DI TORNARE AD UN “NOSTRO” BLOG INTELLIGENTE “SERIO” CHE CI FA RIFLETTERE: QUELLO DI NEMO ORMAI PARIGINO MA-AHIME’- APPENA TORNATO ALLA RUDE – E SORDA DI CULTURA TERRA DI LIGURIA—GLI DIAMO IL BENVENUTO DA PARTE DI TUTTO IL BLOG! MUSICA IN FONDO…ANCHE SE L’ESECUZIONE….BE’ CIAO, CARO NEMO, DA CHIARA

 

MONET—LA GARE ST. LAZARE A PARIGI

 

 

 

novembre 2013

 

 

Enrico Testa: mai luce e buio

22
NOV
2013

“””…  mai luce e buio  /  o fiammella a muto stoppino di candela  /  furono più vicini  /  come quando matura all’ agonia  /  dicesti in fine < Grazie di tutto >  /  rivolgendoti alle carogne in verde  /  ai lagnosi attrezzisti da corsia  /  e anche al tuo  /  -al momento introvabile-  /  servo   …”””

( da Viaggio dell’ ombra in Ablativo di Enrico Testa, Giulio Einuadi Editore, Torino, pagg.126, e. 11,50 )

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Enrico Franceschini : Svuota-carceri alla svedese

13
NOV
2013

“””… < La classifica mondiale dei paesi con più carcerati vede in testa gli Stati Uniti ( 2 milioni e 230 mila ) seguiti da Cina, Russia, Brasile e India. In Europa la nazione con più detenuti in rapporto alla popolazione è la Gran Bretagna e anche in Italia ce la caviamo, considerato che da noi si parla di amnistia per ridurre il sovraffollamento dietro le sbarre. Ma c’ è un paese dove i carcerati, invece che aumentare, diminuiscono. In Svezia il numero dei detenuti è calato dell’ 1 per cento annuo dal 2004 e addirittura del 6 per cento negli ultimi due anni, con la previsione che calerà altrettanto nel 2014-16. Un declino tale da spingere le autorità a chiudere cinque prigioni, visto che si svuotavano. Le ragioni ? Programmi di riabilitazione ( così gli ex-detenuti non tornano in carcere ), prevenzione e pene non carcerarie per i reati minori  ( in particolare per droga ). In sostanza, un approccio liberale al problema del crimine. Perché non provare a imitare Stoccolma ? Il dubbio è che, per realizzare un  ‘ modello scandinavo ‘, servano gli scandinavi >. …”””

 

( da Mercoledì , la Repubblica di Mercoledì 13 Novembre 2013 )

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Enrico Testa: Ablativo

11
NOV
2013

“””…  il cagnetto alla catena  /  il gatto che insegue la lucertola  /  le settembrine fiorite sulla ripa  /  il tramonto sulla vetreria …  /  Quadretti di genere.  /  Ma allora perché c’ inteneriscono  /  sino alle lacrime ?  /  Forse perché lì brilla  /  qualcosa di nostro e di perduto  /  volato via veloce tra le ombre ?  …”””


( da Ablativo di Enrico Testa, Giulio Einaudi Editore, marzo 2013, pgg.126 euro 11,50 )

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Avvocato Saverio Asprea : Montesquieu e lo spirito della legge

08
NOV
2013

“””… < .. è incontestabile che la legge Severino non abbia natura, né effetti, penali. Non commina sanzioni. Può dunque essere retroattiva al contrario di quanto da tre mesi vanno proclamando i fedelissimi del  ‘ leader ‘. È una legge di rilevanza amministrativa o, meglio, istituzionale poiché si occupa del funzionamento di una Istituzione dello Stato. Il Senato avrebbe dovuto prenderne atto e ratificare quanto da essa previsto senza necessità di strologare su fantomatiche interpretazioni. Invece un certo numero di  ‘ esperti ‘ e, soprattutto, di politici di lungo e discutibile corso, continua a sollevare pretesti ormai da tre mesi, comprese assurde richieste di rinvii sine die, violando, non solo lo spirito della legge Severino, ma il suo principale scopo: liberare il Senato da personaggi immeritevoli di farne parte, non in tempi biblici, ma  ‘ immediatamente ‘, cioè a dire in pochi giorni, il tempo necessario per stabilire se c’ è una condanna definitiva e se il condannato fa parte dell’ Assemblea. Ciò che è più grave e sconcerta, è che tali zuffe, ordite dalla falange dei fedelissimi, a giorni alterni, minacciano di mandare all’ aria il governo >.  …”””


( Lettera ad Augias, la Repubblica di Giovedì 7 Novembre 2013 )

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Fabio Morellato: Il camice è un simbolo e non un’ uniforme

07
NOV
2013

“””… <… 31 ottobre, ore 15, appuntamento all’ ospedale Sant’Orsola di Bologna con un cardiologo presso il padiglione 25; visita prenotata  ‘ in libera professione ‘, come s’ usa dire. Arrivo alle 14,40, vado alla cassa: 250,19 euro, sommetta di buon peso. Chiedo dove devo andare. Mi indicano un corridoio con almeno quindici persone in attesa. Penso che ci saranno molti ambulatori. Non è così.  Consegno a un’ impiegata la ricevuta chiedendo ingenuamente se posso entrare. La signora, sgarbata, sentenzia: ” È il dottore che chiama ! “. Mi siedo. Passa un quarto d’ ora, mezz’ora, tre quarti d’ ora. Il dottore chiama, ma ogni morte di papa e a casaccio. Quando vedo entrare persone arrivate dopo di me mi preoccupo. Si sono fatte le 17,40, quasi tre ore dal mio appuntamento. Mi affaccio alla stanza della scostante impiegata, chiedendo se secondo lei c’ era ancora molto da aspettare. Alle mie parole un medico  – camice d’ ordinanza, capello bianco a boccoli, aria baronale –  presente casualmente nella stanza, interviene brusco: ” Ma lei lo sa che qui abbiamo qualcosa da fare ? “, così affermando di ritenersi l’ unico ad avere questo straordinario uso del tempo mentre il resto dell’ umanità passa le sue ore a tirarsi le dita. Non soddisfatto di questa affermazione, aggiunge perentorio: ” E se non le va bene così, si prenda i suoi soldi indietro e se ne vada a casa sua “. Consiglio che ho seguito con grande trasporto  – fra la solidarietà degli astanti che probabilmente saranno ancora là in fila ad aspettare –  giurando nel contempo a me stesso di non mettere mai più piede in quell’ ospedale >. …”””

 

( Lettera ad Augias, la Repubblica di Mercoledì 6 Novembre 2013 )

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atti impuri n. 7 : …. ATLANTICO da camera ….

04
NOV
2013

Con in copertina una bella riproduzione di una incisione (su gesso) di Gianfranco Peiretti, a cura di sparajurij, è uscito il n. 7 della elegante e curata (anche graficamente) rivista di letteratura atti impuri, Miraggi Edizioni, Torino. Prezzo euro 7,50 ( abbonamento annuale euro 40, sostenitore 60 con versione e-book omaggio ). In questo numero: editoriale, racconti di : G.Montanaro H. Helder A.Fournier R.Zink ( ironico, divertente, paradossale ‘ Il tarlo della scrittura ‘ ) A. T. Pereira, poesie di F.Ruggiero e di J.Galimberti ( che inviterei sommessamente a sostituire la parola‘morte’, nel sottotitolo di una sua apprezzabile poesia, con ‘assassinio’ di Marco Biagi ), di grande interesse attualità e chiarezza l’ intervista di sparajurij a Nanni Balestrini sulla poesia, il significato della scrittura e la sua ricerca di ‘inventare una lingua nuova abolendo la punteggiatura’.

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Gabriele Romagnoli: ” …. Mostra per opera sola …. “

03
NOV
2013
21:58 – NEMONEMO – ARTE

“””… La ragazza è diventata una popstar. Con l’ orecchino di perla. Mentre la fila di fan accorsi per vederla si muove lenta lungo la Settantesima strada di New York, l’ inviato di una tv olandese porge il microfono e domanda :< Perché siete qui ?>. Tutti rispondono: < Per lei >. Quando insiste: < Perché volete vederla ?>, molti alzano le spalle, altri dicono < è bella >,  < è famosa >. Qualcuno: < Non tornerà più >. È una fascinazione. È un fenomeno. È un piccolo quadro, come tutti quelli ( poche decine ), dipinti da Vermeer: 44,5×39 centimetri. Quando finalmente lo vedrò noterò che hanno messo una cornice intorno alla cornice per conquistare lo spazio in cui galleggia.  Come una vera popstar  ‘ la ragazza ‘  è in tournée. Mentre restaurano la sua casa all’ Aja gira il mondo. È stata in Oriente, ora è negli Stati Uniti, prossimamente in Italia, a Bologna da febbraio. […] E allora dentro, con questa folla da grande occasione. Ci siamo prenotati on line. Ci è stata assegnata una data e un’ ora, in un futuro che pareva all’ epoca lontano e incerto. Il mio appuntamento era un martedì di fine ottobre alle 4 e 40. Ho messo la giacca blu e sono venuto. All’ ingresso mi hanno trattenuto l’ intero biglietto: non avrò che ricordi mentali. Avanzo nel patio della casa museo e arrivo a questa sala circolare foderata da una boiserie di legno scuro. La ragazza è di fronte. Aspetta, nella doppia cornice. Guarda, di tre quarti. Siamo una dozzina, in questo turno, a ricambiare lo sguardo. Lo sentiamo nostro. […]. Resto a guardare, alternativamente, le quattro componenti principali del ritratto: il turbante, la perla, gli occhi, le labbra. E ancora: il turbante, la perla, gli occhi, le labbra. Esotismo, nobiltà, malinconia, languidezza. Ci sono veramente ? O è quello che ci hanno detto di vedere ? […] Due pennellate, una perla. Uno sguardo che attraversa i secoli per arrivare a dodici sconosciuti in un pomeriggio a New York e dire …. che può esistere una luce. Anche se non c’ è. Anche se i colori sono cambiati nei tanti restauri. Se lo sfondo che Vermeer aveva disegnato su una base verde brillante è nero opaco. Se vediamo cose che non vediamo. È per questo che siamo venuti, è per questo che siamo qui. Per una luce. Che il tempo non sa spegnere.  Poi finisce il mio turno. Prendo la metro. Torno a casa. Mi cambio. Vado a un concerto di Lang Lang. Esco. Cammino da solo in una notte fredda. E nella mente girano due immagini, due emozioni. Non è Scarlett Johansson il volto giusto. È Adele Exarchopoulos, la protagonista del film di Kechiche che ha vinto la Palma d’ oro a Cannes. Le labbra dischiuse, lo sguardo che ti insegue. Siccome è negli occhi di chi guarda: per me è Adele. E non è la promessa di una passione, ma il suo riflesso. Una cosa che ti abita dentro comunque e dovunque: Oriente, New York, Bologna. Una volta. Mai più. E per sempre >.  …”””

 

 

( da Quando un quadro è la star di Gabriele Romagnoli,  R2 la Repubblica di Giovedì 31 Ottobre 2013 )

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” La politica è il mezzo, non solo il fine ” le parole fiorite di Aung San Suu Kyi

03
NOV
2013

“””… […] C’ è un regalo per lei, quando la platea che la applaude per lunghi minuti in piedi si risiede. Gile Bae, una giovane musicista dal viso orientale, si risiede al pianoforte e attacca il Canone di Pachelbel. È uno dei brani preferiti di Aung. La signora senza odio socchiude gli occhi, segue la cadenza con piccoli cenni del capo. Adesso è commossa, il grande schermo è indiscreto. La pianista va ad abbracciarla, è una scena muta ed emozionante, Aung la abbraccia, lei le regala il mazzo di fiori che ha ricevuto dal rettore, la signora ricambia donandole la sua rosa, si fanno un inchino: solo fra due donne forse la nonviolenza poteva diventare una danza magica di gesti e di sguardi. Quanti capiscono questa lingua? Le autorità civili, il vescovo, i professori ? Forse i tre monaci buddisti di Lerici, unico convento di rito birmano in Italia, che ascoltano attenti e ogni tanto scattano una foto col cellulare. Ma i ragazzi, di sicuro, l’ hanno compresa. Quelli che  < non sono stati ancora educati all’ odio >. E fra i ragazzi s’ immerge, in un fuori-programma, raggiunge l’ aula absidale dove centinaia di ragazzi delle scuole superiori hanno seguito il suo discorso sul grande schermo, vuole parlare con loro, fa sedere con lei il rettore su uno scalino, ascolta domade, dà risposte: < Occupatevi di politica, può sembrarvi una cosa da evitare, ma la politica è il vostro paese, siete voi >. E Aung si congeda da Bologna con la leggerezza di un complimento enorme: < Il dramma del mio paese non vi toccava direttamente, potevate ignorarlo, invece mi siete stati vicini. Dunque mettere gli altri prima di noi stessi si può, e siete stati voi a dimostrarmelo. Mi date la forza di andare avanti, avete confermato la mia fede nella fondamentale unione dell’ umanità >.

 

La cittadinanza bolognese e la laurea honoris causa alla leader birmana

 

( da Il sorriso di Aung incanta Bologna di Michele Smargiassi, la Repubblica di Bologna di Giovedì 31 Ottobre 2013 )

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reso in 0.035 sec.

 

 

BEETHOVEN –CONCERTO PER VIOLINO ED ORCHESTRA OP. 61

http://www.youtube.com/watch?v=LDc9DKp3r4E

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  1. nemo scrive:

    Grazie, grazie, cara Chiara ! Una parola: ” Commosso”.

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