11 dicembre 2013 ore 07:30 URUGUAY, UN CORAGGIOSO TENTATIVO DI LOTTARE – MA DA SOLI, COME SINGOLA NAZIONE- CONTRO I CARTELLI DELLA DROGA

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Uruguay, approvata la legge

Marijuana venduta dallo Stato

 

José Mujica   attuale presidente dell’Uruguay, candidato del Fronte Ampio” (Frente Amplo) dal 2009
nota: Alle elezioni del 2004 il Fronte Amplio (di sinistra) è riuscito per la prima volta a vincere, e Vázquez è diventato presidente. Il nuovo governo si è impegnato nel risolvere i problemi economici del paese, intenzionato a non seguire più la linea dell’impunità verso gli esponenti della dittatura militare, come fatto dai governi precedenti. Ne è una dimostrazione l’arresto di Gregorio Álvarez, incriminato per la sparizione di trenta oppositori politici, uccisi nel 1978, quando era comandante in capo dell’esercito[8]. Alleelezioni presidenziali del 2009 il Fronte Amplio ha conquistato nuovamente la maggioranza, portando alla presidenza l’ex tupamaro José “Pepe” Mujica, sconfiggendo al ballottaggio Luis Alberto Lacalle.
Al suo insediamento Mujica si è impegnato a ridurre la povertà e continuare con le politiche d’investimento pubblico, favorite dalla buona crescita economica del paese negli ultimi anni, oltre a migliorare i rapporti con l’Argentina. Nel 2013 è stato legalizzato il matrimonio omosessuuale

 

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11 dicembre 2013

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Uruguay, approvata la legge Marijuana venduta dallo StatoManifestanti pro marijuana libera a Montevideo (ansa)ll Senato uruguayano ha approvato in via definitiva il progetto di legge che prevede che sarà lo Stato a farsi carico della produzione, distribuzione e vendita della marijuana, dopo una lunga giornata di dibattito. 

La norma è stata approvata con i soli voti del Fronte Ampio – la coalizione di sinistra al governo a Montevideo – mentre i partiti dell’opposizione si sono opposti alla storica riforma, con un risultato di 16 voti a favore e 13 contrari, su un totale di 30 seggi (uno dei senatori dell’opposizione era assente).

La legge prevede la creazione di un Istituto di regolamentazione della cannabis (Inc), che concederà licenze ai privati per la coltivazione delle piante da parte di singoli (massimo sei piante a testa), associazioni di consumatori (massimo 45 soci e 99 piante) e produttori più importanti, che venderanno la marijuana attraverso una rete di farmacie autorizzate, per un massimo di 40 grammi mensili a persona.

Per rendere possibile il controllo del mercato della marijuana sarà creato anche un registro di consumatori, la cui privacy sarà garantita dalle norme già esistenti in materia di protezione dei dati.

Il presidente José Mujica ha ribadito oggi che l’obiettivo della riforma non è “diventare un Paese del fumo libero”, ma piuttosto tentare un “esperimento al di fuori del proibizionismo, che è fallito” per riuscire a “strappare un mercato importante ai trafficanti di droga”.

I senatori del Fronte Ampio hanno argomentato, durante le 12 ore che è durato il dibattito, che la riforma rappresenta un punto di equilibrio fra la proibizione e la legalizzazione del cannabis, attraverso la regolamentazione e il monitoraggio del ciclo produttivo della marijuana in ognuna delle sue fasi.

L’opposizione, da parte sua, ha sostenuto che la legge approvata rappresenta una chiara violazione dei trattati internazionali in materia di droghe, presenta grosse difficoltà di implementazione e potrebbe risultare incostituzionale, perché prevede la creazione di un organismo statale, l’Inc, meno di un anno prima delle elezioni politiche e presidenziali previste per novembre del 2014, il che è proibito dalla carta magna uruguayana.

Lo stesso Mujica ha ammesso che “forse l’Uruguay non è pronto per questa esperienza”, come dimostrano i sondaggi, secondo i quali oltre il 60% dei cittadini si oppone alla riforma, sottolineando che se l’opposizione riunisce le firme necessarie non si opporrà alla convocazione di un referendum abrogativo della discussa riforma.

Concluso l’iter parlamentare, l’anno prossimo – dopo l’estate australe – si passerà alla prova dei fatti. Responsabili del governo hanno detto che la produzione e la vendita della marijuana di Stato sarà pronta verso giugno o luglio e hanno garantito un prezzo competitivo con quello del mercato illegale: un dollaro al grammo.

© Riproduzione riservata 11 dicembre 2013

 

film, Tupamaros Uuruguay, stato di assedio 1973  (1h e 55min)
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