Primarie, Civati forum a l’Unità
«Io segretario, Barca al governo»
Videoforum de l’Unità con Pippo Civati. Dopo l’incontro con Cuperlo, interviene in redazione e risponde in diretta alle domande vostre e dei giornalisti un altro dei tre candidati a segretario del Partito Democratico.
IL VIDEO INTEGRALE DEL FORUM CON GIUSEPPE CIVATI
SPECIALE PRIMARIE PD – Una giornata con Pippo Civati
(VIDEO) A cura di Andrea Carugati
RODOTÀ A CIVATI: LA SUA È POLITICA DEL CORAGGIO
«Non so se esista veramente quell’area Rodotà che Pippo Civati generosamente mi accredita. Esiste certamente, invece, un largo mondo politico e sociale con il quale da anni mi sforzo di lavorare per ricostruire una cultura politica perduta e che ha ormai alcuni assi ben visibili – la via maestra della Costituzione e l’etica pubblica, i diritti fondamentali e la dignità delle persone, il reddito di cittadinanza e i beni comuni, l’accesso a Internet e le nuove forme di partecipazione. Proprio su questo terreno, e ben prima delle vicende dell’ultimo anno, proprio con Pippo Civati era nata una collaborazione che davvero mi auguro che possa continuare nel modo più intenso e utile per tutti. È la politica del coraggio e dello sguardo sul futuro». Lo ha scritto Stefano Rodotà in un messaggio indirizzato al candidato alla segreteria del Pd Giuseppe Civati che lo ha reso pubblico sul suo blog. «Questo messaggio per me è davvero molto importante», ha commentato Civati.
CIVATI: C’È MAGGIORANZA PER UNA LEGGE ELETTORALE
A proposito di una nuova legge elettorale Civati ha detto: «Prendiamo in parola Beppe Grillo che dichiara, dopo la bocciatura del Porcellum da parte della consulta, di essere disponibile a tornare al Mattarellum. Esiste quindi una larghissima maggioranza in Parlamento che può immediatamente approvare una nuova legge elettorale capace di restituire governabilità al Paese e il diritto di scelta ai cittadini. La nostra linea si conferma corretta. Se sarò eletto segretario questo impegno da lunedì diventerà prioritario per il Partito Democratico. Questo ci consentirà di andare al voto nella primavera del 2014 e di mettere fine ad un governo che i nostri elettori non hanno mai voluto».