A chi ama leggere libri di storia, dedico questi tre libri del grande storico FRANCO CARDINI ( prod. storia medioevale alla Normale di Pisa + altro sotto ) + immagini della città di Xian, in Cina

 

 

 

Copertina Samarcanda

 

pp. 344

IL MULINO 2016

 

 

Samarcanda

Un sogno color turchese

Potenza di una città sognata: ci arrivi e ti stupisci che esista davvero

Nessuna città ha un nome così evocativo: appena lo pronunci l’Oriente t’assale. Samarcanda è l’estrema tra le Alessandrie fondate dal re macedone; è la città delle fortezze e dei sepolcri; è il nodo carovaniero sulla Via della Seta, il maggior raccordo commerciale di terra fra Cina ed Europa; è la sede del Gur-Amir, tempio e santuario, centro del mondo dalla cupola turchese sotto la quale il grande Tamerlano dorme per sempre. Parla una lingua in cui coesistono e si contrappongono tre alfabeti – cirillico, latino, arabo – come specchio della lotta tra chi ancora guarda al vecchio colonizzatore russo, chi sostiene l’islamizzazione e chi vorrebbe giocare sino in fondo la carta dell’occidente

 

 

 

Se volete dare uno sguardo a Samarcanda, le immagini cominciano subito dopo il titolo–

aprite sotto

( uno sguardo a ) — SAMARCANDA, IN UZBEKISTAN, dove si sono appena incontrati Putin, Xi Jinping, il presidente iraniano Ebrahim Rai, Erdogan, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan/ India e Pakistan dal 2017 ( membri dell’OCS, organizzaz. cooperaz. Shangai, fondata nel 2001 )

 

 

 

 

 

FRANCO CARDINI ( Firenze, 1940 )

foto dal BLOG DI FRANCO CARDINI  ( che vi raccomando ! )

trovate anche tutte le notizie dei suoi studi e delle sue cattedre

 

 

Minima Cardiniana 486/1

 

 

 

Copertina La via della seta

Il Mulino 2017
pp. 357

 

Una strada, o meglio una rete di strade, un fascio di percorsi terrestri e marittimi hanno spostato nel corso dei secoli uomini, merci e conoscenze dall’estremità orientale dell’Asia sino al Mediterraneo e all’Europa. Romantica e recente, l’espressione «via della seta» restituisce il senso di un mondo vasto, attraversato fin dai tempi antichi da guerre e conflitti ma animato anche dal fervore di scambi commerciali, culturali e politici. Fra montagne e altipiani per questo cammino sono transitati spezie, animali, ceramiche, cobalto, carta, e naturalmente la seta. Alessandria, Chang’an, Samarcanda, Bukhara, Baghdad, Istanbul: sono alcune delle tappe di un viaggio millenario che giunge fin dentro al nostro presente. Perché la via della seta non è solo un racconto del passato, ma ha a che fare con il nostro futuro globale.

 

 

 

 

Copertina Istanbul

Il Mulino 2014
pp. 336

Viaggiatori avveduti e turisti diligenti che mettete in conto di affidarvi, prima di partire, a voluminose guide: nelle mie intenzioni – e nelle mie speranze – l’ideale sarebbe che lasciaste da parte libri, guide e mappe e vi affidaste fiduciosamente a queste pagine. Certo, questa è la «mia» Istanbul. Non pretendo che diventi anche la «vostra»: mi basterebbe che quanto qui leggete vi aiutasse a trovarla.

Istanbul, la Nuova Roma. Ma è Costantinopoli il suo vero nome, da sempre e per sempre. Un nome che evoca immagini mirabili: il sogno dell’Oriente, le lontananze che si profilano oltre il Bosforo e l’Anatolia. Le moschee, gli harem, i sufi danzanti, gli aromi dei bazar. Da mezzo millennio l’Europa identifica in quella sola città il prezioso anello di congiunzione tra l’Antichità perduta e la Modernità mai davvero raggiunta, tra il Levante e l’Occidente. Ancor oggi, dietro la megalopoli brulicante di vita, noi cerchiamo la città incantata, le tracce di un passato che ci appartiene.

 

 

 

Copertina Castel del Monte

 

Castel del Monte

Una reggia, un monumento celebrativo, un luogo di culto? L’appassionante enigma di Castel del Monte sembra fare tutt’uno con la personalità di colui che lo fece costruire, Federico II: imperatore cristiano, illuminista ante litteram, tiranno politico e legislatore egualitario, cultore delle scienze ed esoterista. Nella vicenda dell’Italia meridionale e del suo distacco dal resto della penisola, un filo rosso collega la politica ipercentralista di Federico II, con la sua splendida architettura castellana,e l’assenza di un’autonomia urbana nel Mezzogiorno, matrice della futura diversità del Sud.

 

 

 

 

 

 

 

nota breve: + immagini

 

 

CHANG’AN – ( oggi XIAN )- è stata l’antica capitale della Cina di oltre diecdi dinastie dell storia cinese;
letteralmente Chang’an significa “Pace Eterna” in cinese classico, al tempo della dinastia Ming il nome divenne Xi’an, ovvero “Pace Occidentale”, che è quello tuttora in uso.

 

un modellino dell’antica capitale cinese
Gary Todd from Xinzheng, China – Ancient Chang’an City Model

 

uno schema della pianta della città antica
 Chang’an Tang schema.svgZunkir derivative work: rowanwindwhistler (discussione

 

 

Cina - Mappa

autore : CIA– https://it.wikipedia.org/wiki/Cina#/media/File:China_CIA_map.png
Xian lo vedete in centro più o meno

 

 

 

LA CITTA’ OGGI SI CHIAMA XIAN 

 

è il capoluogo della provincia dello Shaanxi nella Cina, è  una delle più importanti città nella storia cinese  con più di 3 100 anni di storia, si trova anche alla fine orientale della via della seta. Xi’an è la più grande e più sviluppata città nel centro della Cina nord-occidentale e si posiziona fra le prime città cinesi per popolazione. È anche sede universitaria di rilievo.
Nel 2010 gli abitanti  erano oltre  gli 8 milioni e mezzo

 

Marco Polo ne Il Milione descrive la città e il palazzo reale:

«Dopo otto giornate di viaggio si arriva a questa nobile e grande Chengianfu, città davvero ampia e bella, capitale del regno di Chengianfu che ha ora per signore un figlio del Gran Kan chiamato Mangalai: questi ha avuto dal padre la terra, ed è stato incoronato re. È città di molti mercanti e di artigiani, ricca di seta e di armi e di quanto serve agli eserciti: vi si trova in abbondanza e a buon prezzo tutto ciò che serve alla vita dell’uomo. La città è a ponente; gli abitanti sono idolatri, salvo qualche turco, cristiano nestoriano e qualche saraceno.

Fuori città c’è il palazzo del re Mangalai, di una bellezza che voglio descrivervi. Sorge in una gran pianura con fiumi, laghi, paludi e sorgenti d’acqua dove sono molti animali selvaggi e uccelli. C’è innanzi tutto un robusto altissimo muro del perimetro di cinque miglia molto ben costruito e tutto merlato. E nel mezzo sorge il palazzo, così grande e così ornato come nessuno potrebbe farlo meglio. Ha molte belle sale e camere, tutte istoriate e dipinte d’oro battuto con azzurri finissimi e infiniti marmi. Questo re Mangalai regna sulla sua terra con somma giustizia e buon governo ed è molto amato dai suoi sudditi. E i soldati vivono nei dintorni del palazzo e si divertono con l’abbondantissima caccia.»

 

Xi’an è nota per gli “Otto grandi panorami di Chang’an” (長安 八景T长安 八景S, Cháng’ān bājǐng), una raccolta di zone panoramiche della regione. Il genere di musica rituale tradizionale Xi’an guyue prende il nome da Xi’an ed è stato dichiarato patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO nel 2009. 

 

 

 

L'esercito cinese di terracotta della Grande Muraglia

L’esercito cinese di terracotta della Grande Muraglia – Foto stock

 

 

 

ANTICHE MURA DELLA CITTA’

 

 

 

 

Haze Weather in Xi'an

una giornata di dicembre a Xian

 

 

 

 

Veduta aerea dell'incrocio circolare nella notte del campanile di Xi'an, Cina

Veduta aerea dell’incrocio circolare di notte del campanile di Xi’an, Cina – Foto stock

 

 

 

 

Corner Of Ancient City Xi'an

un angolo dell’antica città costruito dalla Dinastai Tang

 

 

 

 

Travel Booms During May Day Holiday

molti turisti nella città di Xian il 1 maggio

 

 

 

 

Aerial view of the city wall of Xi'an

vista aerea della città di Xian

 

 

 

Aerial view of the city wall of Xi'an

da un  aereo  più vicino..

 

 

 

 

Aerial view of the city wall of Xi'an

la città con i suoi grattacieli

 

 

 

 

veduta della città
Acstar – Opera propria — wikipedia

 

 

 

 

 

 

le mura di Xian
Lingtft – Opera propria — da Wikipedia

 

 

 

 

il quartiere musulmano
Batiste Pannetier – http://www.freemages.co.uk/browse/photo-1093-muslim-quarter-of-xi-an.html

 

 

 

 

 

Scorcio delle mura
Bingar1234 – Opera propria

 

 

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *