Alla Fondation Beyeler apre la più grande mostra mai dedicata al pittore georgiano. Autore di visioni fiabesche e anticipatore del moderno, Niko Pirosmani nel tempo è diventato una figura di culto per artisti, registi e non solo. La mostra si è chiusa in gennaio 2024.
La povertà gettò un’ombra sulla sua vita, e Pirosmani lavorò come operaio delle ferrovie e come controllore sui treni senza mai ottenere veri profitti dalla sua arte, spesso anzi barattando le sue tele in cambio di cibo per il suo sostentamento o alcool che divenne anche una vera e propria dipendenza. Quando nel 1918 morì in un umido seminterrato a Tbilisi, nessuno celebrò la sua carriera e ad oggi non è dato sapere il luogo della sua sepoltura.
la poesia di questi dipinti, che si manifestano da fondi neri cerati, è senza eguali. Soggetti rurali, popolari, espressione di una vita semplice ma anche piena di dettagli che implicano complessità sociali, storiche e figurative profonde, affiorando da una palette cromatica ridottissima come immagini luminose che prendono vita con pochi ma decisivi gesti pittorici. Questi segni incantano, come gli occhi del vasto repertorio zoomorfo che fissa lo spettatore.
segue nel link:
https://www.harpersbazaar.com/it/cultura/arte/a45202849/niko-pirosmani-mostra-basilea/
per chi volesse il link della Fondazione Beyeler di Basilea:
https://www.fondationbeyeler.ch/en/exhibitions/past-exhibitions/niko-pirosmani
ALBERTINA MUSEUM – NEL CENTRO STORICO DI VIENNA
Andrew Bossi – Opera propria
ALBERTINA MODERN – VIENNA
L’ACCADEMIA ALBERTINA
Niko Pirosmanashvili, conosciuto anche come Niko Pirosmani (georgiano: ნიკო ფიროსმანაშვილი; Mirzaani, 5 maggio 1862 – Tbilisi, 9 aprile 1918), è stato un pittore georgiano primitivista.
una cartina in cui si vede meglio : Abbazia e Ossezia del sud sono autonome dalla Georgia
CARTINA DA:
WIKIVOYAGE
https://it.wikivoyage.org/wiki/Georgia#/media/File:Georgia_regions_map2.png
centro di Batumi, capitale dell’Agiarja
Ajaria, la capiatale è Batumi
Tbilisi – Veduta
Vladimer Shioshvili – Flickr: Tbilisi sunset
TBILISI
NIKO PIROSMANI ( Mirzaani, Georgia, 5 maggio 1862 – Tbilisi, 9 aprile 1918 ) + mostra Albertina Museum di Vienna nel 2019
Il Museo ALBERTINA dedica un’ampia mostra personale al pittore georgiano Niko Pirosmani (1862–1918).
Questo autodidatta, le cui opere radiose ed enfatiche mostrano spesso animali o scene della vita della vecchia Georgia e della sua gente, è diventato un eroe dell’avanguardia che merita di essere scoperto.
La concezione dell’arte di Niko Pirosmani è quella di un campo aperto in cui lui, da vagabondo, ha scelto consapevolmente di condurre una vita nomade. Vaga tra città e campagna, locande e bancarelle, occupando al tempo stesso il centro della sua comunità, con le sue opere – prodotte su commissione – presentate non in gallerie e musei, ma piuttosto in locande, osterie e botteghe.
Niko Pirosmani incarna così la visione dell’artista come un outsider perspicace.
Mirzaani, paese dove è nato Niko Pirosmani
Tbilisi – Veduta
Vladimer Shioshvili – Flickr: Tbilisi sunset
TBILISI
Niko Pirosmani (1862–1918).
Il Museo ALBERTINA dedica un’ampia mostra personale al pittore georgiano Niko Pirosmani (1862–1918).
Questo autodidatta, le cui opere radiose ed enfatiche mostrano spesso animali o scene della vita della vecchia Georgia e della sua gente, è diventato un eroe dell’avanguardia che merita di essere scoperto.
La concezione dell’arte di Niko Pirosmani è quella di un campo aperto in cui lui, da vagabondo, ha scelto consapevolmente di condurre una vita nomade. Vaga tra città e campagna, locande e bancarelle, occupando al tempo stesso il centro della sua comunità, con le sue opere – prodotte su commissione – presentate non in gallerie e musei, ma piuttosto in locande, osterie e botteghe.
Niko Pirosmani incarna così la visione dell’artista come un outsider perspicace.
Treno Kakhetian | Museo nazionale georgiano © Fondazione Infinitart
Niko Pirosmani | Frutta tartara | Museo nazionale georgiano © Fondazione Infinitart
Niko Pirosmani | Scrofa bianca con maialini | Museo nazionale georgiano © Fondazione Infinitart
Questo sarebbe il ritratto dell’attrice Margherita ” di cui si era tanto innamorato da ricoprirla di fiori”.
Treno Kakhetian | Museo nazionale georgiano © Fondazione Infinitart
Niko Pirosmani | Frutta tartara | Museo nazionale georgiano © Fondazione Infinitart
NEL LINK TROVATE UN VIDEO DI 4.39 minuti IN TEDESCO CON SOTTOSCRITTE INGLESE– SI VEDONO I QUADRI E L’ALBERTINA
https://www.albertina.at/en/exhibitions/niko-pirosmani/
la festa dei cinque principi, 1909
festa con organista, 1906
fattore con un toro, (1916), Centro M.T. Abraham
donna e i suoi bambini vanno al ruscello, 1900 ca
Milionario senza figli e povera donna benedetta dai suoi figli. 1900 ca
1910
Festa Museo Statale di Arte Orientale, Mosca
Famiglia di orsi, 1917
Porto di Batumi ( capitale dell’Ajaria – vedi all’inizio ), 1900 ca
Annuncio di bar a Zakatala ( 1895-1903 )
Museo di belle arti Shalva Amiranashvili, Museo nazionale d’arte della Georgia, a Tbilisi.
Niko Pirosmani (1862 — 1918)
Orfeus – Opera propria
I suoi dipinti hanno spesso come soggetto animali, persone che mangiano e persone che servono cibo. Le sue opere non sono molto conosciute fuori della Georgia. Pirosmani è conosciuto in Russia anche per l’incontro romantico con un’attrice francese che visitò il suo paese; Pirosmani fu molto innamorato di questa donna e, per dimostrarlo, le comprò abbastanza fiori da riempire una piazza di fronte alla finestra del suo hotel (portandolo presumibilmente alla bancarotta). La storia divenne famosa quando fu raccontata in un poema di Andrej Andreevič Voznesenskij, e successivamente in una canzone di Alla Pugačëva, Million of Red Roses.
Autoritratto, 1900 ca
Pirosmani nacque nel villaggio georgiano di Mirzaani da una famiglia contadina, nella provincia della Cachezia. La sua famiglia possedeva un piccolo vigneto. Divenne poi orfano e dato alle cure delle sue due sorelle maggiori. Insieme a loro si trasferì a Tbilisi nel 1870. Nel 1872 lavorò come servo per famiglie ricche ed imparò a leggere e a scrivere russo e georgiano. Nel 1876 ritornò a Mirzaani e lavorò come pastore. Gradualmente imparò a dipingere.
Nel 1882 aprì un negozio a Tbilisi che fu però un fallimento. Nel 1890 lavorò come conduttore di treno e nel 1895 come disegnatore di insegne. Nel 1893 co-fondò una azienda casearia a Tbilisi che lasciò nel 1901.La miseria in cui viveva l’artista condizionò anche diversi aspetti della sua arte: si fabbricava da solo i suoi pennelli, nelle sue opere faceva largo uso del colore nero, che comprava a basso prezzo dai fabbricanti di bare, e invece delle normali tele utilizzava insegne pubblicitarie di latta, tanto che in alcuni punti la colorazione originale emerge dallo strato di pittura.
Morì nel 1918 di malnutrizione e insufficienza epatica. Fu sepolto nel cimitero della città di Nino, ma l’esatto loculo non è conosciuto dato che non fu registrato.
Film e documentari
- documentario – Niko Pirosmanishvili di Giorgi Shengelaya (1961)
- lungometraggio – Pirosmani di Giorgi Shengelaya (1969)
- film tv – Gamarjoba kvelas di Amiran Darsavelidze e Giga Lortqipanidze (1980)
- documentario – Arabeschi sul Tema Pirosmani di Sergej Paradžanov (1985)
- cortometraggio – Epizodi Pirosmanis idumali tskhovrebidan di Péter Mészáros (1995)
testo e immagini da:
https://it.wikipedia.org/wiki/Niko_Pirosmani
e anche da:
https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Niko_Pirosmani?uselang=it