segue da:
Latitudinex®
https://www.latitudinex.com/rubriche/curiosita/zelena-hora-simbolismo-in-ceca.html
pianta del santuario
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E’ il capolavoro di Jan Blažej Santini-Aichel, un architetto italo-boemo che fuse il barocco borrominiano con elementi gotici nelle costruzioni e nelle decorazioni.
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Nel 1994 il santuario è stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
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La città di Žďár nad Sázavou, nella regione della Vysočina che appartiene swwia alla Cecoslovacchia che alla Moravia
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Terre ceche (in ceco české země) è un termine utilizzato principalmente per descrivere l’insieme dei territori della Boemia, della Moravia e della Slesia ceca. Oggi, queste tre province storiche compongono la Repubblica Ceca. Le due unità che originavano la Cecoslovacchia si sono divise nel 1969 in repubblica socialista ceca e repubblica socialista slovacca, repubbliche federate
da :
https://it.wikipedia.org/wiki/Terre_ceche
Žďár sopra Sázava fu in origine un’insediamento mercantile fondato sulla via antica delle Terre Ceche. L’Insediamento nacque insieme alla fondazione del monastero locale del’ordine cistercense nel 1252. Acquistò il statuto della città all’inizio del XVII secolo.
La chiesa di pellegrinaggio, dedicata a San Giovanni Nepomuceno, fu costruita all’inizio degli anni venti del ‘700.
https://it.czech-unesco.org/zdar-nad-sazavou/introduzione/
La città di Žďár nad Sázavou si trova nella parte orientale degli altipiani boemo-moravi sul fiume Sázava nel territorio del PLA Žďárské vrchy. La città si trova sia nel territorio storico della Moravia, ma anche nel territorio storico della Boemia, una zona più ampia appartiene al territorio storico della Moravia. La città è composta da diverse parti.
https://www.edpp.cz/zrns_charakteristika-zajmoveho-uzemi/
Religione, esoterismo e simbolismo. Sono gli ingredienti magici della chiesa di San Giovanni Nepomuceno, a Zelená Hora, in Repubblica Ceca. Già la posizione, in cima sul Monte Verde, che dà anche il nome al luogo, che la fa dominare quest’angolo lussureggiante di Moravia, la rende magica.
foto da : https://www.toulejse.cz/
L’impatto con l’occulto è immediato: la chiesa ha cinque porte, cinque cappelle, cinque altari. Il numero si rincorre in una gara al simbolismo che ha più strati di lettura e che farebbe gola a chiunque sia appassionato di arcani, segreti, Massoneria e Cabala.
foto da Travelking
Zelena Hora vista dall’alto
foto TripAdvisor
Ufficialmente l’architetto Santini, nato a Praga da una famiglia di scalpellini di origine italiana, artefice di molti capolavori nell’arte ceca mescolando gotico e barocco, si ispirò per questo santuario alla storia di San Giovanni Nepomuceno, che visse e studiò a Zelená Hora.
Il patrono della Boemia venne torturato e ucciso su ordine del re Venceslao IV perchè non voleva svelare il segreto della confessione della regina. Nel 1393 il suo corpo venne gettato dal Ponte Carlo a Praga (dove una delle statue lo ricorda), nel fiume Moldava. La leggenda narra che nel momento in cui il cadavere riaffiorò, nel cielo apparsero cinque luminosissime stelle, da allora uno dei simboli legati al Santo.
chiesa di San Giovanni Nepomuceno
Questo mito venne poi ampliato e sviluppato da Santini, da sempre influenzato dal genio di Borromini, che prediligeva la forme stellari e le simbologie complesse,
che decise di creare la pianta della chiesa di Zelená Hora proprio così.
Le stelle e il numero cinque si rincorrono in ogni possibile variazione e moltiplicazione.
panorama da Zelena Hora
la chiesa di San Giovanni Nepomuceno dal basso
tramonto sulla chiesa di San Giovanni Nepomuceno
complesso religioso con cimitero
entrata chiesa
dal cortile
museo multimediale
notturno
Misteri a parte, il luogo sacro di Zelená Hora trasmette comunque una sensazione di energia mistica. Quando si è entrati nelle cinque cappelle, seduti sulle panche ad ammirare gli interminabili simboli che si rincorrono le pareti, si viene quasi invasi nell’anima e nella mente da questa forza sovrannaturale.
Dall’interno ci si perde ad osservare e a contare i “cinque” che ci sono: dalla parola latina, composta appunto da cinque lettere, “Tacui”, per ricordare il martirio del Santo che pagò con la morte il suo silenzio, alla bianca e stilizzata stella del soffitto
cupola dall’interno
stelle sul portone
interno chiesa
A guardarla bene, un dettaglio attira l’attenzione: una lingua, rossa e bordata da raggi. Rammenta una delle effigi del Santo, a cui è dedicata la struttura, e il sole, che entra da una delle finestre sembra incendiare la lingua, come fosse un monito per la storia.
Uscendo nel cortile, la sensazione di essere davanti a qualcosa di esoterico rimane. In giro qualche tomba spoglia, nell’attiguo cimitero, mentre il cannocchiale della statua sembra puntato dritto verso le nuvole che si affollano sulla cupola, quasi fosse un segnale per gli adepti. Di sicuro Zelená Hora, oltre ad essere meta di pellegrinaggi e Patrimonio dell’Unesco, è una curiosità da ammirare in Repubblica Ceca
cimitero
chiesa principale
cupola dall’esterno
Info: www.czechtourism.com/it/home/
Foto http://it.czech-unesco.org , www.czechtourism.com/it/home/ e Sonia Anselmo
segue da :
https://www.vysocina.eu/en/top-attractions/4752-lower-plague-cemetery-in-zdar-nad-sazavou
Nella stessa città, ŽĎÁR NAD SÁZAVOU, l’archittetto Santini progettò un cimiterio nel periodo dell’infuriare della peste;egli progettò un edificio simbolico a forma di teschio umano.
Il centro del cimitero è completato da una scultura dell’angelo del Giudizio Universale.
Il cimitero fu costruito vicino al monastero e ha tre cappelle ellittiche . La pianta triangolare doveva simboleggiare la Santissima Trinità . Sotto l’abate Hennet, questo simbolismo fu disturbato dall’aggiunta di una quarta cappella d’ingresso. Al centro del cimitero c’è una statua dell’angelo del Giudizio Universale di Řehoř Theny, che si trova lì dalla metà del XVIII secolo. Un tempo nelle cappelle c’erano sculture in legno .
Foto: Chris Borg