1958 Il Sarchiapone
nota –
Sarchiapone è un termine della lingua napoletana, usato fin dal secolo XVII, derivante dalla parola greca sarx+poiòs che significa fatto di carne.
l termine comparve per la prima volta nel Cunto de li cunti di Giambattista Basile (1634-1636), all’interno della novella Peruonto, il cui protagonista viene definito «Lo chiù granne sarchiopio e lo chiù sollenne sarchiapone c’avesse creiato la natura». Successivamente comparve come nome di uno dei personaggi principali della Cantata dei Pastori, opera teatrale scritta da Andrea Perrucci nel 1698.
A Napoli, assume vari significati a seconda dell’ambito in cui è usato, ma generalmente con esso si indica una persona goffa o credulona, solo carne e niente cervello. Anche in ambito teatrale indica personaggi corpulenti e limitati mentalmente.
Il termine si riscontra anche in alcuni dialetti campani e abruzzesi con sfumature di significato leggermente diverse.
Poi c’è Il Sarchiapone di Chiari e Campanini
da — e continua
https://it.wikipedia.org/wiki/Sarchiapone
Eccezionale questa scena!
La stessa parola “sarchiapone” fa ridere.