*** mi scuso, ma alcune foto le aggiusto domani, adesso è tardi per me, chiara
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En el Canto XXXI del Infierno, Dante Alighieri hace referencia a Monteriggioni, recurriendo a las torres de este pueblo medieval para crear una imagen de los gigantes que rodean el abismo infernal.
Nel Canto XXXI dell’Inferno, Dante Alighieri fa riferimento a Monteriggioni, utilizzando le torri di questa cittadina medievale per creare un’immagine dei giganti che circondano l’abisso infernale.
ALTRE IMMAGINI DI MONTERIGGIONI ( SIENA )
Monteriggioni è un comune italiano di 10 024 abitanti (dati maggio 2024) della provincia di Siena in Toscana. Fa parte della cosiddetta Montagnola Senese.
Il territorio di Monteriggioni presenta al suo interno tratti fisici molto differenziati: si può infatti notare facilmente come attorno al rilievo del Montemaggio siano presenti alcune piccole pianure come Pian del Lago e pian del Casone, il Canneto, alternate a una serie di piccole valli formate da torrenti e ruscelli che caratterizzano la parte centrale e orientale del territorio.
Il nucleo di Monteriggioni è un piccolo borgo fortificato.
Il castello è circondato da una massiccia cinta muraria di forma ellittica dello spessore di ben 2 metri, intervallata da 15 torri e due porte, che cinge un colle chiamato monte Ala. Le torri, oggi, si elevano al di sopra delle mura per 6,5 metri, con uno spessore di 4×6 metri, e ne sono visibili soltanto 11: le altre quattro sono state ridotte al livello delle mura (sono state cimate) le 11 rialzate sono state, per così dire, restaurate negli anni venti, in occasione del centenario dantesco del 1921, perché visibili dall’allora via di transito principale, la Cassia. Sopra la cinta muraria correva un camminamento che percorreva l’intero perimetro. Nel 2005 sono state ricostruite alcune parti del camminamento, da cui è possibile osservare il panorama.
«[…] però che, come in su la cerchia tonda
Monteriggion di torri si corona,
così la proda che ‘l pozzo circonda
torregiavan di mezza la persona
li orribili giganti, cui minaccia
Giove del cielo ancora quando tona.»
dati da wikipedia
Il Castello di Monteriggioni fu costruito dai senesi, per ordinanza del podestà Guelfo da Porcari, in un periodo compreso tra il 1213 e il 1219. Il terreno, acquistato dalla famiglia nobile Da Staggia, era la sede di un’antica fattoria longobarda (la denominazione di Montis Regis probabilmente indicava un fondo di proprietà regale o che godeva di esenzioni fiscali da parte della corona).
La costruzione del castello per opera della Repubblica di Siena ebbe principalmente scopo difensivo, in quanto il borgo sorse sul monte Ala in posizione di dominio e sorveglianza della Francigena, per controllare le valli dell’Elsa e dello Staggia in direzione di Firenze, storica rivale di Siena.
L’edificazione praticamente ex novo di un castello rappresentava una novità nella politica espansionistica senese: in precedenza, infatti, la città aveva acquistato castelli già esistenti, come quello di Quercegrossa.
Il tracciato circolare delle mura fu ottenuto semplicemente seguendo l’andamento naturale della collina.
Non c’è accordo degli storici sull’eventuale presenza del ponte levatoio. Certa è invece la presenza delle saracinesche, ovvero spesse porte di legno ricoperte di ferro che venivano azionate tramite carrucole.
Anche oggi le due porte presentano i segni dei cardini e delle buche causati dalle stanghe di chiusura. Sulla porta San Giovanni si possono anche notare i segni del rivellino, un’altra struttura difensiva di forma rettangolare collocata di fronte alla porta e anch’essa dotata di un ponte levatoio o di una seconda porta.
Il Castello di Monteriggioni era inoltre circondato dalle cosiddette carbonaie, ovvero fossati pieni di carbone che veniva incendiato per respingere gli assalti.
COLTIVAZIONE DELLA VITE PER FARE IL VINO
VISTA AEREA
LA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA SI AFFACCIA SULLA PIAZZA PRINCIPALE, PIAZZA ROMA
IL CASTELLO DI MONTERIGGIONI
– Opera propria
L’ABITATO DALL’ALTO
– Opera propria
Uno dei borghi più antichi del territorio è quello di Abbadia a Isola, oltre Abbadia è possibile visitare Strove, un antichissimo borgo di poco posteriore al VI secolo, con una preziosa pieve a capanna. All’interno delle ex paludi del Canneto e nei pressi di Scarna si trova una necropoli etrusca, risalente al IV secolo a.C.
Altri luoghi di notevole importanza sono il trecentesco Castello della Chiocciola e la villa di Santa Colomba che, a cavallo fra XV secolo e XVI secolo, fu la residenza del signore di Siena Pandolfo Petrucci.
ABBADIA A ISOLA – FRAZIONE DI MONTERIGGIONI ( SIENA ):
è uno dei borghi più antichi del territorio
+ IL MAESTRO DI ABBADIA A ISOLA
+ MUSEO ARCHEOLOGICO MONTERIGGIONI AD ABBADIA A ISOLA
ABBADIA A ISOLA
ABBAZIA DEI SANTI SALVATPRE E CIRINO
– Opera propria
ANTICHE MURA
– Opera propria
CASA GIUBILEO A MONTEMAGGIO
– Opera propria
BADIA A ISOLA
– Opera propria
CHIESA DELLA COMPAGNIA DEI SANTI A SINISTRA DELLA CHIESA
– Opera propria
interno
Chiesa della Compagnia del Corpus Domini
– Opera propria
MAESTRO DI BADIA A ISOLA — QUALCHE DIPINTO
Badia a Isola Master, Madonna and Child, ca. 1280, Siena, Pinacoteca, cat. no. 593
– Scansione personale
Badia a Isola Master, Madoona and Child with st. Francis, San Biagio, Montepulciano.
– Scansione personale
Badia a Isola Master, Saint Peter, ca. 1315-20, Mount Holyoke College
– Mount Holyoke College
Madonna and Child Enthroned with Angels by Maestro di Badia a Isola, c. 1315, tempera and gold on panel, 172 cm. x 103 cm. (67 x 39 in). Galleria Palazzo Cini, Venice
– Scansione personale
Badia a Isola Master. Saint John the Evangelist ca. 1315-20 Mount Holyoke College
– Mount Holyoke College
Badia a Isola Master. Saint Paul, ca. 1315-20 Mount Holyoke College
– Mount Holyoke College
Follower of Duccio (Master of Badia a Isola) Madonna and Child Enthroned with Angels. Washington NGA
– Washington NGA
- File:Maestro della maestà cini, madonna col bambino, 1310-20 ca.jpg
Museo archeologico e della collegiata (Casole d’Elsa) — – Opera propria
Maestro di badia a isola, madonna col bambino e due angeli, 1290-1310 ca
– Opera propria
Maestro di badia a isola, madonna col bambino, 1320 ca
– Opera propria
Master of Badia a Isola, Madoona and Child, Rijksmuseum
LE FOTO DEL MAESTRO DI BADIA A ISOLA SONO DI:
https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Master_of_Badia_a_Isola?uselang=it
SEGUE DA:
ARTSUPP.COM- MAN ( MUSEO ARCHEOLOGICO MONTERIGGIONI )
https://artsupp.com/it/monteriggioni/musei/mam-museo-archeologico-di-monteriggioni
DA QUI — LINK SOTTO
Castello di Staggia: boccali in maiolica arcaica (XIV sec.
Necropoli del Casone, podere Milanese, tomba 1/2010: flacone da profumo con corpo a sacco (alabastron) di produzione etrusco-corinzia riferibile al Ciclo degli uccelli (secondo quarto del VI sec. a.C.)
Chiostro di Abbadia Isola, sepolcreto, tomba 3: elementi di guarnizione della veste della ‘signora’ (XIV sec.)
Necropoli del Casone, tomba 1/1984: bicchiere (kantharos) a vernice nera (seconda metà III-prima metà II sec. a.C
Necropoli del Casone, podere Milanese, tomba 1/2010: flacone da profumo con corpo a sacco (alabastron) di produzione etrusco-corinzia riferibile al Ciclo degli uccelli (secondo quarto del VI sec. a.C.)
Necropoli del Casone, tomba 7/1893 o ‘dei Calisna Śepu”, Collezione Terrosi (Volterra): urne in pietra con coperchio con tetto a doppio spiovente o conformato a recumbente (seconda metà IV-II sec. a.C.)
FOTO SOPRA DAL LINK:
Bellissime queste immagini.