Perché la minoranza araba israeliana, così come gli ebrei etiopi e buona parte delle famiglie povere di ebrei mizrahi, non hanno partecipato alle proteste di massa contro la riforma della giustizia del governo di Netanyahu? Basta guardare alle manifestazioni, per capirlo: un mare di bandiere sventolate da centinaia di convinti sionisti, schierati sì contro Netanyahu ma fortemente nazionalisti,risponde Orly Noy, storica attivista ebrea e giornalista, di Mekomit (+972 la versione in lingua inglese), intervistata da Michele Giorgio per Pagine Esteri.

Lei fa parte di un collettivo che guarda con orrore a quel che sta facendo il governo, ma non si riconosce affatto nella presunta democrazia alla quale si inneggiava nelle strade. La democrazia deve includere tutti, senza eccezioni, dai cittadini arabi agli ebrei etiopi, i mizrahi poveri e anche i lavoratori migranti, su di un piano di completa uguaglianza, di giustizia sociale ed economica. L’occupazione militare dei Territori deve cessare subito e i palestinesi devono poter godere di tutti i diritti come popolo e come singole persone