ANSA.IT / ROMA — 31 LUGLIO 2024 –11.22– Raid israeliano a Teheran, ucciso Ismail Haniyeh. L’ala militare di Hamas: “Ci saranno enormi conseguenze”. Morto in seguito ad un attacco missilistico contro la sua residenza nella capitale iraniana

 

 

 

ANSA.IT / ROMA — 31 LUGLIO 2024 –11.22

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Raid israeliano a Teheran, ucciso Ismail Haniyeh. L’ala militare di Hamas: “Ci saranno enormi conseguenze”.

 

Morto in seguito ad un attacco missilistico contro la sua residenza nella capitale iraniana

Redazione ANSA

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IL PROFILO: Tra politica e esilio, Haniyeh una vita in fuga - RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Hamas ha comunicato la morte del suo leader Ismail Haniyeh in seguito a un attacco israeliano contro la sua residenza a Teheran.

 

Attacco che è avvenuto alle 2 di notte ora locale. Secondo l’agenzia di stampa saudita Al-Hadath, la residenza è stata colpita da un missile guidato. I funerali si terranno domani nella capitale iraniana.

Haniyeh era capo dell’ufficio politico di Hamas dal 2017. Inoltre è stato primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese dal 2006 al 2007 e capo dell’amministrazione della Striscia di Gaza dal 2014 al 2017.

 

L’ala militare di Hamas a Gaza ha dichiarato che l’uccisione del capo politico della fazione Ismail Haniyeh a Teheran “porterà la battaglia a nuove dimensioni” e avrà “enormi conseguenze in tutta la regione”.

Un funzionario iraniano ha dichiarato che “agenzie di sicurezza” della Repubblica islamica decideranno “la nostra strategia di risposta” all’assassinio di Haniyeh.

“Un atto codardo e uno sviluppo pericoloso”. Così il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato l’uccisione del capo politico di Hamas, invitando “il popolo palestinese e le forze popolari all’unità, alla pazienza e alla fermezza di fronte all’occupazione israeliana”.

L’assassinio del leader di Hamas rappresenta una grave escalation che non raggiungerà i suoi obiettivi, ha dichiarato il funzionario della fazione islamica Sami Abu Zuhri, citato dai media israeliani.

“L’assassinio del comandante Ismail Haniyeh è un atto codardo e non passerà sotto silenzio” ha aggiunto Musa Abou Marzouk, uno dei maggiori dirigenti di Hamas in una delle prime dichiarazioni.

Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno dichiarato che “stanno indagando sull’incidente della morte del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh e annunceranno i risultati dell’indagine in seguito”.

Houthi: ‘L’assassinio di Haniyeh è un atroce crimine terroristico’. “Prendere di mira Ismail Haniyeh è un atroce crimine terroristico e una flagrante violazione delle leggi e dei valori ideali”: lo ha detto il capo del comitato rivoluzionario supremo dei ribelli Houthi dello Yemen, Mohammed Ali al-Houthi, commentando l’uccisione del leader di Hamas. Lo riporta l’agenzia di stampa Reuters sul suo sito.

Media: ‘sulla morte di Haniyeh riserbo ufficiale di Israele’. “Riserbo ufficiale in Israele, nessuna assunzione di responsabilità da parte del Governo e dall’Idf”, in seguito all’uccisione del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh durante la notte a Teheran. Lo ha detto la Radio militare israeliana.

La tv di Stato iraniana riferisce che l’uccisione di Ismail Haniyeh ritarderà di diversi mesi l’accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza e provocherà una rappresaglia da parte dei gruppi sostenuti dall’Iran nella regione. Lo riportano i media israeliani. Funzionari iraniani sottolineano che le dichiarazioni della televisione di Stato riflettono le opinioni del leader supremo Khamenei e del governo.

 

 

 

 

ANSA.IT — 31 LUGLIO 2024 –6.21

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Isma'il Haniyeh - Wikipedia

(Al-Shati29 gennaio 1963 – Teheran31 luglio 2024

 

 

 

 

IL PROFILO: Tra politica e esilio, Haniyeh una vita in fuga

Dal 2019 viveva in Qatar. Fu deportato in Libano

 

 

Ismail Haniyeh aveva 62 anni e dal 2017 era il capo politico di Hamas.

Era nato in un campo profughi Al-Shati di Gaza durante l’occupazione egiziana della Striscia di Gaza durante, da genitori fuggiti dalla città di Asqalan dopo la creazione dello Stato di Israele nel 1948.

 

Dal 2019 viveva a Doha, in Qatar ( che gli aveva dato l’asilo politico ), e in questi giorni si trovava a Teheran per partecipare alla cerimonia di insediamento del presidente iraniano Masoud Pezeshkian.

 

Da giovane aveva studiato all’istituto al-Azhar e si era laureato in letteratura araba all’Università islamica di Gaza.

 

Nel 1983 aderì al Blocco Studentesco Islamico, considerato un precursore di Hamas. Ha scalato i ranghi del movimento diventando stretto collaboratore del co-fondatore, il defunto sceicco Ahmed Yassin.

Haniyeh è stato in carcere in Israele a seguito delle manifestazioni di protesta nel 1987 e nel 1988:

Nel 1992 è stato nuovamente arrestato e deportato assieme ad altri nel sud del Libano, tornando poi a Gaza: Inoltre è sfuggito a vari attentati. Nel 1993 è tornato a Gaza diventando preside nell’Università Islamica.

La sua carriera politica lo ha visto occupare il ruolo di Primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese dal 2006 al 2007. A causa delle forti tensioni interne – tra Abu Mazen e Hamas – fu quindi incaricato di costituire un governo di unità nazionale che però ebbe vita breve e si concluse con la presa della striscia di Gaza da parte di Hamas. Era sposato e aveva avuto 13 figli, tre dei quali sono stati uccisi durante un raid israeliano all’inizio dell’anno.
   

 

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