LEONARDO DE COSMO, giornalista scientifico- ANSA.IT — 30 LUGLIO 2024 – 9.41 ::: Dai fulmini la scintilla per l’origine della vita. Hanno innescato le reazioni che hanno portato alle molecole organiche

 

 

ANSA.IT — 30 LUGLIO 2024 – 9.41
https://www.ansa.it/canale_scienza/notizie/terra_poli/2024/07/30/dai-fulmini-la-scintilla-per-lorigine-della-vita-_3a1e8a53-e909-4fd9-bdb9-027da2cde738.html

 

 

 

Dai fulmini la scintilla per l’origine della vita

Hanno innescato le reazioni che hanno portato alle molecole organiche

 

 

Una tempesta di fulmini (fonte: Slavica, iStock) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una tempesta di fulmini (fonte: Slavica, iStock)

 

LEONARDO DE COSMO

 

 

Più di comete e asteroidi, sono stati i fulmini a innescare sulla Terra le reazioni chimiche all’origine della vita, in un grande gioco di squadra.

Lo indica la simulazione fatta in laboratorio e coordinata da George Whitesides, dell’Università di Harvard, pubblicata sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas.

La nascita delle prime forme di vita sulla Terra è uno dei grandi enigmi della biologia e finora si riteneva che quando il nostro pianeta era giovanissimo fossero stati comete vulcani a dare il via alla formazione di molecole sempre più complesse, fino ai mattoni alla base delle cellule viventi. Simulando in laboratorio le condizioni della Terra primitiva, i ricercatori hanno scoperto però che un ruolo fondamentale nell’innescare quelle prime reazioni lo avrebbero giocato i fulmini. Scariche di altissima tensione a contatto con l’aria, il terreno o l’acqua avrebbero portato alla formazione di molecole fondamentali contenenti azoto carbonio, tra cui l’ammoniaca.

Secondo gli autori della ricerca la vita è stata la conseguenza di un grande lavoro ‘a più mani’: da soli, comete e asteroidi, così come le reazioni innescate dai fulmini o il vulcanismo, non sarebbero stati sufficienti a produrre la quantità di materiali che avrebbero poi portato alle prime forme di vita. Secondo gli autori della ricerca furono i fulmini ad avere un ruolo cruciale, anche per la grande quantità di nuove molecole prodotte, ma finora sottovalutato. 

 

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