MEDIOEVO.ORG — 2005
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Il battistero ed il vicino campanile sono gli unici resti del complesso di Santo Stefano, la cui chiesa è stata demolita nell’800.
Posto sul lato destro della chiesa, all’altezza del presbiterio, il battistero viene fatto risalire per le caratteristiche architettoniche alla metà dell’XI secolo.
Il piano inferiore del battistero presenta quattro absidi che si aprono su un vano centrale quadrato.
La muratura è costituita di ciottoli di fiume e mattoni disposti in abbondante malta.
Ciascuna abside è divisa da lesene in tre specchiature all’interno delle quali si apre una monofora strombata.
Fa eccezione l’abside occidentale dove si apre il portale, circondato da un protiro aggettante.
Ciascuna specchiatura è terminata in alto da una serie di fornici sormontati da archetti pensili su peducci.
Sul piano inferiore si alza una struttura a pianta ottagonale irregolare; ciascuna faccia è aperta da una finestra ed è delimitata da una serie di fornici.
Al di sopra si innalza un campaniletto
Nelle vicinanze si eleva il bellissimo campanile a otto piani, ciascuno dei quali disviso da due specchiature e diviso dagli altri da cornici marcapiano ad archetti pensili.
I tre piani inferiori sono aperti da monofore via via sempre più larghe mentre quelli superiori hanno una coppia di bifore per lato
Sui muri dell’atrio di accesso alla chiesa sono murati dei capitelli provenienti dalla costruzione precedente.
BIELLA E’ NELLA PARTE NORD DELLA REGIONE PIEMONTE
Italia nell’Arte Medievale
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BIBLIOGRAFIA DELL’ARTE MEDIEVALE PER AREE GEOGRAFICHE::
PIEMONTE A CURA DELLA DOTT. FULVIA SERPICO
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Biella B(i)ella – Il Battistero romanico e il Palazzo Comu… | Flickr
SEGUE DA :
ARCHEOCARTA.ORG
CARTA ARCHEOLOGICA DEL PIEMONTE
Nel Piemonte più appartato resistono vestigia di un’antica, segreta devozione popolare d’esaltazione del vigore maschile, e Biella non è esente da questi segni della tradizione.
Nel lontano passato della cristianizzazione è stato inglobato nel Battistero romanico un singolare bassorilievo litico d’origine incerta ma verosimilmente d’età romana. Raffigura due misteriosi personaggi di sesso maschile, entrambi nudi e coi genitali in mostra, uno con una fronda in mano e l’altro abbracciato ad una colonna dall’inequivocabile forma fallica.
Cosa rappresenti davvero questa singolare scultura non si è mai capito anche se i due fanciullini esibiscono anch’essi i genitali, sembrano voler agitare una fronda ed eseguire un passo di danza.
L’erudito nobiluomo britannico Richard Payne Knight che alla fine del ‘700 scopriva sorpreso la sopravvivenza di culti fallici nel santuario di Cosma e Damiano ad Isernia notava acutamente che il membro maschile è stato l’unico organo umano raffigurato come dotato di vita indipendente. In effetti, uccelli-mostri e satiri sono i soli “mostri” raffigurati in scene con personaggi umani e la scultura biellese non fa eccezione; accentua anzi l’autonomia del fallo, raffigurato gigantesco, turgido e ritto.
La lastra con la colonna fallica benché d’origine oscura non è stata collocata in un museo ma orna il portale d’ingresso del più antico edificio religioso cittadino ancora in piedi, il battistero preromanico posto accanto al duomo della città.
DA:
IMMAGINI DELL’INTERNO
Nella parte interna il Battistero passa dalla pianta quadrata del corpo inferiore a quella circolare della parte superiore (cupola) mediante l’impiego di pennacchi, la cui struttura ha dato adito a vivaci discussioni fra gli studiosi a proposito della datazione dell’edificio. Contrasta con la corposa e colorata struttura muraria dell’esterno la nuda semplicità dell’interno, che ora appare interamente intonacato. Dalle parti decorate a calce emergono tracce della decorazione pittorica (affreschi e sinopie) che vengono datati tra la fine del XIII secolo e gli inizi del secolo successivo e sembrano appartenere ad interventi diversi. Una prima mano rivela innanzitutto l’affresco dell’abside dell’altare raffigurante la Vergine con il Bambino ed un Santo martire.
La cultura di questi dipinti rinvia a talune maestranze che operano nel XIII secolo a Milano (S. Ambrogio) e a Pavia (S. Teodoro) con una traduzione semplificata degli stilemi bizantini. Ad altre mani ancora, più tarde ed involute, appartengono altri frammenti con figure di Santi
BIELLA
La città è situata ai piedi delle Alpi Biellesi, e la sua esistenza è attestata sin dall’alto Medioevo. Dominata in seguito dai vescovi di Vercelli, nel 1379 passò ai Savoia. Nel corso dell’Ottocento conobbe un grande sviluppo urbanistico e industriale, divenendo presto nota per le sue industrie tessili.
Sono numerose le testimonianze storiche e artistiche del passato cittadino; tra le più importanti si ricordano il battistero, la cattedrale, il campanile di Santo Stefano e numerose ville e palazzi.
Dal 2019 è città creativa dell’UNESCO per le arti popolari e l’artigianato.
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Sindaco :: Marzio Olivero (FdI) dal 10-6-2024
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https://it.wikipedia.org/wiki/Biella
Biella alta
MENABREA E FIGLI – BIRRIFICIO DAL 1846 — ” LA BIONDA ”
Che belle immagini! Non avrei mai pensato che a Biella ci fossero così tante cose belle da vedere.