GRAZIE a Donatella, SEMPRE BELLA ! –ANTONIO ESPOSITO ( ex giudice di Cassazione ) :: CARRIERE SEPARATE, INUTILI E PERNICIOSE: ECCO PERCHE’ — IL FATTO QUOTIDIANO — 4 GIUGNO 2024

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO — 4 GIUGNO 2024
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Carriere separate, inutili e perniciose: ecco perché

 

 

Eposito, intervista manipolata, nessun accenno a sentenza Berlusconi |  Reuters

FOTO REUTERS

 

La riforma della giustizia del ministro Carlo Nordio ha tre obiettivi: la separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici, la modifica del sistema di nomina dei membri del Consiglio superiore della magistratura, la istituzione di un’Alta Corte che giudichi gli illeciti disciplinari dei magistrati.

Quanto al primo obiettivo, va osservato che tale separazione è inutile e dannosa. È inutile perché essa già esiste da tempo: infatti, oltre il 90% dei magistrati che assumono le funzioni di pm continuano, nel corso della carriera, a esercitare le medesime funzioni, sia perché l’incarico di pm è più appetibile e prestigioso, sia per le restrizioni imposte al cambio di funzioni dalle norme susseguitesi dal 2006 al 2022 che ha irresponsabilmente limitato i passaggi da una funzione all’altra a uno solo nel corso della carriera.

Ma è anche dannosa perché:

a) porta all’abbandono definitivo della “cultura della giurisdizione” – (che ha formato i migliori magistrati) – che, anzi, andava nuovamente sviluppata in aderenza a direttive europee (Carta di Roma del 17.12.2014) che auspicano l’intercambiabilità delle funzioni;

b) porta al definitivo appiattimento – già in atto – delle funzioni del pm su logiche prossime a quelle di polizia (e che ha già provocato criticità). Si dà in tal modo vita a un corpo separato, a se stante, pienamente integrato con la polizia giudiziaria, che non fa più parte della giurisdizione e che finirà con il tempo per essere inglobato nel ministero della Giustizia (e/o in quello dell’Interno), cosi passando sotto il controllo dell’esecutivo.

Giudizio diverso deve darsi alla previsione che (finalmente) i membri togati del Csm verranno nominati a seguito di sorteggio (secco).
Ciò è quanto si merita la magistratura, in particolare quella associata, che non ha mai voluto liberarsi – neanche dopo scandali enormi pesantemente censurati dal Capo dello Stato che aveva invitato “a cambiare pagina” – dello strapotere delle correnti nelle elezioni (quale che fosse il sistema elettivo), e nella gestione del Csm ridotto a organo poco imparziale e rappresentativo delle correnti e dei loro interessi.

Non è, invece, accettabile che per la nomina dei membri laici non sia stato previsto il medesimo sistema del sorteggio secco, giacché si è preferito – e ciò lascia molto perplessi – optare per il sistema del sorteggio integrato, in quanto i membri laici verranno sorteggiati da un elenco di avvocati e professori “compilato mediante elezione dal Parlamento” (vale a dire dai partiti).

 

Per eliminare il forte dubbio che non si è voluto porre fine alla degenerazione partitica (che da sempre ha afflitto, con la degenerazione correntizia, il Csm) sarebbe bastato prevedere che l’estrazione avvenisse dagli elenchi degli avvocati con 15 anni di professione e dei professori ordinari di materie giuridiche esistenti presso i rispettivi organismi professionali.

Quanto all’Alta Corte, va detto che l’abolizione della sezione disciplinare del Csm è cosa buona e giusta, mettendo fine a quella impropria commistione tra funzioni amministrative e giurisdizionali svolte dai componenti del Consiglio superiore e ponendo fine a quella degenerazione correntizia che ha reso poco credibile anche la sezione disciplinare.

Eccessivo è, comunque, il numero dei componenti: ben 15, che vanno drasticamente ridotti.

Inoltre, i membri tra professori e avvocati dovrebbero essere estratti a sorte dagli elenchi esistenti presso gli organismi professionali e non dall’elenco compilato dal Parlamento (vale a dire dai partiti), come anche in questo caso prevede la riforma dando luogo a forti sospetti di possibile degenerazione partitica.

In definitiva, non si è per nulla in presenza – come esulta il ministro Nordio – di una “riforma epocale” giacché essa non serve affatto a migliorare la giustizia e non elimina quell’autentica vergogna della inaccettabile lungaggine dei processi civili e penali, indegna di un paese civile.

 

 

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1 risposta a GRAZIE a Donatella, SEMPRE BELLA ! –ANTONIO ESPOSITO ( ex giudice di Cassazione ) :: CARRIERE SEPARATE, INUTILI E PERNICIOSE: ECCO PERCHE’ — IL FATTO QUOTIDIANO — 4 GIUGNO 2024

  1. DONATELLA scrive:

    Finalmente una spiegazione comprensibile di questa cosiddetta riforma della Giustizia italiana.

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