ANSA.IT –10 GENNAIO 2024 – 11.22
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/01/10/media-dipendenti-unrwa-parteciparono-alle-stragi-del-7-ottobre_9be37465-d977-4c70-b2d3-83f3aee26ca1.html
Media, dipendenti Unrwa parteciparono alle stragi del 7 ottobre.
Ad Aqaba un vertice su Gaza tra Giordania, Egitto e Anp. Blinken a Netanyehu: ‘Troppi morti nella Striscia’
GAZA– @ANSA/EPA
L’OPERAZIONE MILITARE DI ISREALE A GAZA CONTINUA
@ANSA/ EPA
L’INCONTRO NETANYAHU E BLINKEN –@ANSA/ EPA
” INFONDATA L’ACCUSA DI GENOCIDIO AD ISRAELE “– BLINKEN
GUERRA IN MEDIO ORIENTE – @ANSA/ EPA
GUERRA IN MEDIO ORIENTE -PALESTINA / ISRAELE —@ANSA/ EPA
PALESTINA / ISRAELE —@ANSA/ EPA
PALESTINA / ISRAELE —@ANSA/ EPA
PALESTINA / ISRAELE —@ANSA/ EPA
ALTA TENSIONE AL CONFINE NORD DI ISRAELE- NUOVI ALLARMI
@ANSA/ EPA
Israele ha prove che fra i miliziani di Hamas che hanno preso parte alle stragi del 7 ottobre in Israele “vi erano dipendenti dell’Unrwa”, la organizzazione delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi a Gaza.
Lo ha affermato la radio militare, citando informazioni pervenute allo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno israeliano. Israele ha inoltre raccolto prove sul terreno, secondo la emittente, secondo le quali, pur essendo considerata una organizzazione umanitaria, l’Unrwa ha cooperato con Hamas in ”attività terroristiche”.
Si apre oggi ad Aqaba, nel sud della Giordania, un vertice su Gaza al quale parteciperanno re Abdallah, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen. I tre leader – secondo l’agenzia Petra – discuteranno della guerra e degli sviluppi in Cisgiordania. Il vertice si terrà “come parte degli sforzi giordani per coordinare le posizioni e premere per un cessate il fuoco immediato e la fornitura di aiuti umanitari senza interruzioni”.
Israele ha annunciato intanto la morte di un altro soldato, ucciso in battaglia nel centro di Gaza. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui si tratta del riservista Elkana Newlander (24 anni). Il bilancio dei soldati uccisi in combattimento dall’inizio dell’operazione di terra nella Striscia è ora di 186.
Israele deve evitare ulteriori danni ai civili nella guerra che sta conducendo contro Hamas a Gaza e che ha già provocato troppi morti, oltre 23mila finora.
Nella sua quarta missione a Tel Aviv dal 7 ottobre, il segretario di Stato Usa Antony Blinken è tornato ieri ad incalzare il premier Benyamin Netanyahu pur ribadendo il pieno sostegno a Israele per impedire in futuro un nuovo attacco terroristico dei miliziani palestinesi. Sebbene per gli Usa l’accusa di genocidio mossa contro lo Stato ebraico all’Aja sia “infondata”, il bilancio delle vittime nella Striscia, in particolare di civili e bambini, “è troppo alto”, ha avvertito l’inviato di Joe Biden. Che, partecipando a una riunione del gabinetto di guerra israeliano, ha ottenuto che una delegazione dell’Onu visiti il nord di Gaza per rendersi conto della situazione sul terreno, in particolare umanitaria, e per svolgere “una valutazione” in vista del rientro degli sfollati alle loro case.
Per Blinken, “la guerra a Gaza potrebbe finire domani se Hamas prendesse le decisioni giuste” ma, ha insistito, per “una pace duratura” serve la nascita di uno Stato palestinese, così come chiedono molti Paesi della regione visitati dal capo della diplomazia americana prima della tappa a Tel Aviv. “Il punto di vista espresso da questi Paesi – ha spiegato – è fondamentale per porre fine una volta per tutte a un ciclo di violenza attraverso la realizzazione dei diritti politici palestinesi”. In omaggio alle preoccupazioni Usa per le attività dei coloni, Israele ha fatto coincidere l’arrivo di Blinken con lo sgombero a sorpresa di un insediamento ebraico presso Betlemme, in Cisgiordania, e la demolizione di abitazioni in alcuni avamposti eretti nelle vicinanze della colonia Pney Kedem, mentre il ministero degli Esteri ha negato che ci sia un piano per trasferire la popolazione di Gaza in Africa: “Non siamo impegnati nell’esame della fattibilità” di questo dossier, ha assicurato il portavoce. Il ministro della destra radicale Itamar Ben Gvir – tra i sostenitori dell’uscita dei palestinesi dalla Striscia e del ritorno dei coloni – ha però avvertito il segretario di Stato che “non è tempo di parlare dolcemente con Hamas” ma “di usare un grosso bastone”.
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Manifestazione a Tel Aviv perché gli Stati Uniti mantengano il loro sostegno
Gallant: ‘Le operazioni a Khan Yunis si intensificheranno. Fondamentale aumentare la pressione sull’Iran’
Le operazioni a Khan Yunis, nel sud di Gaza, “si intensificheranno e continueranno fino a quando i capi di Hamas saranno raggiunti e gli ostaggi recuperati”. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant a Blinken. “I cambiamenti nelle tattiche di combattimento nella zona nord della Striscia – ha aggiunto Gallant – permetteranno a Israele di raggiungere i suoi obiettivi nella guerra”.
“Un aumento della pressione sull’Iran è fondamentale e potrebbe impedire un’escalation regionale in ulteriori aree”,ha detto ancora Gallant a Blinken. Gallant ha anche definito “prioritario il ritorno al nord del Paese degli sfollati israeliani” costretti a fuggire dalle azioni degli Hezbollah libanesi. “Israele – ha confermato – preferisce ottenere questo obiettivo con la via diplomatica, ma sta preparando anche alternative militari”.
Regno Unito: Israele potrebbe aver violato il diritto internazionale a Gaza
“Israele potrebbe aver intrapreso azioni tali da violare il diritto internazionale a Gaza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico David Cameron rispondendo alle domande della commissione per gli Affari Esteri della Camera dei Comuni. Il responsabile del Foreign Office si è detto “preoccupato” per la condotta del conflitto contro Hamas e ha precisato di non avere ricevuto indicazioni esplicite su eventuali violazioni.
Israele: ‘l’Onu non ha ragione di esistere’.
Nuovo durissimo attacco di Israele all’Onu. L’ambasciatore Gilad Erdan in Assemblea Generale ha parlato del bimbo israeliano Kfir, ostaggio di Hamas, che ha festeggiato il suo primo compleanno in prigionia. “E voi preferite discutere del cessate il fuoco?”, ha urlato, promettendo che il suo Paese continuerà a lottare per difendersi. “Un’organizzazione che non prende posizione quando un bambino di un anno è preso in ostaggio è complice dei terroristi e non ha ragione di esistere”, ha detto, puntando ancora il dito contro l’Onu perché “continua a concentrarsi sul cessate il fuoco a Gaza e sugli aiuti e non sugli ostaggi”.
Israele, in risposta ad una richiesta del segretario di stato Usa Antony Blinken, consentirà ad una delegazione dell’Onu di visitare il nord della Striscia di Gaza in modo che possa vedere da vicino lo stato delle infrastrutture e stabilire i bisogni nell’area. Lo ha deciso, citato dai media, il gabinetto di guerra israeliano al quale ha partecipato lo stesso Blinken. L’Onu – hanno ricordato i media – ha più volte espresso preoccupazione riguardo alla fame nella Striscia e per il difficile accesso al cibo di molte persone nell’enclave palestinese.
Libano, un leader Hezbollah ucciso al funerale di Tawil
Un alto comandante di Hezbollah, responsabile di decine di attacchi con i droni contro il nord di Israele negli ultimi mesi, compreso l’attacco di oggi al quartier generale del Comando Nord dell’Idf a Safed, è stato ucciso in un attacco aereo israeliano nel sud del Libano.Lo riporta il Times of Israel.
Ali Hussein Barji, il comandante delle forze aeree di Hezbollah nel sud del Libano, è stato colpito in un’auto nella città di Khirbet Selm, poco prima del funerale dell’alto comandante di Hezbollah Wissam al-Tawil, ucciso ieri.
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Libano, i funerali del dirigente di Hezbollah Wissam Tawil
L’esercito israeliano allarga le operazioni a Khan Yunis. Hamas chiede ai Paesi musulmani di mandare armi
L’esercito israeliano sta allargando le operazioni a Khan Yunis, una roccaforte di Hamas nel sud della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui negli attacchi “sono stati uccisi circa 40 terroristi” e scoperti “importanti imbocchi di tunnel così come quantità di armi”. A Maghazi, le truppe – ha continuato il portavoce – hanno identificato “operativi della Brigata di Hamas nell’area che sono stati uccisi”. La Marina israeliana ha poi colpito “postazioni militari, magazzini di rifornimento e battelli usati dalla forza navale di Hamas”.
L’esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 4 soldati uccisi in combattimento nel centro e nel sud di Gaza. Si tratta di Roi Tal (19 anni), dei riservisti David Schwartz (26 anni), Yakir Hexter (26) e Gavriel Bloom (27 anni). Il bilancio dei soldati morti dall’avvio dell’operazione nella Striscia è ora di 180.
Hamas ha chiesto sostegno ai Paesi musulmani con l’invio di armi. Lo ha dichiarato un leader dell’organizzazione. Intanto gli Hezbollah libanesi hanno affermato di aver bombardato con diversi droni armati la base militare israeliana ‘Dado’ nei pressi di Safad, più di 20 km dalla linea di demarcazione con il Libano.
video, 2.00 minuti
BRIGATE AL-QUDS ( AQB ) — gruppo armato del “Movimento per il Jihad islamico in Palestina”, fondato nel 1981 da Fathi Shiqaqi ( assassinato a Malta nel 1995) e Abd Al Aziz Awda a Gaza- Al- Quds = La Santa, con riferimento a Gerusalemme; è il secondo dopo Hamas;
Il loro leader è
Ziyad al-Nakhalah ( 2022 ) – nel 2014 dichiarato ” terrorista ” dagli Usa.
nel febbraio 2023 è stato rieletto capo della Jihad islamica.
Si tratta di un gruppo con forti legami con il movimento sciita, la loro sede legale è a Damasco ( dinastia degli Assad )- Riceve fondi da Hezbollah pur essendo sunnita e dall’Iran.
Gaza, le Brigate Al-Quds sparano colpi di mortaio contro l’esercito israeliano
Con una operazione a sorpresa, centinaia di soldati e di agenti hanno isolato un’area di insediamento ebraico presso Betlemme (Cisgiordania) ed hanno poi demolito le abitazioni in alcuni avamposti eretti nelle vicinanze della colonia Pney Kedem. La presenza dei militari ha sollevato l’indignazione del deputato Rothman, dirigente del partito Sionismo religioso. Il ministro della difesa Gallant ha sottolineato di aver ordinato di persona quella operazione, che è coincisa con l’arrivo in Israele del segretario di Stato Usa Blinken. L’amministrazione Biden ha espresso più volte preoccupazione per le attività dei coloni in Cisgiordania.
Baerbock: “Gaza e la Cisgiordania appartengono ai palestinesi”
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock in visita in Egitto, parte della sua missione in Medio Oriente, ha affermato che la Striscia di Gaza e la Cisgiordania “appartengono al popolo palestinese”. Su questo punto Germania ed Egitto “sono d’accordo”, ha detto Baerbock, dopo aver incontrato al Cairo il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry. Lo scrive la Dpa.
I parenti degli ostaggi vogliono bloccare gli aiuti per Gaza
Parenti degli ostaggi israeliani a Gaza sono diretti al valico di Kerem Shalom con la Striscia con l’intenzione di bloccare il posto da dove giornalmente entrano aiuti umanitari per la popolazione dell’enclave palestinese. L’azione – secondo i media – è in protesta contro Hamas che impedisce alla Croce Rossa di visitare gli ostaggi, di rendersi conto delle loro condizioni e fornirgli aiuto medico e umanitario. Shai Wenkert – padre di Omer, un ostaggio di 22 anni – ha detto a Ynet che dal 7 ottobre scorso suo figlio “non ha visto un dottore, né ricevuto farmaci, e non è possibile che centinaia di camion entrino ora a Gaza”.
AQABA _ NOTA
IL GOL,FO DI AQABA IN GIORDANIA
Easy Viaggio
LA BARRIERA CORALLINA AD AQABA
IL GOLFO DI AQABA
IL FORTE DI AQABA
WADI RUM
E’ una valle scavata nei millenni dallo scorrere di un fiume nel suolo sabbioso e di roccia granitica della Giordania meridionale, a 60 km circa a est di Aqaba. È il più vasto uadi della Giordania. Il nome Rum proviene o dalla radice aramaica che significa “alto” o “elevato” o più probabilmente dal nome della perduta città Iram delle Colonne.
Per riprodurre la sua pronuncia dialettale locale, si usa anche la trascrizione Wadi Ramm.
Il punto più elevato del Wadi Rum è il monte Jebel Rum (in arabo ﺟﺒﻞ ﺭﻡ?) alto 1754 metri, mentre poco più a sud del Wadi Rum, al confine con l’Arabia Saudita, vi è il monte Jebel Umm al-Dāmī (in arabo أم الدامي?), di circa 1830 m, il più alto monte della Giordania secondo la Shuttle Radar Topography Mission (SRTM). Nel 2011 è stato inserito tra i beni naturalistici protetti dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.
Il Wadi Rum ha ospitato insediamenti umani fin dai tempi preistorici (8000 a.C. circa) ed il luogo era noto come Iram. Circa 30.000 incisioni rupestri decorano le superfici di tenera arenaria delle pareti rocciose del Wadi Rum: si tratta di petroglifi realizzati prima dalle tribù di thamudeni, provenienti dall’Arabia meridionale e poi dei nabatei che insediatisi nel Wadi Rum, nel IV secolo a.C., vissero pacificamente coi Thamudeni, adorando le stesse divinità, tra cui Dushara. Questi ultimi, oltre alle testimonianze sotto forma di pitture rupestri e graffiti, hanno lasciato anche alcuni templi.
uno dei tanti bellissimi paesaggi del Wadi Rum
Radi Oudeh, direttore di Wadi Rum Nature Tours, è un beduino nato e cresciuto a Wadi Rum
Il Wadi Rum è stato scelto come location per le riprese di The Martian con Matt Damon per la sua somiglianza con i paesaggi che si trovano sul pianeta Marte.
un albero raro nel Wadi Rum
foto sopra sono tutte dI :
WADIRUMNATURE .TOURS.IT
https://wadirumnature.tours/it/deserto-wadi-rum
LINK SUBITO SOPRA
In Occidente il Wadi Rum è diventato conosciuto soprattutto per merito dell’alto ufficiale britannico T. E. Lawrence, che fissò qui la sua base operativa durante la rivolta araba, nel 1917–18, anche dopo la conquista di Aqaba.
Negli anni ottanta del XX secolo, una delle più imponenti formazioni rocciose del Wadi Rum fu per questo chiamata “i sette pilastri della saggezza”, in memoria dell’opera letteraria di Lawrence, scritta nell’immediato primo dopoguerra. A tutto il 2007, numerosi gruppi tribali beduini arabi abitano il Wadi Rum e l’area circostante, tra cui i
Questa zona, una delle attrazioni principali della Giordania, è formata da montagne sabbiose con colorazioni molto varie, che spaziano dal giallo al bianco, al rosso ed al marrone, intervallate da profondi canyon con formazioni geologiche. Il panorama è anche caratterizzato da delicati archi e ponti naturali, nonché da pietre modellate come funghi, intagliate e plasmate naturalmente da anni di vento ed erosione.
Wadi Rum possiede fauna e flora rare ed endemiche: una ricerca scoprì la presenza dello stambecco, del lupo grigio, della volpe di Blanford, della rara volpe rossa, oltre a quella del gatto delle sabbie. In questi ultimi anni è stato reintrodotta l’orice, un’antilope del deserto, che allo stato selvatico si era estinta nel 1972. Vi si possono trovare, inoltre, specie rare di piccole piante ed erbe come l’Anemone rosso, fiore nazionale della Giordania, che crescono in abbondanza sulla strada. Nelle regioni montuose si trovano piante usate da secoli dai nomadi come medicinali tradizionali e naturali.
da :
https://it.wikipedia.org/wiki/Uadi_Rum
Il monte Rum nel Wadi Rum si erge per 1.734 m sul livello del mare. La montagna è citata nel libro I sette pilastri della saggezza del colonnello Thomas Edward Lawrence, meglio noto come Lawrence d’Arabia
Wadi Rum, Jordanie. Randonnée dans le désert.
RAFFIGURAZIONE SULLE ROCCE- petroglifi
– Opera propria
Il Canyon Khazʿali del Wadi Rum è il sito in cui maggiormente sono presenti petroglifi raffiguranti esseri umani e antilopi che risalgono all’epoca dei Thamudeni. Comunque sia i petroglifi che i tumuli funebri punteggiano tutta l’area, significandone l’importanza come territorio di caccia e di ritrovo nei millenni passati. A partire dagli anni settanta, sono stati studiati da una équipe italiana (coadiuvata anche dall’Università di Firenze) diretta da Edoardo Borzatti, con il sostegno di autorità e personalità giordane.
https://it.wikipedia.org/wiki/Uadi_Rum
Editore Nuova S 1- 2005/ 2012
Edoardo Borzatti von Löwenstern- Insegna presso l’Università di Firenze, e dal 1979 è responsabile della rivista Studi per l’Ecologia del Quaternario.
Dal 1974 Borzatti ha concentrato la sua attenzione sul deserto del Wadi Rum, in Giordania, dove ha realizzato una base per lo studio delle incisioni rupestri, e riscontrato tracce di un alfabeto che sembra tra i più antichi mai rilevati e precedente, il tamudico.
- Atlante L’Espresso, Il deserto del Wadi Rum, novembre 2016.
Questi posti da sogno stridono con le immagini terribili della guerra lì vicina.