X ( Twitter ) PAOLA CARIDI
Complimenti a Braverman…Impedire le marce a Londra ha l’effetto opposto, per fortuna. La più grande manifestazione dai tempi dell’Iraq, si dice. E le immagini sono impressionanti #CeasefireInGazaNOW
— paola caridi 🌳 (@invisiblearabs) November 11, 2023
nota :
Suella Braverman (Harrow, 3 aprile 1980) è una politica e avvocatessa britannica, Membro del Partito Conservatore, ha ricoperto due volte la carica di Segretario degli Interni: dal 6 settembre al 19 ottobre 2022 durante il governo di Liz Truss e, successivamente, dal 25 ottobre 2022, con il governo di Rishi Sunak.
Suella Braverman e il problema dei migranti :
da : https://ilbolive.unipd.it/it/news/dal-rwanda-chiatte-piani-antimigranti-regno-unito
Dal Rwanda alle chiatte: i piani anti-migranti del Regno Unito
Andrea Gaiardoni
Una vista dall’alto della Bibby Stockholm, ormeggiata a Portland, UK. Foto: Reuters
L’ossessione per i migranti sta spingendo il governo conservatore del Regno Unito a trovare soluzioni sempre più estreme, e probabilmente ben oltre il limite del lecito. Prima ha architettato un complesso progetto di “esternalizzazione delle domande d’asilo” in Rwanda (Africa orientale), di fatto una deportazione. Poi, di fronte alle perplessità, chiamiamole così, espresse della Corte Europea per i Diritti dell’uomo, e con la bocciatura dalla Corte d’appello inglese, che lo scorso giugno ha dichiarato il piano “illegale”, ha studiato un “piano B” che prevede di nuovo lo schema del trasferimento forzato degli immigrati clandestini in un territorio altrettanto remoto (nell’oceano Atlantico meridionale, a 1.600 km dalla costa dell’Africa e a 2.300 da quella del Brasile), ma ancora di dominio britannico: l’isola di Ascensione. Tuttavia, dal momento che il premier Rishi Sunak ha bisogno di portare risultati concreti, e in breve tempo, a un elettorato sempre più perplesso, ecco spuntare una terza via, più agile e immediata, anche se non certo risolutiva: i richiedenti asilo saranno, almeno in parte, alloggiati a bordo di una gigantesca chiatta (93 metri di lunghezza per 27 di larghezza) ormeggiata in una zona defilata del porto di Portland, nella contea di Dorset, nel sud dell’Inghilterra, sulla quale è stato eretto una sorta di condominio (o di alloggio, o di prigione) a tre piani. Un centro d’accoglienza sul mare. Non lontano come il Rwanda, ma comunque a debita distanza dall’inviolabile suolo del Regno.
«Questa è la dimostrazione che, quando c’è un problema serio, posso risolverlo anche con qualcosa di diverso che non è stato mai sperimentato prima», ha dichiarato, con una punta d’orgoglio il premier britannico Sunak, spalleggiato dalla sua ministra dell’Interno, Suella Braverman.
Delle simpatiche varianti dei campi di concentramento con vista mare.