ANSA.IT / TEL AVIV — 9 NOVEMBRE 2023 –16.11
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Focolai di scontri a Jenin, Nablus e Kalkilya
10 gli uccisi a Jenin, un altro a Ramallah
L’esercito israeliano è impegnato in duri scontri con miliziani palestinesi in diverse città della Cisgiordania, fra cui Jenin, Nablus e Kalkilya.
A Jenin le operazioni dell’esercito (che contro i miliziani locali si avvale anche di droni) sono iniziate nel mattino e finora fonti mediche palestinesi parlano di almeno 10 morti e 20 feriti.
In parallelo duri scontri sono in corso anche nel campo profughi di Balata (Nablus) e all’ingresso di Kalkilya. In mattinata, secondo Haaretz, un palestinese era stato ucciso in scontri avvenuti nel campo profughi di al-Amari, presso Ramallah.
Opera propria
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La Cisgiordania (letteralmente “la parte al di qua del Giordano“; e per lo Stato d’Israele,
Giudea e Samaria, in inglese chiamata West Bank, “la sponda occidentale”) è un territorio senza sbocco al mare sulla riva occidentale del fiume Giordano, nel Medio Oriente. Fa parte, assieme alla striscia di Gaza, dei territori palestinesi e della regione storico-geografica della Palestina.
Prima della Grande Guerra, la zona ora conosciuta come Cisgiordania era sotto il dominio ottomano, come parte della provincia di Siria. Nel 1920, alla conferenza di Sanremo, la vittoria delle forze alleate la assegnò alla sovranità del Mandato britannico della Palestina.
La guerra arabo-israeliana del 1948 vide la creazione di Israele in alcune parti dell’ex mandato, mentre la Cisgiordania fu conquistata dall’emirato di Transgiordania e annesso l’anno successivo in un nuovo regno denominato Giordania. Gli accordi di armistizio del 1949 hanno definito i suoi confini ad interim.
Dal 1948 al 1967, la zona fu quindi sotto il controllo giordano, passando poi a Israele in seguito della guerra dei sei giorni. Tuttavia, la Giordania non rinunciò ufficialmente alle sue pretese sull’area sino al 1988 quando le cedette all’OLP. Le richieste della Giordania non furono mai riconosciute dalla comunità internazionale, con l’eccezione del Regno Unito. La definizione dei confini venne stabilita in seguito alla stipulazione dell’armistizio di Rodi, quando venne definita dalle linee di “cessate il fuoco” tra gli eserciti israeliano e giordano. A partire dal 1993, con gli accordi di Oslo la regione è sottoposta a controllo misto da parte dello Stato di Palestina e di Israele.
Secondo il censimento Onu del marzo 2023, sono circa 279 le colonie israeliane in Cisgiordania, fortemente volute dai governi Netanyahu. Un terzo è stato costituito per motivi ideologici, mentre la rimanente parte si è insediata grazie agli incentivi economici di Israele.
Quando si comincia a proclamare che “Dio lo vuole” c’è qualcosa di insano e di profondamento disumano in chi giustifica così la sua prepotenza. Questo Dio, chiamato a coprire la barbarie, è , come si diceva una volta, una tigre di carta.