TG LA 7 –9 -11 – 2023 — ORE 13.30 – min. 5 — notizie di Gaza; +++ 9 min. / una notizia difficile da interpretare– da Tel Aviv –Paola Mascioli– // min. 13 — situaz. economica europea/// + giornale citato da Tel Aviv

 

*** non sono riuscita a sapere il nome del giornalista che fa il tg.- ch.

 

apri qui-

TG LA 7 –9 -11 – 2023 — ORE 13.30
https://tg.la7.it/repliche-tgla7?id=512774

 

 

 

NOTA :

 

(è  il giornale citato da Paola Mascioli )

HONEST REPORTING –8 NOVEMBRE 2023– 16.57

https://honestreporting.com/photographers-without-borders-ap-reuters-pictures-of-hamas-atrocities-raise-ethical-questions/?fbclid=IwAR2DdEOlGbzU7oJoEzIGHGPC7FOzFVTXoteuO5WHws8LjpsEoMPp7Y6G2MM

 

 

Confini spezzati: le immagini di AP e Reuters delle atrocità di Hamas sollevano questioni etiche

Il 7 ottobre, i terroristi di Hamas non sono stati gli unici a documentare i crimini di guerra commessi durante la loro furia mortale nel sud di Israele. Alcune delle loro atrocità sono state catturate da fotoreporter di Gaza che lavoravano…

 

 

Il 7 ottobre, i terroristi di Hamas non sono stati gli unici a documentare i crimini di guerra commessi durante la loro furia mortale nel sud di Israele. Alcune delle loro atrocità sono state catturate da fotoreporter con base a Gaza che lavorano per le agenzie di stampa Associated Press e Reuters, la cui presenza mattutina nell’area di confine violata solleva serie questioni etiche.

Cosa ci facevano lì così presto in quello che normalmente sarebbe stato un tranquillo sabato mattina? È stato coordinato con Hamas? Le rispettabili agenzie di stampa che hanno pubblicato le loro foto hanno approvato la loro presenza in territorio nemico insieme agli infiltrati terroristici? I fotoreporter che lavorano come freelance per altri media, come la CNN e il New York Times, hanno informato questi organi di stampa? A giudicare dalle immagini del linciaggio, del rapimento e dell’assalto al kibbutz israeliano, sembra che il confine sia stato violato non solo fisicamente, ma anche giornalisticamente.

 

AP: Fotoreporter o infiltrati?

 

Quattro nomi compaiono sui crediti fotografici di AP dall’area di confine tra Israele e Gaza il 7 ottobre: ​​Hassan Eslaiah, Yousef Masoud, Ali Mahmud e Hatem Ali.

Eslaiah, un libero professionista che lavora anche per la CNN , è entrato in Israele, ha scattato foto di un carro armato israeliano in fiamme e poi ha catturato gli infiltrati che entravano nel Kibbutz Kfar Azza.

 

Inoltre, è emersa una foto che mostra Eslaiah con il leader di Hamas e mente del massacro del 7 ottobre, Yahya Sinwar.

 

Anche Masoud, che lavora anche per il New York Times , era lì, giusto in tempo per mettere piede in territorio israeliano e scattare altre foto dei carri armati.

Ali Mahmud e Hatem Ali sono stati posizionati per scattare foto degli orribili rapimenti di israeliani a Gaza.

Mahmud ha catturato il camioncino che trasportava il corpo del tedesco-israeliano Shani Louk e Ali ha filmato diversi rapiti nella Striscia.

 

ALTRO SCRITTO ++ LE FOTO E I VIDEO POTETE VEDERLE NEL LINK

 

LO SCRITTO  CONTINUA:

 

Cerchiamo di essere chiari: le agenzie di stampa potrebbero affermare che queste persone stavano semplicemente facendo il loro lavoro. Documentare i crimini di guerra, sfortunatamente, può farne parte. Ma non è così semplice.

È ormai evidente che Hamas aveva pianificato l’attacco del 7 ottobre contro Israele da molto tempo: la sua portata, i suoi obiettivi brutali e la sua massiccia documentazione sono stati preparati da mesi, se non da anni. Tutto è stato preso in considerazione: gli schieramenti, i tempi, nonché l’uso di bodycam e video di telefoni cellulari per condividere le atrocità.

È concepibile supporre che dei “giornalisti” siano comparsi casualmente al confine la mattina presto senza previo coordinamento con i terroristi? Oppure facevano parte del piano?

Anche se non conoscevano i dettagli esatti di ciò che sarebbe successo, una volta che si è svolto non si sono resi conto che stavano varcando un confine? E se sì, hanno avvisato le agenzie di stampa? Senza dubbio era necessaria una sorta di comunicazione – prima, dopo o durante l’attacco – per poter pubblicare le foto.

 

La Direzione della Diplomazia Pubblica israeliana presso l’ufficio del Primo Ministro ha rilasciato una dichiarazione affermando di considerare con “severità” il fenomeno dei giornalisti che coprono le atrocità di Hamas, etichettandoli come “complici di crimini contro l’umanità”. La dichiarazione aggiunge che l’ufficio stampa del governo israeliano ha inviato una denuncia ufficiale chiedendo spiegazioni e “azioni immediate” da parte dei media competenti.

 

SEGUE ANCORA DA:

https://honestreporting.com/photographers-without-borders-ap-reuters-pictures-of-hamas-atrocities-raise-ethical-questions/?fbclid=IwAR2DdEOlGbzU7oJoEzIGHGPC7FOzFVTXoteuO5WHws8LjpsEoMPp7Y6G2MM

 

 

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  1. DONATELLA scrive:

    E’ difficile, umanamente, giustificare che qualche fotografo sia stato avvisato in anticipo del terribile massacro nel kibbuz il 7 ottobre.

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