ASSOPACE PALESTINA– 13 GENNAIO 2017 :: DOV WEISGLASS / ARIEL SHARON — traduzione da ARI SHAVIT–Haaretz, 6 ottobre 2004.

 

chiara : ” l’abbandono di Gaza ( deciso nel 2004 ) è stato in verità un disegno strategico sulla terra dei  palestinesi. La Cisgiordania si continuava ad annacquare tramite accordi con il governo e intanto si progettava l’occupazione neanche tanto graduale del territorio.  Si potevano anche permettere posti ai palestinesi che vivevano in Israele nel governo di Israele  ( Knesset ) . Adesso è venuto il momento ” giusto ” per liquidare Gaza, ma cosa ne faranno, si chiede Caracciolo. “

 

In Rawabi, the brand-new Palestinian city, both sides win ...

( a sin. ) — DOV WEISGLASS ( TEL AVIV 1946 ) –  è un avvocato e uomo d’affari israeliano coinvolto nel processo di pace in Medio Oriente durante il mandato del primo ministro Ariel Sharon.

Nel 2002, Weissglas è stato nominato capo dell’ufficio del Primo Ministro Ariel Sharon, rimanendo in carica fino all’agosto 2004. In questo ruolo, ha servito come diplomatico per i negoziati con il Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti Condoleeza Rice il Segretario di Stato degli Stati Uniti Colin Powell, ed è stato uno dei dei principali artefici del disimpegno israeliano da Gaza.

Ha continuato a fungere da consigliere speciale del Primo Ministro per il resto del mandato di Sharon, ed è rimasto in questo ruolo sotto il Primo Ministro Ehud Olmert dopo l’ictus di Sharon.

Nel 2009 è stato per breve tempo consigliere del primo ministro Benjamin Netanyahu.

Nel 2004, fu criticato per aver affermato che il piano di disimpegno era come la formaldeide : fornisce la quantità di formaldeide necessaria affinché non ci sia un processo politico con i palestinesi.”  ( Shavit, Ari, Haaretz 10 agosto 2004 )

 

nota : ” la formalina è inoltre impiegata per la conservazione di pezzi anatomici o altro materiale organico ” ( Treccani )

 

Riferendosi al blocco di Gaza avrebbe commentato: “L’idea è di mettere a dieta i palestinesi, ma non di farli morire di fame” ( The Independent 31 dicembre 2008; +
The Guardian, 16 aprile 2006 ).
Weisglas ha negato di aver affermato ciò ( ( YNet Estratto 10 giugno 2010 )

 

DA : https://en.wikipedia.org/wiki/Dov_Weissglas

 

 

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Lucio Caracciolo

 

Quando Sharon d’accordo con Bush figlio decise di sgomberare la Striscia, pensava di offrire ad Abu Mazen una polpetta avvelenata. Operazione riuscita. Ma a vantaggio di Hamas.

L’obiettivo vero, nelle parole del suo braccio destro Dov Weisglass: “Impedire un negoziato politico con i palestinesi”. Il ritiro israeliano “sottopone i palestinesi a una pressione tremenda. (…) Per la prima volta hanno uno spicchio di terra con totale continuità sul quale possono scorrazzare da un estremo all’altro alla guida delle loro Ferrari. E tutto il mondo guarderà loro, non noi. (…) Con i palestinesi tratteremo quando si trasformeranno in finlandesi”. L’attesa si annuncia lunga, tanto che la Finlandia neutrale ha fatto in tempo a entrare nella Nato. E intanto la polpetta avvelenata l’ha morsa Israele.

 

citato dal link e dall’articolo di Lucio Caracciolo, 11 ottobre 2023

LUCIO CARACCIOLO, IL PUNTO — Solo Israele può distruggere Israele –LIMESONLINE, 11 OTTOBRE 2023 + 3 cartine di LAURA CANALI

 

 

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— articolo di Haaretz, 6 ottobre 2004- tradotto da AssopacePalestina.org

 

 

ASSOPACE PALESTINA– 13 GENNAIO 2017

https://www.assopacepalestina.org/2017/01/13/nel-2004-il-consigliere-principale-di-sharon-disse-luscita-da-gaza-ha-lo-scopo-di-congelare-il-processo-di-pace/

 

 

Nel 2004, il consigliere principale di Sharon disse: l’uscita da Gaza ha lo scopo di congelare il processo di pace.

 

Gen 13, 2017 | Riflessioni

di Ari Shavit

Haaretz, 6 ottobre 2004.

 

 

 

“L’importanza del piano di disimpegno da Gaza sta nel fatto che congela il processo di pace,” ha detto ad Haaretz Dov Weisglass, consigliere principale del presidente Ariel Sharon.

“E congelando quel processo si impedisce la formazione di uno stato palestinese e si evita qualunque discussione su rifugiati, su confini, su Gerusalemme. Tutto quel pacco di problemi che va sotto il nome di stato palestinese, con tutto quello che comporta, è stato semplicemente eliminato a tempo indefinito dal nostro ordine del giorno. E tutto questo con autorevolezza e con tutti i permessi. Tutto con la benedizione del presidente e la ratifica delle due Camere del parlamento [USA].”

Weisglass, che è stato uno dei promotori del piano di disimpegno, parlava nel corso di un’intervista con Haaretz per l’Edizione del Venerdì.

“In realtà il disimpegno non è altro che formaldeide” ha detto. “Ci fornisce quella quantità di formaldeide che serve per evitare una trattativa politica con i Palestinesi.”

Alla domanda sulle motivazioni che avevano portato allo sviluppo del piano di disimpegno, Weisglass rispondeva: “Perché nell’autunno del 2003 abbiamo capito che tutto era bloccato. E anche se, secondo la lettura degli Americani, la colpa era dei Palestinesi, Arik [Sharon] capì che quello stato di cose non poteva durare, che non ci avrebbero lasciato in pace e non ne saremmo usciti. Il tempo non lavorava a nostro favore. C’era una progressiva erosione internazionale e anche nazionale. Al nostro interno, in quel momento, tutto sembrava crollare. L’economia era stagnante e l’Iniziativa di Ginevra aveva guadagnato ampio consenso. E poi abbiamo subìto l’effetto delle lettere di ufficiali, di piloti e di reparti [che si rifiutavano di far servizio nei territori]. E non si trattava di ragazzi sballati con la coda di cavallo tinta di verde, con un anello al naso e un gran sentore di marijuana. Era gente come quelli del gruppo di Spector [Yiftah Spector, un rinomato pilota dell’Aviazione che aveva firmato la lettera dei piloti]. Davvero i nostri giovani migliori.”

Weisglass ammette che il risultato più importante del piano di disimpegno da Gaza è stato quello di aver congelato il processo di pace “in modo legale.”

“Questo è proprio ciò che è successo,” ci ha detto. “Sapete, l’espressione ‘processo di pace’ è un coacervo di concetti e di impegni. Il processo di pace vuol dire la fondazione di uno stato palestinese, con tutti i rischi per la sicurezza che ciò comporta. Il processo di pace vuol dire sgombero degli insediamenti, ritorno dei rifugiati, divisione di Gerusalemme. E ora tutto questo è stato congelato … In pratica, quello che io ho concordato con gli Americani è che una parte degli insediamenti non sarebbero stati affatto coinvolti, e che i restanti sarebbero stati presi in considerazione solo dopo che i Palestinesi fossero diventati dei Finlandesi! Questo è il senso di quel che abbiamo fatto.”

E Sharon, ci ha detto Weisglass, poteva anche sostenere “onestamente” che il piano di disimpegno era “una mossa importante grazie alla quale 190.000 coloni su 240.000 rimarranno al loro posto.”

 

http://www.haaretz.com/top-pm-aide-gaza-plan-aims-to-freeze-the-peace-process-1.136686

Traduzione di Donato Cioli

 

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2 risposte a ASSOPACE PALESTINA– 13 GENNAIO 2017 :: DOV WEISGLASS / ARIEL SHARON — traduzione da ARI SHAVIT–Haaretz, 6 ottobre 2004.

  1. DONATELLA scrive:

    Altro che processo di pace!

  2. DONATELLA scrive:

    Sono raggelanti queste dichiarazioni: chissà se questi grandi strateghi riescono a pensare, qualche volta, alle vite umane che distruggono.

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