OPPENHEIMER (2023) Trailer ITA #2 del Film di Christopher Nolan
video, 3.08
Diretto da #Christopher Nolan.
Con Cillian Murphy, Emily Blunt, Matt Damon, Robert Downey, Florence Pugh, Rami Malek, Benny Safdie, Josh Hartnett, Dane DeHaan, Jack Quaid, Matthew Modine, Dylan Arnold
#Oppenheimer è al Cinema dal 23 Agosto 2023
IL FILM E’ BASATO SU QUESTO LIBRO :
1a edizione in italiano — 2007
nuova– 2023
Considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi e un autentico prodigio della fisica, Robert Oppenheimer coordinò il leggendario progetto Manhattan che nel 1945 produsse la prima bomba atomica, consacrando la sua carriera. Di fronte all’esito devastante dei bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki, tuttavia, il «distruttore di mondi» avanzò una radicale proposta per il controllo internazionale dei materiali nucleari nonché a opporsi con fermezza alla realizzazione della bomba all’idrogeno. A questa figura tragica ed eroica Kai Bird e Martin J. Sherwin hanno dedicato una monumentale biografia che nel 2006 ha ricevuto il premio Pulitzer: Oppenheimer ripercorre la parabola di una vera icona dell’America degli anni Quaranta, dall’oscurità alla fama che lo portò a partecipare alle grandi sfide e ai grandi trionfi del XX secolo, fino all’umiliazione di trovarsi coinvolto, nel 1954, in una terribile inchiesta che avrebbe compromesso per sempre la sua reputazione. Riflessione profonda sul rapporto tra scienza e potere, questo magistrale racconto proietta, attraverso la vita di un uomo, nuove luci e nuove ombre sulla storia di tutti noi.
QUALCHE NOTIZIA SUL FISICO OPPENHEIMER E IL DRAMMA DI KIPPHARDT :
EINSTEIN E OPPENHEIMER ALL’ISTITUTO DI PRINCETON
ROBERT OPPENHEIMER, DRAMMA DI HEINAR KIPPHARDT RAPPRESENTATO NEL 1964-65 AL PICCOLO TEATRO DI MILANO– E TUTTORA RAPPRESENTATO
OPPENHEIMER–
le foto sono di ” La scienza per tutti “: https://scienzapertutti.infn.it/rubriche/biografie/2852-oppenheimer-j-robert
Julius Robert Oppenheimer (New York, 1904 – Princeton, 1967) è stato un fisico statunitense. Diede importanti contributi nel campo della fisica moderna, in particolare alla meccanica quantistica, ma la sua fama è legata soprattutto alla costruzione della prima bomba atomica nell’ambito del progetto Manhattan e alla successiva crisi di coscienza che lo indusse a rifiutare di lavorare per quella all’idrogeno.
È un ragazzo sveglio, molto bravo a scuola e dotato di mente eclettica: appassionato di poesia e filosofia orientale, come di chimica e fisica. Imparò sei lingue, tra cui il sanscrito lingua nella quale leggeva i testi delle filosofie orientali.
L’ascesa di Hitler in Europa suscitò profonda preoccupazione in Oppenheimer che, oltre ad avere origini ebraiche, in Europa aveva parenti, amici e colleghi. Pur non essendosi mai interessato di politica prima di allora, iniziò a sostenere organizzazioni antifasciste e a simpatizzare per ambienti socialisti. Non si iscrisse mai ad alcun partito e in seguito all’ascesa di Stalin si sopirono anche le simpatie per socialisti e comunisti, lasciando posto a idee liberal-democratiche. Le frequentazioni e i contatti che stabilì in questo periodo della vita in seguito gli costarono molto care. L’FBI lo inserì in una lista di persone sospette. In seguito all’invasione della Polonia, Einstein, Szilard e altri fisici che erano emigrati negli Stati Uniti scrivono una lettera al presidente Roosevelt per avvertirlo che studi recenti sulla fissione nucleare fatti di Enrico Fermi e da Leo Szilard negli Stati Uniti e da Fredric Joliot in Francia dimostravano che si potesse generare una reazione a catena utilizzando atomi di uranio e che sfruttando queste reazioni si sarebbero potute costruire potentissime armi, che in mano ai nazisti avrebbero certamente costituito un pericolo per l’intera umanità. Nell’autunno del 1941 Oppenheimer, su invito di Compton, inizia a interessarsi di problemi relativi alla fissione dell’uranio: dal calcolo della massa critica per l’innesco di una reazione a catena, ai possibili metodi per separare l’uranio 235 (l’isotopo fissile) dall’uranio naturale (che contiene vari isotopi dell’atomo).
Oppenheimer con il generale Leslie Groves
FOTO E PARTE DEL TESTO DA :
https://scienzapertutti.infn.it/rubriche/biografie/2852-oppenheimer-j-robert
Sul caso J. Robert Oppenheimer (1964) einaudi
Due tempi di Heinar Kipphardt
LA LOCANDINA DELLA RAPPRESENTAZIONE AL PICCOLO TEATRO DI MILANO–STAGIONE 1964-65
PRESENTAZIONE
Rientra nel novero delle coincidenze che coincidenze non sono il fatto che il Piccolo Teatro possa presentare a un anno e mezzo dalla prima di “Vita di Galileo” di Brecht, un dramma di Heinar Kipphardt che ripropone – cogliendolo dalla realtà della nostra cronaca più recente – il dramma della responsabilità della scienza nel quadro delle forze politiche e sociali che agitano il nostro mondo d’oggi.
“Sul caso J. Robert Oppenheimer “è l’adattamento scenico di alcuni momenti dell’inchiesta cui la Commissione per l’Energia Atomica (il massimo ente atomico degli Stati Uniti) sottopose nel 1954 l’uomo noto come “il padre della bomba atomica”. Storicamente il “processo” si inquadra nel cosiddetto periodo del maccartismo, e risponde alla necessità politica di trovare un capro espiatorio alla grande occasione perduta dagli Stati Uniti con la perdita del monopolio atomico a vantaggio della antagonista Unione Sovietica.
Sotto questo profilo il dramma è l’immagine agghiacciante di una stolta persecuzione, a testimonianza oggettiva di un clima politico che fortunatamente non è più del presente. Ma al di là di questo aspetto, poiché nel corso degli interrogatori ciò che emerge è la storia della scienza fisica negli anni cruciali tra il ’40 e il ’54, il testo presenta il dramma della scienza giunta a quel punto cruciale cui Galileo l’aveva preannunciata nell’ultimo quadro dell’opera di Brecht; e ripropone dunque – se non più coi toni della creazione poetica, con quelli scarni ed efficaci della cronaca – il dilemma della scienza combattuta tra il desiderio di sapere e lo scrupolo morale di acconsentire o di non opporsi all’uso indiscriminato delle sue scoperte.
Un dilemma tanto più grave qui in quanto esso si propone ormai ad un bivio che non lascia altre alternative tra la distruzione dell’umanità e l’avvio ad una nuova possibile età dell’oro. “La scienza è grande” – ha scritto Fermi: “solo i suoi adepti sono piccoli”. E il testo di Kipphardt – accanto e al di là del dramma della scienza – ci propone i drammi, i dilemma, le soluzioni, le scelte di coloro che fanno la scienza o che con la scienza hanno a che fare: in tutta la gamma delle possibilità d’atteggiamento umano, tra le lusinghe e i pericoli di una scienza che dà all’uomo un potere sovrumano.
Heinar Kipphardt 1922-1982
IL POST.IT — 14 LUGLIO 2023
SU OPPENHEIMER — IN RELAZIONE AL FILM –MI E’ SEMBRATO BUONO QUESTO ARTICOLO DE IL POST DI LUGLIO, BLOG SEMPRE CAPACE DI APPROFONDIRE SENZA STUFARE
PIU’ DEDICATO AL FILM DI NOLAN E’ QUESTO ARTICOLO :
«Oppenheimer», il dramma dell’uomo contemporaneo.
Al cinema la storia del “padre della bomba atomica”
di Georgia Schiavon
IL PIAVE .IT — 6 AGOSTO 2023
http://www.ilpiave.it/oppenheimer-al-cinema-la-storia-del-padre-della-bomba-atomica.php