Guerra in Val d’Orcia. Diario 1943-1944
Durante la Seconda guerra mondiale, “La Foce”, la tenuta di Iris e Antonio Origo in Val d’Orcia, divenne asilo generoso dapprima per i bambini sfollati di alcune città italiane, poi per i prigionieri inglesi, assegnati per lavoro alla loro fattoria, e infine, dopo l’8 settembre 1943, per tutti coloro che si trovavano a vagare dispersi per le campagne: soldati di ogni nazione, ebrei, intere famiglie sfollate. Le pagine di questo diario, tenuto da Iris Origo dal gennaio 1943 al luglio 1944, ci restituiscono giorno dopo giorno questo tragico periodo della nostra storia, dalla crisi e caduta del Fascismo alla guerra civile e al passaggio del fronte, culminando con il racconto della drammatica marcia dei bambini verso Montepulciano in cerca della salvezza, in attesa dell’arrivo delle truppe alleate. «Siamo stati visitati dalla distruzione e dalla morte», commenta l’autrice in chiusura del diario, «ma ora c’è una speranza nell’aria». Pubblicato dapprima in Inghilterra nel 1947 e poi in Italia (1968) con lo scritto di Piero Calamandrei riportato qui in appendice, questo diario divenne subito famoso per l’immediatezza del racconto e la profondità con cui vengono esaminati gli eventi del periodo più tragico della nostra storia recente. Prefazione di Sergio Romano.
I coniugi Origo e la figlia Donata a La Foce nel 1943
foto di sconosciuto-
https://it.wikipedia.org/wiki/Iris_Origo
Nel gennaio del ’43 ,durante la seconda guerra mondiale, gli Origo accolgono nella loro casa i bambini sfollati da varie città italiane….alcuni orfani e altri mandati dai genitori per rifugiarsi in un luogo più tranquillo.
Iris nel suo libro ” Guerra in Val d’Orcia ” scrive: ” Abbiamo potuto restituire ai loro genitori, sani e salvi, tutti i bambini sfollati che ci sono stati affidati. ”
FOTO E TESTO DA : DANI58BLOG.COM
https://dani58blog.wordpress.com/2019/06/29/la-marchesa-origo/
TRAVELINGINTUSCANY.COM
http://www.travelingintuscany.com/italiaans/irisorigo.htm
Un bellissimo servizio pieno di foto, altrettanto bellissime, sulla vita e
le ville e gli appartamenti dove ha abitato in Italia Iris Origo con il marito, il marchese Antonio Origo.
Villa La Foce
foto da vari link di Internet
TOSCANA – VILLA LA FOCE IN VAL D’ ORCIA – Full HD
© CLAUDIO MORTINI ❀
video, 5.43
Il libro-diario di Iris Origo è una testimonianza diretta di quello che deve essere stata la guerra in quel territorio che, ad un certo punto, diventa fronte tra tedeschi da una parte e alleati e partigiani dall’altra. Il linguaggio è netto, preciso nel descrivere ciò che succede. La guerra prosegue più feroce che mai, dopo la breve speranza che potesse terminare con l’8 settembre. La scrittrice e il marito cercano sempre di andare avanti tra mille pericoli, aiutando chi ne ha bisogno, non arrendendosi di fronte alle tragedie quotidiane di una guerra che non ammette pietà. La volontà di resistere non è mai messa in discussione, insieme al sentimento di umanità e di rispetto profondo verso tutto ciò che è vivo. Senza nascondere i lati più tragici di quegli avvenimenti, viene fuori una determinazione incrollabile e pratica verso ciò che potremmo definire “il Bene”.