+++ TPI ( The Post Internazionale ) — 28 marzo 2023 — ANDREA PALLADINO : Il documento che riscrive la storia di Gladio: così apparati dello Stato operavano al di fuori della Costituzione ++ REDAZ. ART. 21– nel link di TPI pubblica di testo di Andrea Palladino

 

 

 

THE POST INTERNAZIONALE– 


https://www.tpi.it/cronaca/gladio-documento-riscrive-storia-esclusivo-tpi-20230328996259/

 

Esclusivo TPI – Il documento che riscrive la storia di Gladio: così apparati dello Stato operavano al di fuori della Costituzione

 

Un documento, pubblicato in esclusiva sul prossimo numero del settimanale di The Post Internazionale, in edicola venerdì 31 marzo e disponibile anche in formato digitale a partire da giovedì 30, potrebbe riscrivere la storia di Gladio

 

 

video, 1.58 –. nel link TPI sopra — Felice Casson, magistrato parla di questo documento con Andrea Palladino

Un documento che pubblichiamo in esclusiva sul prossimo numero di TPI – in edicola venerdì 31 marzo e disponibile anche in formato digitale sull’app di TPI a partire da giovedì 30 marzo – potrebbe riscrivere la storia di Gladio, l’organizzazione militare sciolta (ufficialmente) da Giulio Andreotti trent’anni fa.

Si tratta di un appunto interno al Sismi, datato 13 luglio 1990, con le indicazioni per la creazione di “una nuova struttura” alle dipendenze della settima divisione del Sismi, la parte più oscura della storia dei servizi militari. Il compito di questo gruppo era uno solo: operazioni con “agenti a perdere”, azioni clandestine “al di fuori della Costituzione e del codice penale”, come ha commentato Felice Casson, l’ex senatore del PD che da Giudice istruttore stava indagando su Gladio proprio in quei mesi.

 

L’ultima fase di quella che in gergo era chiamata “la nota organizzazione” è dunque tutta da capire e da riscrivere. Secondo le indagini dell’epoca la sigla “Falange armata” – la cui storia si intreccia con la stagione delle stragi, partita proprio in quell’anno con riunioni preparatorie di Cosa nostra e ‘Ndragheta – sarebbe nata proprio all’interno della settima divisione dei servizi segreti militari. Due eventi tragici – la morte di Giovanni Falcone a Capaci e l’agguato contro Ilaria Alpi a Mogadiscio – si incrociano con l’ombra di quella nuova Gladio attiva in quegli anni.

 

 

Articolo21

31 marzo 2023

La seconda vita di Gladio apre scenari inediti sui casi Alpi e Falcone. Il reportage di Tpi e le reazioni

 

La seconda vita di Gladio apre scenari inediti sui casi Alpi e Falcone. Il reportage di Tpi e le reazioni

 

Si legge, tra l’altro nell’articolo “TPI ha potuto consultare buona parte delle 190mila pagine degli archivi ufficiali di Gladio, declassificate con una direttiva del presidente del Consiglio Mario Draghi il 2 agosto 2021. Non è una data qualsiasi, ma un simbolo.

Era il quarantunesimo anniversario della strage di Bologna, nella quale, nel 1980, morirono ottantacinque persone. Fu l’episodio più sanguinoso della storia dell’Italia repubblicana, inserito nella lunga scia di sangue della strategia della tensione. I Servizi segreti, militari e civili, ebbero un ruolo da depistatori e, di fatto, di complici degli eversori neofascisti che materialmente misero l’esplosivo nella sala d’aspetto della stazione di Bologna. I familiari, molti magistrati e giornalisti hanno sempre avuto un dubbio: Gladio ha avuto un ruolo nei misteri e nelle stragi italiane? Il percorso per arrivare alla verità è ancora lungo, ma qualche luce si inizia ad intravedere”.
Qui il link del reportage pubblicato questa mattina:

apri qui e leggi con attenzione- reportage di Andrea Palladino ( nota del blog )

https://www.tpi.it/politica/gladio-seconda-vita-dopo-1990-documenti-esclusivi-20230331997126/

 

Sui nuovi elementi emersi è intervenuto il Presidente della Fnsi ( Federaz. Naz. Stampa Itali, ), Vittorio Di Trapani. “Il lavoro di inchiesta di Andrea Palladino, pubblicato su TPI, su una struttura segreta nata in continuità con Gladio è prezioso. Questi nuovi documenti aprono spiragli di luce su alcune zone d’ombra ancora esistenti nella storia del nostro Paese. Si tratta di elementi inediti dei quali – come parte offesa nel processo per l’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin – chiederemo l’immediata acquisizione da parte della Procura di Roma affinché siano debitamente approfonditi per arrivare – mi auguro – dopo quasi 30 anni alla verità”, scrive Di Trapani.

“Le nuove documentazioni sull’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, a 29 anni dal’agguato, pubblicate da Tpi e curate da Andrea Palladino, ripropongono nuove inquietanti domande su depistaggi, omissioni, bugie, sul ruolo di Gladio e dei servizi più o meno deviati. Ancora più grave è il fatto che ogni nuova rivelazione venga dai cronisti, oggi Palladino, ieri  Chiara Cazzaniga che sveló le bugie che avevano portato  in carcere, da innocente, Hashi Omar Hassan. Altro che archiviare! Sarà il caso che il Parlamento riapra la discussione, pretenda ogni documento e che sia dato nuovo impulso alle inchieste, magari coinvolgendo quel Tribunale di Perugia che non aveva esitato a indicare i depistaggi e i tradimenti”, afferma Giuseppe Giulietti, coordinatore Articolo 21

Sulla vicenda è stata annunciata una interrogazione al Governo e al Copasir da parte del senatore del Pd, Walter Verini.  

“Il servizio pubblicato oggi dal giornale TPI, che squarcia e disvela un quadro agghiacciante, legato all’operato, per lungo tempo, di una struttura segreta parallela allo Stato ufficiale, ( una struttura che avrebbe raccolto – con complicità anche di altissimo livello istituzionale e di settori degli stessi servizi segreti – la oscura attività di Gladio) richiede un immediato intervento del Governo e del Parlamento. – dice Verini -Questa struttura, secondo la documentata ricostruzione del giornale, potrebbe avere avuto ruoli perfino in alcune delle pagine più oscure e sanguinose della storia, come la guerra contro il magistrato antimafia Falcone, poi ucciso nell’attentato di Capaci e come l’omicidio in Somalia di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.  -prosegue –

Presenteremo una immediata interrogazione al Governo e chiediamo che anche il Copasir si attivi subito. La ricostruzione del giornale, ripetiamo, svela un quadro agghiacciante che impone chiarezza e trasparenza. Ancora una volta si conferma come ferite drammatiche che hanno insanguinato la storia dell’Italia siano state prodotte::: 

— da criminalità organizzata e mafie,
— da terrorismo in particolare della destra estrema,
— da pezzi e complicità di settori dello Stato, anche ad alti livelli”.

 

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  1. DONATELLA scrive:

    Grazie per avere evidenziato questa ennesima apparizione dei servizi segreti deviati ( a questo punto direi “istituzionali” vista la loro permanenza dall’inizio della repubblica). Purtroppo queste notizie così importanti passano in genere sotto silenzio e l’opinione pubblica ne è scarsamente informata.

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