NINA SE VOI DORMITE—GIGI PROIETTI—UNA ROMANZA CLASSICA PERFETTA. + altro

 

di Leopardi-Marino; 1901


Classico della canzone popolare romanesca, vincitrice del concorso canoro di San Giovanni nel 1901;  sicuramente è ancora oggi una serenata espressione della migliore tradizione romana.

 

 

 

In ‘sta serata piena de dorcezza
pare che nun esisteno dolori.
Un venticello spira che è ‘na carezza
smove le piante e fa’ sboccià li fiori.

Nina, si voi dormite,
sognate ch’io ve bacio,
e v’addorcisco er sogno
cantanno adacio, adacio.
Profumo de li fiori ve confonne,
er canto mio se perde tra le fronne.

Nina, si co’ sto canto io v’ho svejata,
m’aricommanno che me perdonate.
L’amore nun se frena, o Nine amate,
che a vole’ bene, no, nun è peccato.

Nina, si voi dormite,
sognate ch’io ve bacio,
e v’addorcisco er sogno
cantanno adacio, adacio.
Profumo de li fiori ve confonne,
er canto mio se perde tra le fronne.

Profumo de li fiori ve confonne,
er canto mio se perde tra le fronne.

Vecchie Casette in Piazza Mastai.
Incisione a puntasecca a colori del 1919 di A. Carbonati.
Prova unica su seta.

Foto inviata da Carlo Grossi

 

 

 

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Il Tevere con le vecchie case della via di Monte Brianzo – link al fondo delle immagini
Ettore Roesler Franz

 

 

 

File:VecchieCaseAllaLungarettaByRoeslerFranz.jpg

Ettore Roesler FranzVecchie Case alla Lungaretta in Roma rione Trastevere)

1880 ca

 

DA : FACEBOOK –  ROMA SPARITA– il link qui

 

nota sul pittore

 

 

Ettore Roesler Franz (Roma11 maggio 1845 – Roma26 marzo 1907), pittore italiano,
a sua famiglia, tedesca dei Sudeti, si era trapiantata a Roma all’inizio del Settecento ed è citata in alcuni sonetti di Giuseppe Gioachino Belli.

Fondatore e più volte Presidente della Associazione degli Acquarellisti romani in Roma, è tra i pittori italiani dell’Ottocento che più hanno esposto e si sono affermati in Italia e all’estero. Noto per l’uso della tecnica dell’acquerello, appartiene alla corrente dei Realisti del tardo Ottocento.

Di tutte le opere realizzate, quella che più gli ha dato notorietà è la Roma sparita, per dirla con le sue parole: «Roma pittoresca. Memorie di un’era che passa». Si tratta di 120 acquerelli (di dimensione di circa 53×75 cm, orizzontali o verticali), suddivisi in tre serie di 40, e realizzati tra il 1878 e il 1896. Rappresentano efficaci testimonianze visive che precedono gli storici mutamenti nella struttura urbanistica di Roma, grazie alle quali è oggi possibile avere una documentazione storica degli scorci che stavano scomparendo.

Riportiamo   a testimonianza del valore storico di questi  acquarelli  il testo integrale di una lettera, indirizzata da Gregorovius all’architetto Francesco Azzurri, presidente dell’Accademia di San Luca, per incoraggiare l’opera di Roesler Franz e in cui, tra le altre cose, scriveva: «Quantunque io creda, che V. S. sia informata del lodevolissimo tentativo del detto pittore Romano, pur m’è parso di proposito di pregarla di voler aiutare di sua parte un progetto così ben ideato, che avrebbe, per fine, di salvare, col mezzo dell’arte, dall’oblivione le memorie locali le più importanti di Roma medioevali.»

 

 

Ferdinand Gregorovius – Liber Liber

Ferdinand Gregorovius (Neidenburg19 gennaio 1821 – Monaco di Baviera1º maggio 1891) è stato uno storico e medievista tedesco famoso per i suoi studi sulla Roma medievale.

È anche molto noto per i suoi Wanderjahre in Italien (“Pellegrinaggi in Italia”), i resoconti dei suoi viaggi in Italia pubblicati tra il 1856 e il 1877, in cinque volumi, in cui descrive località, curiosità e personaggi d’Italia.

Il viaggio di Gregorovius verso il sud (che diventerà un soggiorno più che ventennale, soprattutto a Roma) non ha la natura del Grand Tour, che da alcuni decenni conduceva i giovani ricchi del nord Europa verso il mondo mediterraneo, ma fa piuttosto pensare a quel tipo di “emigrazione intellettuale” che nei secoli precedenti era stata caratteristica degli artisti, soprattutto figurativi e generalmente ricchi solo del proprio genio, che scendevano in Italia per confrontarsi con l’arte classica e farvi fortuna.

La storia della città di Roma nel Medioevo), è un classico della letteratura sul Rinascimento. Oltre a questo lavoro molto noto ha scritto le biografie di Papa Alessandro VI e di Lucrezia Borgia. Non meno importanti, ma meno noti, sono i suoi scritti sulla storia greca nel periodo bizantino e su Atene nel Medioevo.

da : https://it.wikipedia.org/wiki/Ferdinand_Gregorovius

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