ANSA.IT  — 13  MAGGIO 2023 — 18.14 ::: Il Papa: “Grazie della visita”. Zelensky: “Un onore”. Il presidente ucraino ricevuto dal pontefice nella cosiddetta Auletta adiacente all’Aula Paolo VI

 

 

 

ANSA.IT  — 13  MAGGIO 2023 — 18.14
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2023/05/13/zelensky-in-vaticano-per-lincontro-con-il-papa-_280d2db9-6310-42f4-941f-735b3f2c2e0f.html

 

 

Il Papa: “Grazie della visita”. Zelensky: “Un onore”.

Il presidente ucraino ricevuto dal pontefice nella cosiddetta Auletta adiacente all’Aula Paolo VI

 

 

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha incontrato in Vaticano papa Francesco.
Il colloquio è durato circa 40 minuti.

 

 

 

“La ringrazio per questa visita”, ha detto il Papa accogliendo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “E’ un grande onore”, ha risposto il presidente. Zelensky ha mantenuto, anche per l’incontro con il Papa, la tenuta con pantaloni e felpa da militare.

 

 

Papa Francesco ha donato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky una piccola scultura che rappresenta un ramoscello d’ulivo, simbolo della pace. Il presidente ucraino ha invece donato al Papa un’icona della Madonna dipinta sui resti di un giubbotto antiproiettile.

I temi del colloquio tra il Papa e Zelensky  “sono riferibili alla situazione umanitaria e politica dell’Ucraina provocata dalla guerra in corso. Il Papa – riferisce il portavoce vaticano Matteo Bruni – ha assicurato la sua preghiera costante, testimoniata dai suoi tanti appelli pubblici e dall’invocazione continua al Signore per la pace, fin dal febbraio dello scorso anno. Entrambi hanno convenuto sulla necessità di continuare gli sforzi umanitari a sostegno della popolazione. Il Papa ha sottolineato in particolare la necessità urgente di ‘gesti di umanità’ nei confronti delle persone più fragili, vittime innocenti del conflitto”.

E’, dopo l’incontro con il Pontefice, Zelensky ha scritto su Telegram: “Sono grato per la sua personale attenzione alla tragedia di milioni di ucraini. Ho anche sottolineato decine di migliaia di bambini deportati. Dobbiamo fare ogni sforzo per riportarli a casa. Inoltre, ho chiesto di condannare i crimini russi in Ucraina. Perché non può esserci uguaglianza tra la vittima e l’aggressore. Ho anche parlato della nostra formula di pace come dell’unica formula efficace per raggiungere una pace giusta. Si è offerto di unirsi alla sua attuazione”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I temi del colloquio tra il Papa e Zelensky  “sono riferibili alla situazione umanitaria e politica dell’Ucraina provocata dalla guerra in corso. Il Papa – riferisce il portavoce vaticano Matteo Bruni – ha assicurato la sua preghiera costante, testimoniata dai suoi tanti appelli pubblici e dall’invocazione continua al Signore per la pace, fin dal febbraio dello scorso anno. Entrambi hanno convenuto sulla necessità di continuare gli sforzi umanitari a sostegno della popolazione. Il Papa ha sottolineato in particolare la necessità urgente di ‘gesti di umanità’ nei confronti delle persone più fragili, vittime innocenti del conflitto”.

 

 

 

 

E’, dopo l’incontro con il Pontefice, Zelensky ha scritto su Telegram: “Sono grato per la sua personale attenzione alla tragedia di milioni di ucraini. Ho anche sottolineato decine di migliaia di bambini deportati. Dobbiamo fare ogni sforzo per riportarli a casa. Inoltre, ho chiesto di condannare i crimini russi in Ucraina. Perché non può esserci uguaglianza tra la vittima e l’aggressore. Ho anche parlato della nostra formula di pace come dell’unica formula efficace per raggiungere una pace giusta. Si è offerto di unirsi alla sua attuazione”

 

 

 

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  1. DONATELLA scrive:

    Mi pare che la visita di Zelensky a Roma, nel suo complesso, abbia confermato la linea di conduzione della guerra ad oltranza. Quel “siamo dalla parte giusta” del Presidente ucraino non fa molto ben sperare. Significativi anche i doni scambiati tra Papa Francesco e Zelensky: da parte del Papa una scultura raffigurante un ramo d’ulivo, simbolo di pace, da parte del Presidente ucraino una raffigurazione della Madonna dipinta su un giubbotto antiproiettile. Insomma, l’Italia ha confermato l’invio di armi e il totale appoggio a Zelensky sia da parte del Presidente della Repubblica sia da parte del Presidente del Consiglio. Continua, appoggiata dall’Europa, una guerra assurda e costosissima, finanziariamente e umanamente, sotto l’insegna, ad eccezione del Papa, del funesto ” Dio è con noi”. In lontananza si intravvede il bottino: i grandi profitti che genererà la ricostruzione dell’Ucraina.

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