ANSA, 8 MAGGIO ’23 – 1. / 10.21 –Ucraina: Raffica di attacchi nella notte su Kiev e Odessa. Zelensky: ‘La Russia sarà sconfitta come lo fu il nazismo’ + 2. // 8.51 — Prighozin ci ripensa, ‘avremo munizioni per Bakhmut’.

 

 

ANSA.IT — 8 MAGGIO 2023 –10.21
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Ucraina: Raffica di attacchi nella notte su Kiev e Odessa.

Zelensky: ‘La Russia sarà sconfitta come lo fu il nazismo’

 

Bombardamenti nella regione di Kiev

 

 

 

Attacchi nella notte con droni e missili su Kiev e Odessa e in molte regioni dell’Ucraina.

Numerosi droni sono stati lanciati verso la capitale, la contraerea è entrata in azione e i residenti si sono radunati nei rifugi

Secondo il ministero della Difesa nelle ultime 24 ore, le forze russe hanno bombardato 10 regioni, colpendo 127 insediamenti e 139 infrastrutture. Almeno 3 persone risultano morte e altre 28 ferite.

Nella regione di Kiev i raid sono durati circa 4 ore: “La difesa aerea ha funzionario e nessun colpo è andato a segno”, dice il bollettino. Attorno e nella capitale ucraina si registrano incendi di sterpaglie, subito spenti, causati dai detriti dei droni abbattuti, e il danneggiamento di varie automobili, senza vittime.

La Russia sarà sconfitta “nello stesso modo” in cui lo fu il nazismo nel 1945: parola del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, che ha rilasciato una dichiarazione alla vigilia del 9 maggio, data nella quale in Russia e nei Paesi dell’ex Urss si celebra la Giornata della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica, come viene chiamata la seconda Guerra Mondiale. “Tutto il male che la Russia moderna porta con sé sarà sconfitto nello stesso modo in cui fu sconfitto il nazismo”, ha dichiarato Zelensky sui social, ribadendo la promessa di “liberare” tutti i territori ucraini occupati dalle forze di Mosca

Secondo il governatore militare di Kiev, Serhiy Popko, “a seguito di detriti caduti nel cortile di un edificio residenziale, un’auto è stata colpita e ha preso fuoco”. Inoltre altri detriti sono finiti su un palazzo e sulla pista dell’aeroporto di Zhulyany. Sono stati danneggiati anche una conduttura del gas e un deposito di carburante.  Il bilancio è di cinque feriti. Le squadre di soccorso sono entrate in azione. Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha comunicato che sono stati inviati 35 droni kamikaze e sono stati tutti distrutti dalla contraerea.

Missili hanno colpito la città di Odessa, nel sud dell’Ucraina. L’attacco – secondo quanto riferisce il Comando Operativo “Sud” dell’esercito ucraino – è stato lanciato dall’aviazione. “Il nemico ha lanciato un attacco missilistico su Odessa da aerei strategici. Ha diretto i missili X-22 sul magazzino di un’impresa alimentare e su un’area ricreativa sulla costa del Mar Nero”, si legge in un post su Facebook.

 

Il colonnello dell’Aeronautica Yuri Ignat, citato dall’Ukrainska Pravda, ha reso noto che la Russia ha lanciato fino a 8 missili da crociera X-22 nella regione di Odessa, alcuni dei quali non hanno raggiunto l’obiettivo.  “Per quanto riguarda la regione di Odessa, c’erano 7 aerei e fino a 8 lanci di missili da crociera Kh-22, alcuni di loro sono volati nella regione di Odessa, alcuni oggetti sono stati colpiti, il resto dei missili non ha raggiunto i loro obiettivi (forse per autodistruzione, forse cadono solo a causa del loro invecchiamento, perché questi sono missili sovietici obsoleti)”.

 

ANSA.IT — 8 MAGGIO 2023 — 8.51

Ucraina: Prighozin ci ripensa, ‘avremo munizioni per Bakhmut’.

Tensione tra jet russo e polacco, Frontex sospende voli

 

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/05/07/ucraina-prighozin-ci-ripensa-avremo-munizioni-per-bakhmut_8a5a23d0-2d90-45be-9272-145345d0b5ab.html

 

(dell’inviato Stefano Intreccialagli)

Prima sbraita, insulta, annuncia il ritiro e il cambio coi ceceni di Kadyrov, “l’operazione ‘Tritacarne Bakhmut’ del gruppo Wagner è stata completata”

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E così sembra pronto a tornare sui suoi passi il cuoco di Putin Yevgeny Prigozhin, dopo giorni di rotta col ministero della Difesa russo tanto da minacciare di portare via i suoi mercenari dallo scontro nella città simbolo della guerra più feroce in Ucraina.
Ora però c’è la parola di Mosca sull’arrivo di “munizioni e armi quante ne abbiamo bisogno per continuare ulteriori azioni”.
Tutto pare risolto quindi – almeno per ora – tra gli invasori sul fronte orientale, mentre continuano gli attacchi ucraini in Crimea e sul territorio russo all’indomani del tentato assassinio dello scrittore nazionalista russo Zakhar Prilepin.

Intanto, torna alta la tensione sul mar Nero dopo che un aereo polacco in missione per Frontex è stato intercettato da un caccia russo, arrivando a rischiare la collisione. Una vicenda che ha spinto l’agenzia Ue a sospendere i voli di pattugliamento sul bacino, fino a quando non sarà assicurata la sicurezza delle operazioni.

Che la faccenda dello scontro tra Prigozhin e il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu potesse rivelarsi tutt’altro che chiara, gli ucraini lo ripetono da giorni, mentre riferiscono che “a Bakhmut, i russi hanno aumentato l’intensità dei bombardamenti e e sperano ancora di catturare la città entro il 9 maggio”, la Giornata della Vittoria ormai alle porte che Mosca sarebbe lieta di festeggiare con una vittoria sul campo.

Il litigio interno ai russi è buono solo a “distogliere l’attenzione”, secondo il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, per il quale “la cosa principale è la calma prima della tempesta, l’accumulo di armi e la distruzione delle retrovie russe”. Il riferimento è alla controffensiva, sulla quale c’è il massimo riserbo perché “non vogliamo preparare la Russia su come e in quali direzioni andremo”, ha spiegato il presidente Zelensky in una intervista al Washington Post. “Credo che più vittorie avremo sul campo di battaglia, più persone crederanno in noi, il che significa che riceveremo più aiuto”, ha aggiunto il leader ucraino, che attende ancora un’apertura degli alleati sui tanto desiderati caccia occidentali.
Intanto, la Russia procede alle “evacuazioni” dagli insediamenti dell’oblast di Zaporizhzhia. Sono già oltre 1.500 le persone reinsediate, secondo il governatore filorusso Yevgeni Balitsky. Di “scene di panico e code di ore” parla invece il sindaco ucraino della città occupata di Melitopol, Ivan Fedorov, che lancia l’allarme sul rischio di provocazioni russe per incolpare gli ucraini. E nella regione resta alta la preoccupazione per la centrale nucleare di Zaporizhzhia: “La situazione generale intorno all’impianto sta diventando sempre più imprevedibile e potenzialmente pericolosa”, ha lanciato l’allarme il direttore dell’Aiea, Rafael Grossi. “Sono estremamente preoccupato per i reali rischi per la sicurezza nucleare che l’impianto deve affrontare. Dobbiamo agire ora”, è l’ennesimo appello del funzionario, “per prevenire la minaccia di un grave incidente nucleare e le relative conseguenze per la popolazione e l’ambiente. Questo grande impianto nucleare deve essere protetto”.

 

 
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