Aldo Busi : ” La Terra non ha doppioni e si va esaurendo … “
“””… < […] Mi immagino la terra spopolata di ogni presenza umana, e nella quale tutti gli orpelli dell’ Essere e dell’ Avere Per Apparire siano, se non ancora polvere, coperti da foreste pluviali e da allegri termitai: televisori, telefonini, computer, play station, elisir di lunga vita e contro ogni minimo dolore, matracci … ah sì, la scienza, il progresso: a forza di pretendere di far morire la morte … telescopi, auto, aerei, navi chiese e grattacieli e banche e rotative e falli e vagine di resina e santuari di una qualche vergine e mausolei a imperitura memoria dei Grandi Raddrizzatori Di Banane e biblioteche dedicate al Principe e al Cardinale e frigoriferi e microonde e discariche di plastica, di rifiuti tossici, di veleni industriali e di pannolini e pannoloni alte quanto montagne, e cimiteri e ossari dei fedeli che hanno fatto a tempo a morire di morte naturale, i più sfortunati, e che ora saranno nell’ al di là a maledirlo per l’ eternità se mai ne avessero trovato uno, due pallee, e finalmente capisco la bellezza della razza umana pur nella sua bruta bruttezza: era necessaria perché almeno una volta ci fosse, perché una volta scomparsa si compisse la bellezza ripristinata, suprema e definitiva della terra, finalmente tutta minuscola e inutile se non al suo proprio equilibrio tra cielo e sole, immemore e gentile nella sua meritata e fin troppo tardiva convalescenza >. …”””
( da Elogio dell’ Apocalisse Infrasettimanale di Aldo Busi, la Repubblica di Mercoledì 22 Maggio 2013 )