Al mattino presto. Venezia,
1968 Patrick Procktor
BOLOGNA, MOSTRA DI PATRICK PROCKTOR A PALAZZO BENTIVOGLIO —
dal 3 dic 2022 al 5 feb 2023
FOTO DA :
https://www.prolocogualtieri.it/?page_id=34
9 gennaio 2023
Una grave dimenticanza: Bologna riscopre Patrick Procktor
Marta Santacatterina
RITORNO E RISCOPERTA: ATTORNO A QUESTI DUE TERMINI, AL PALAZZO BENTIVOGLIO DI BOLOGNA È STATA ALLESTITA UN’AMPIA MOSTRA MONOGRAFICA DEDICATA A PATRICK PROCKTOR, ARTISTA PRESSOCHÉ DIMENTICATO
È un ritorno perché la città felsinea dedicò all’artista un’esposizione personale nel 1972, è una riscoperta perché Patrick Procktor (Dublino, 1936 – Londra, 2003) non raggiunse quel successo che sperava e che invece fu conquistato dall’amico David Hockney. “Personalità contraddittoria e flamboyant, Procktor fu marxista e snob, omosessuale out of the closet e padre di famiglia, viaggiatore in luoghi esotici e assiduo frequentatore di Venezia”: è la definizione che dà dell’artista il curatore Tommaso Pasquali.
Grazie alla collaborazione con collezionisti e gallerie che fin dagli Anni Sessanta hanno creduto nel pittore, sono ora stati selezionati alcuni nuclei di opere – talune già presenti nella mostra di cinquant’anni fa e altre di proprietà della sede espositiva – capaci di offrire uno spaccato della creatività del britannico. Una creatività che si è espressa soprattutto mediante l’acquerello, senza tuttavia escludere la pittura su tela, e perseguendo con convinzione la via del figurativo.
LA PITTURA DI PATRICK PROCKTOR A BOLOGNA
A spiccare sono i ritratti, spesso senza sfondo, tra i quali compaiono figure di spicco della Swinging London, familiari e amici – citiamo solo Cecil Beaton, cui è dedicato un focus che comprende anche due vasi di Picasso – mentre un’altra carrellata di fogli raccoglie le vedute veneziane, delicate e fortemente poetiche. Nelle tele invece fa capolino una dichiarata preferenza per Filippo De Pisis, di cui Procktor vide alcune opere a Vicenza.
La mostra è ampia e varia, le opere senza dubbio di qualità: ora spetta al pubblico e alla critica, oltre che al mercato, stabilire se la riscoperta di Patrick Procktor potrà consolidarsi, facendolo finalmente entrare nell’olimpo degli artisti europei del Novecento.
Mi piacciono molto gli acquerelli di questo artista e le ceramiche, che però non so se sono sue.
Ho capito che sono di Picasso–