ANTONIO VOLTOLINI, CAMBIAMENTO ECOLOGICO E CLIMATICO – ” INVITIAMO A LEGGERE : LA NOCE MOSCATA DI AMITAV GOSH ” + varie notizie/ immagini — + RECENSIONE THE NEW YORKER ( IBS ) + Daria Galateria, REPUBBLICA / IL VENERDI’ — 23 DICEMBRE 2022

 

 

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Antonio Voltolini a destra

 

PRIMA che sia TROPPO TARDI ! ATTIVIAMO subito tutte le INTELLIGENZE umane/sociali e le RISORSE economiche e tecniche/tecnologiche per avviare subito la TRANSIZIONE ECOLOGICA . . .

RAI – CAMBIAMENTO ECOLOGICO e CLIMATICO – Leggiamo e invitiamo tutte e tutti a leggere “La noce moscata” di AMITAV GOSH

( ANTONIO )

 

 

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ANTONIO CON LA SPLENDIDA NIPOTINA CHE LO GUARDA UN PO’ INCANTATA, MAGARI STUPITA…MATILDA, CON LA MAMMA E IL NONNO, BELLISSIMO BABBO NATALE–

 

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I NONNI INSIEME: DA PARTE DEL PAPA’ DELLA BIMBA BELLA

 

DA :

ANTONIO VOLTOLINI

FACEBOOK : https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10153803032949450&set=t.100003582853948&type=3

 

 

 

La maledizione della noce moscata. Parabole per un pianeta in crisi - Amitav Ghosh,Norman Gobetti,Anna Nadotti - ebook

La maledizione della noce moscata. Parabole per un pianeta in crisi

Neri Pozza, 2022

 

 

MAPPA DELL’INDONESIA
Central Intelligence Agency- https://it.wikipedia.org/wiki/Isole_dell%27Indonesia#/media/File:Indonesia_map.png

 

Pianta della noce moscata Myristica Fragrans

L’ALBERO DELLA NOCE MOSCATA

Myristica Fragrans:
la pianta della noce moscata

La noce moscata (il cui nome deriva dalla città di Masqat in Oman, dove fu inizialmente commercializzata) è il seme della Myristica Fragrans, pianta dalle dimensioni notevoli, originaria dell’Indonesia e diffusasi in tutta la fascia tropicale.

La produzione mondiale annua complessiva è di circa 12.000 tonnellate.

 

 

 

Nell’aprile del 1621 a Selamon, un villaggio nell’arcipelago delle Banda, una spruzzata di minuscole isole perse tra l’Oceano Indiano e il Pacifico, un banale incidente – una lampada schiantatasi al suolo nella bale-bale, la sala riunioni requisita per sé e per i suoi da Martijn Sonck, funzionario olandese della Compagnia delle Indie orientali – innescò uno dei crimini piú efferati che la storia del colonialismo ricordi.

 

 

Dopo il processo di essiccazione, le noci moscate di forma regolare, come quelle nella foto, vengono graduate in base al peso e vendute intere, principalmente per utilizzo domestico.

Il loro contenuto di olii essenziali è circa il 10%.

 

Sonck aveva ricevuto l’ordine di distruggere il villaggio ed eliminare i suoi abitanti. Aveva, però, i nervi a fior di pelle poiché aveva percepito nell’apparente acquiescenza dei nativi un rabbioso fermento. Quando la lampada cadde, il suo nervosismo si mutò in panico. Lui e i suoi consiglieri afferrarono le armi e cominciarono a sparare a casaccio. I bandanesi, abitanti dell’unico luogo del pianeta dove cresce l’albero della noce moscata, una delle spezie di cui le grandi potenze coloniali si contendevano il monopolio commerciale, furono massacrati, annientati senza pietà. Nelle pagine di Amitav Ghosh, questa feroce storia di conquista e sfruttamento – dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla natura – assurge a parabola della furia devastatrice del colonialismo occidentale e delle sue irreversibili conseguenze fino ai giorni nostri.

Come in tante situazioni analoghe, il genocidio dei bandanesi cancellò dalla faccia della terra anche la loro tradizione di armonioso connubio con la natura.

Se oggi il nostro futuro come specie è in pericolo, avverte Ghosh, le cause vanno ricercate a partire dalla scoperta del Nuovo Mondo e dall’apertura delle rotte attraverso l’Oceano Indiano.

 

SCOMPOSIZIONE NOCI MOSCATE E DIDASCALIE

La noce moscata ed il macis

Il frutto della Myristica Fragrans (in alto a destra nella foto) si scompone in quattro parti:

le prime due, il seme o noce moscata e l’arillo o macis, hanno un grande valore commerciale grazie al loro alto contenuto di olii essenziali, circa il 10% nella noce e 12% nel macis;

le altre due, il guscio che contiene il seme e la polpa che racchiude il tutto, sono invece prive di valore commerciale.

 

 

L’odierna crisi climatica, demografica e sociale non è, infatti, estranea all’ordine geopolitico inaugurato dai colonizzatori del Primo mondo, alla visione meccanicistica delle terre di conquista in cui la natura esiste solo in quanto risorsa da sfruttare e non come entità viva, autonoma e densa di significato; all’assoggettamento indiscriminato di «umani selvaggi» e di «non umani» come alberi, animali, paesaggi. Nella potente narrazione di Ghosh, i drammi del nostro presente globalizzato – migrazioni, siccità, pandemia, guerre, emergenza energetica – si ricongiungono cosí a episodi soltanto temporalmente remoti, in realtà cosí affini nella loro furia devastatrice che la maledizione della noce moscata non è affatto lontana da noi. «Raccontando la storia di un popolo massacrato per colpa di un albero, Ghosh porta avanti una potente battaglia personale, in cui il suo talento narrativo gioca un ruolo essenziale». The Guardian «Illuminante». The New Yorker

 

IMMAGINI DELLA NOCE MOSCATA E DIDASCALIE SONO DI:

DiCurzio.com

La noce moscata: fascino e… proprietà della spezia nella spezia

 

 

DA WIKIPEDIA   – LINK AL FONDO

 

MAR DI BANDA

 

Mappa il Mare di Banda

mar di Banda

 

Mare di Banda

mar di Banda —https://cruisingindonesia.com/it/immersioni/dalle-molucche-a-raja-ampat — nel link, bellissime foto 

 

MOLUCCHE

ARCIPELAGO BANDA

MAPPA  — DAI ” VIAGGI DI  MAURIZIO LEVI ”

 

 

Le Isole Banda (in indonesianoKepulauan Banda) sono un gruppo di dieci piccole isole vulcaniche nel Mare di Banda, a circa 140 km a sud dell’isola di Seram e circa 2 000 km a est dell’isola di Giava, e sono parte della provincia indonesiana di Maluku, nelle Molucche.

( Le Molucche, ufficialmente isole Maluku, sono un arcipelago dello stato indonesiano, stretto tra Sulawesi, le Filippine e la Nuova Guinea, nel cuore nell’omonimo braccio di Oceano Pacifico che lambisce le coste di questa regione del sudest asiatico. —DA: https://siviaggia.it/)

 

Il capoluogo Bandanaira è situato nell’isola dallo stesso nome. Sono circondate da un oceano profondo 4–6 km e hanno una superficie totale di circa 180 km², per una popolazione di circa 15 000 persone. Fino al XIX secolo le isole Banda erano l’unica area di produzione della noce moscata e del macis, prodotto dagli alberi di noce moscata. Le isole sono anche una destinazione popolare per la subacquea e lo snorkeling.

Il navigatore portoghese Antonio de Abreu fu il primo europeo a sbarcare sulle isole, nel 1512. Il controllo della produzione di noce moscata e macis fu una delle principali motivazioni della conquista delle isole da parte degli olandesi nel 1621, guidata da Jan Pieterszoon Coen. A quel tempo la noce moscata era una delle “spezie fini” mantenute costose in Europa da una disciplinata manipolazione del mercato, ma anche una merce desiderabile per i commercianti olandesi nei porti dell’India; lo storico dell’economia Fernand Braudel ( 1984 ) sostiene che l’India ne consumasse due volte più dell’Europa. Il lucroso monopolio sulle forniture venne rinforzato spietatamente: gli olandesi decimarono e trasferirono gli indigeni e le isole vennero successivamente abitate da schiavi importati, detenuti e lavoratori a contratto (per lavorare nelle piantagioni di noce moscata), oltre che da immigranti da altre parti dell’Indonesia.

La popolazione delle Isole Banda precedente alla conquista olandese viene generalmente stimata attorno alle 13/15 000 persone, alcune delle quali erano mercanti malesi e giavanesi, oltre a cinesi e arabi. Il numero di bandanesi che furono uccisi, cacciati a forza o che dovettero abbandonare le isole nel 1621 è ancora incerto, ma la lettura di fonti storiche suggerisce che probabilmente circa un migliaio di bandanesi sopravvissero nelle isole, e furono sparsi nelle coltivazioni di noce moscata ai lavori forzati. Carichi di bandanesi sopravvissuti furono anche mandati a Batavia (Giacarta) per lavorare come schiavi allo sviluppo della città e alla sua fortificazione. Circa 530 di queste persone furono successivamente riportate alle isole a causa del bisogno di gente esperta nella coltivazione della noce moscata (un’abilità che mancava decisamente tra i coloni olandesi appena arrivati).

Forte Belgica, una delle tante stazioni commerciali fortificate costruite dalla Compagnia Olandese delle Indie Orientali, è una delle più grandi stazioni commerciali fortificate europee rimaste in Indonesia.

La violenza religiosa, fuoriuscita dai conflitti di Ambon, afflisse leggermente le isole alla fine degli anni 1990, danneggiando l’industria del turismo in precedenza prospera.

da :

https://it.wikipedia.org/wiki/Isole_Banda

 

 

QUALCOSA SULL’AUTORE

 

 

Ebook di Amitav Ghosh

Amitav Ghosh

1956, Calcutta

 

Scrittore, giornalista e antropologo indiano. Ha studiato a Oxford e vive tra la sua città natale –  Calcutta –  e New York. Considerato «uno dei più grandi scrittori indiani» (la Repubblica), è autore di numerosi libri di cui si citano: Il cerchio della ragione (Garzanti, 1986), Le linee d’ombra (Einaudi, 1990), I fantasmi della signora Gandhi (Einaudi, 1996). Per Neri Pozza ha pubblicato: Il paese delle maree (2005, 2015), Circostanze incendiarie (2006), Il palazzo degli specchi (2007), Il cromosoma Calcutta (2008), Mare di papaveri (2008, 2015), Il cromosoma Calcutta (2008), Lo schiavo del manoscritto (2009), Il fiume dell’oppio (2011), Diluvio di fuoco (2015), La grande cecità (2017), L’isola dei fucili (2019).

 

 

nel link trovate i libri di  Amitav Ghosh tradotti in italiano

https://www.ibs.it/ebook/autori/amitav-ghosh

 

 

REPUBBLICA / IL VENERDI’ — 23 DICEMBRE 2022

https://www.repubblica.it/venerdi/2022/12/22/news/amitav_ghosh_noce_moscata_indonesia_manhattan_global_warming_galateria-379967436/

 

La noce moscata fa male al pianeta

 

Nato a Calcutta nel 1956, Amitav Ghosh è autore, tra gli altri libri, di La maledizione della noce moscata (Getty Images)Nato a Calcutta nel 1956, Amitav Ghosh è autore, tra gli altri libri, di La maledizione della noce moscata (Getty Images)

ORA D’ARIA 

Amitav Ghosh racconta il seme che causò il primo massacro coloniale (e la nascita di New York)

Amitav Ghosh ha visitato le isole Banda, nelle Molucche indonesiane, nel 2016, ma valutò davvero quel viaggio solo anni dopo, mentre si trovava in lockdown a New York. Poteva studiare con calma; e lesse di una lampada che, cadendo nel 1621 a terra nella bale-bale (sala riunioni) di Banda Besar (Banda “grande”, solo quattro chilometri quadrati, in realtà), aveva provocato un genocidio e, addirittura, la nascita della città di New York. Nel grande scrittore anglo-indiano, molte riflessioni e la creazione di un libro magnifico, La maledizione della noce moscata (da Neri Pozza).

Solo nelle isole Banda cresceva allora l’albero della noce moscata. Nel Medioevo con una manciata di noci si poteva comperare un vascello; nell’Inghilterra elisabettiana, per la pretesa virtù di guarire dalla peste, il valore ne sale alle stelle. La potente Compagnia olandese delle Indie Orientali (in sigla, Voc) intende conquistarne il monopolio: ma i bandanesi hanno i loro traffici, e nessun monarca, solo degli anziani in disaccordo tra loro.

I Diciassette Gentiluomini che dirigono la Compagnia, di fronte a quella resistenza passiva, inviano duemila soldati (e anche 80 samurai mercenari) a sgombrare le isole. Il 21 aprile 1621 dunque, Martijn Sonck, incaricato dalla Compagnia di distruggere il villaggio, è preda di un senso di inadeguatezza – è un funzionario delle imposte, non un soldato. In passato, i bandanesi hanno perpetrato stragi dei commercianti invasori; e così, quando una lampada cade a terra, Sonck è colto dal panico, teme sia un segnale di rivolta, e con i compagni prende a sparare nel buio. Al crepitìo dei moschetti i soldati intervengono: massacrano, smembrano, torturano, danno fuoco; è il primo sterminio coloniale motivato dal profitto.

 

 

Poi la Voc fece ancora due sciocchezze. Nel 1667, in cambio di un’isoletta delle Molucche, cedette agli Inglesi New Amsterdam (sarà New York). E perse la testa quando il prezzo della noce moscata calò – l’albero si era diffuso, insieme alla cattiva fama delle sue virtù afrodisiache: favorivano il vizio solitario; per il poeta Percy Bysshe Shelley erano “nocive alla fibra del corpo e della nazione”. Per farne risalire il valore, la Compagnia decise di estirpare al massimo gli alberi della noce – che si riproducevano però rigogliosi; in quelle foreste intricate, gli uomini tornavano malati, invalidi, storpi. La Voc fallì.

A New York Amitav Ghosh, chino su testi in olandese arcaico, ripensa al suo viaggio, alla lingua e al popolo delle Banda scomparsi, e all’idilliaca natura sopravvissuta – ma quanto durerà il pianeta, si chiede, in preda a interessi ciechi come ai tempi della noce moscata e dei chiodi di garofano?

Sul Venerdì del 23 dicembre 2022

 

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1 risposta a ANTONIO VOLTOLINI, CAMBIAMENTO ECOLOGICO E CLIMATICO – ” INVITIAMO A LEGGERE : LA NOCE MOSCATA DI AMITAV GOSH ” + varie notizie/ immagini — + RECENSIONE THE NEW YORKER ( IBS ) + Daria Galateria, REPUBBLICA / IL VENERDI’ — 23 DICEMBRE 2022

  1. DONATELLA scrive:

    Grazie per tutte queste informazioni. La tragica storia della noce moscata è emblematica della barbarie con cui l’Occidente ha annientato interi popoli.

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