UNA PAROLA AL GIORNO.IT 1° GENNAIO 2023 — ” BRINDISI ” –” LE PAROLE DELLA MUSICA “, significato al fondo

 

UNA PAROLA AL GIORNO.IT

1° GENNAIO 2023

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Brindisi

brìn-di-si

SIGNIFICATO Rituale d’augurio con cui si alzano i bicchieri, facendoli eventualmente toccare; discorso pronunciato in accompagnamento del rito; per estensione musica, di carattere brillante e conviviale, eseguita in tali occasioni

ETIMOLOGIA dalla locuzione tedesca (ich) bringe dir’s, ‘lo porto a te’, sottinteso il bicchiere, ossia ‘lo bevo alla tua salute’.

  • «Alziamo i bicchieri tutti insieme per un brindisi: auguri di buon anno!»

Si tratta forse del più forte e comune fra i riti d’ rimasti nella nostra cultura, legato com’è alle gioie conviviali, e già sottintende quella formula che siamo soliti pronunciare levando i calici: alla salute, ma non solo. Il brindisi porta una leggera e ridente forma di sacrificio che si rivolge sempre a qualcosa; il brindisi non è un semplice bere.

 

Molto prima che Giuseppe Verdi componesse il Brindisi della Traviata o Pietro Mascagni quello della Cavalleria rusticana, si brindava alla salute, per onorare gli dei o per  i defunti. È un gesto antico almeno quanto il vino.

 

Conosciamo le  riportate dalla Bibbia e, in ambito pagano, il culto di Dioniso, Bacco per i Romani. Era accompagnato dalle baccanti nonché da torme di satiri, fauni e sileni che si deliziavano inseguendo le ninfe e gustando il nettare fermentato dell’uva, i cui tralci carichi di frutti adornavano il capo del dio. Di solito queste  si ricreavano al suono di, siringhe,  e . Anche nella vita reale i Greci e i Romani potevano bere accompagnati da musica e danze.

 

Fotogramma di ‘Fantasia’ (1940), dalla sequenza della ‘Sinfonia Pastorale’ di Beethoven.

 

Il vino è elemento essenziale di molte liturgie e spesso è parte integrante della celebrazione del sacro.

L’etimologia di sacro deriva da sacer, che indicava non ciò che è santo, ma ciò che è stato dichiarato intoccabile.

È un concetto complesso e Umberto Galimberti utilizza, per spiegarlo, anche gli aggettivi ‘separato’ e ‘diviso’. Ciò che era consacrato, sia che fosse buono oppure cattivo, diveniva inviolabile affinché non fosse contaminatoo, al contrario, per non rendere impurocolui che lo toccava.

In tempi moderni il brindisi è consumato come un felice e  gesto propiziatorio. L’elemento sonoro, complemento degli antichi riti solenni, sopravvive nel festoso tintinnio dei bicchieri e, come sappiamo, si usa volentieri anche l’espressione .

Nel Medioevo  e goliardi d’Oltralpe cantavano lodi al vino del Reno oppure, a latitudini estreme, celebravano in musica il piacere che si prova ‘baciando’ una bottiglia, come nel canto islandese Ó, mín flaskan fríða

 

 

Oh, my lovely flask ( oh mia amata bottiglia)

Oh, my lovely flask!
I would endure most everything,
a blizzard, or anguish
before I would lose you.
May I kiss
our mouth, yours, yours?
Your mouth so soft to the touch,
I find myself rather surprised

https://lyricstranslate.com

 

 

Nella loro ricchissima lingua, i tedeschi chiameranno queste genere musicale con un termine specifico: trinklied— qualcosa come ‘canzone del bere’ — che non ha una parola equivalente nella lingua italiana. Pare che la locuzione originaria bringe dir’s sia stata introdotta in Italia nel Cinquecento dai soldati mercenari svizzeri e, ovviamente, tedeschi. Da noi la musica che accompagna questo momento finì per mantenere la denominazione dell’occasione, ‘brindisi’ appunto.

 

Nel Rinascimento fiorirono numerosi trinklieder in tutta Europa; Juan Ponce musicò ( 1476 – 1520 )  Ave color vini clari,

Ave Color Vini Clari · Juan Ponçe · Jordi Savall

 

testo su cui si cimentò anche il grande fiammingo Orlando di Lasso ( 1532, Mons, Belgio //( 14 giugno 1594, Monaco di Baviera-

mentre ad Arnold von Brucke ( Bruges, Belgio // 6 febbraio 1554, Linz, Austria )  si deve

 

So trinken wir alle,

solo per citare uno fra i titoli in voga all’epoca.

 

 

Nel Seicento in Francia ebbe diffusione l’Air à boire e, dopo il successo riscosso nell’Ottocento grazie al melodramma, abbiamo avuto diverse  del brindisi musicale.

Per esempio, nel 1937 Carl Orff s’ispirò all’antica melodia medievaleIn taberna quando sumus per i suoi celeberrimi Carmina burana.

 

 

 

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LA MAGNIFICA CITTA’ DI BRINDISI

 

 

 

Sembra che non c’entri nulla, invece, la vivace città di Brindisi, che deve il suo nome all’antico popolo pugliese dei Messapi,  secondo alcune fonti «est enim simillimum cervino capiti, quod sua lingua Brunda dixerunt», ovvero assomiglia(va) alla testa di un cervo, che in messapico si diceva brunda.

 

 

COSA SONO ..

Le parole della musica – con Antonella Nigro

La vena musicale percorre con forza l’italiano, in un modo non sempre semplice da capire: parole del lessico musicale che pensiamo quotidianamente, o che mostrano una speciale poesia. Una domenica su due, vediamo che cos’è la musica per la lingua nazionale

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1 risposta a UNA PAROLA AL GIORNO.IT 1° GENNAIO 2023 — ” BRINDISI ” –” LE PAROLE DELLA MUSICA “, significato al fondo

  1. DONATELLA scrive:

    “Trinchiamo” speranzosi ma non troppo!

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