una foto del Museo di Senckenberg ( Francoforte )
ANSA.IT — 12 DICEMBRE 2022 – 11.01
https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/terra_poli/2022/12/12/il-90-delle-specie-marine-si-estinguera-prima-di-essere-scoperto_2ef7e9ac-58a2-4a69-b663-73311a29f4e6.html
Il 90% delle specie marine si estinguerà prima di essere scoperto.
Lanciato l’allarme alla COP 15 sulla tutela della biodiversità
Il 90% delle specie marine, circa 2,2 milioni di organismi, rischia di estinguersi e scomparire prima ancora di essere scoperto (Fonte: Senckenberg Research Institute and Natural History Museum)
È l’allarme lanciato alla COP15, la Conferenza delle Nazioni Unite sulla tutela della biodiversità, che sta riunendo i governi di tutto il mondo a Montreal in Canada dal 7 al 19 dicembre. Il documento, firmato da un gruppo internazionale di ricercatori guidato da Stefanie Kaiser, dell’Istituto di ricerca e Museo di storia naturale Senckenberg (Germania), esorta i decisori politici a sostenere l’urgente ricerca necessaria a colmare questa lacuna.
“Gli ambienti marini più profondi sembrano, a prima vista, molto distanti e insignificanti”, dice Kaiser.
“Ma l’oceano profondo, quello tra i 200 e gli 11mila metri di profondità, è l’habitat più grande del mondo – ricorda la ricercatrice – e copre più della metà della superficie terrestre: è essenziale per la regolazione del clima globale, immagazzinando anidride carbonica e calore e mantenendo la biodiversità”.
La conoscenza delle specie che vivono in questo ambiente è un primo passo indispensabile per la loro protezione, dal momento che sono sempre più esposte all’inquinamento e alla distruzione dell’habitat. In particolare, il riscaldamento globale, l’acidificazione degli oceani e l’esaurimento delle risorse potrebbero portare a drammatici cambiamenti nella biodiversità delle profondità marine, con conseguenze imprevedibili anche per gli esseri umani.
I ricercatori chiedono quindi supporto per sviluppare strategie di ricerca internazionale, infrastrutture e cooperazione. Come si legge nel documento, la conservazione delle specie che si trovano in aree al di fuori della giurisdizione nazionale è particolarmente impegnativa, “E non esiste ancora un quadro internazionale – aggiunge Kaiser – che guidi l’attuazione delle misure di conservazione”.