+++ CHIARA CRUCIATI, Mehmed Uzun, un destino nel pozzo della cultura curda –IL MANIFESTO DEL 8 NOVEMBRE 2022

 

Il pozzo del destino. Vita di Celadet Alî Bedirxan - Mehmed Uzun - copertina

Il pozzo del destino. Vita di Celadet Alî Bedirxan

 di Mehmed Uzun (Autore) 

«Con l’edizione italiana di Il pozzo del destino di Mehmed Uzun (1953-2007), presentiamo un nuovo volume nella serie di letteratura kurda la cui realizzazione è stata resa possibile grazie a un progetto coordinato dal- l’ISMEO – Associazione internazionale di studi sul Mediterraneo e l’Oriente, coeditore del presente volume, e dall’Istituto internazionale di cultura kurda (Roma)[…]. Il pozzo del destino è un romanzo storico incentrato sulla biografia di Celadet Alî Bedirxan, personaggio chiave del Novecento kurdo. Come nota nel suo saggio introduttivo Francesco Marilungo, il giovane kurdologo italiano che ha egregiamente tradotto e curato il romanzo, in esso viene a crearsi una sorta di sovraimpressione fra le figure di Bedirxan e Uzun: il secondo scrive il romanzo che il primo avrebbe voluto scrivere e non ha potuto. Dopo il processo del 1976, quando Uzun capisce che solo dall’esilio potrà essere utile alla causa, sulla via che lo condurrà in Svezia si trattiene ancora per qualche settimana a Damasco, per una sorta di immersione finale nel passato plurisecolare delle migrazioni kurde. […] Attraverso la sua prosa e i suoi ragionamenti, Uzun indica nella lingua, strumento della narrazione collettiva, l’unica via di riscatto, l’unica possibilità di rompere l’isolamento.
È un compito che generazioni di letterati kurdi – da Eh- medê Xanî a fine Seicento fino ai fratelli Bedirxan nella prima parte del Novecento e a Sharko Bekas nell’epoca a noi contemporanea (si veda in questa stessa collana: L. Schrader, Sherko Bekas. Scintille di mille canzoni, Il Novissimo Ramusio 4, Roma 2017) hanno sentito come compito principale dello scrittore kurdo, vale a dire il contributo alla creazione di una letteratura nazionale in una varietà linguistica comprensibile al maggior numero possibile di Kurdi.» (dall’introduzione di Adriano V. Rossi, Presidente ISMEO)

IL MANIFESTO DEL 8 NOVEMBRE 2022
https://ilmanifesto.it/mehmed-uzun-un-destino-nel-pozzo-della-cultura-curda

 

Mehmed Uzun, un destino nel pozzo della cultura curda

 

NARRATIVA. Il romanzo “Il pozzo del destino” di Mehmed Uzun (edito dall’Istituto Kurdo e realizzato insieme all’Ismeo) rappresenta un viaggio nella prima metà del Novecento curdo, attraverso la storia di uno dei massimi esponenti del movimento di liberazione e della cultura curda, Celadet Ali Bedirxan

Mehmed Uzun, un destino nel pozzo della cultura curda

L’installazione di Jala Wahid, “Newroz” 2019

 

Sedici fotografie per mezzo secolo di vita, impressioni sulla carta di una vita in esilio: è Il pozzo del destino, romanzo di Mehmed Uzun, tradotto da Francesco Marilungo ed edito dall’Istituto Kurdo (pp. 368, euro 30).

Realizzato insieme all’Ismeo, il romanzo è un viaggio nella prima metà del Novecento curdo, attraverso la storia di uno dei massimi esponenti del movimento di liberazione e della cultura curda, Celadet Ali Bedirxan, principe, intellettuale, editore. Colui che, attraverso le visionarie ma sfortunate riviste Hawar e Roja Nu, tenterà la prima ufficializzazione di una lingua fino ad allora senza dizionario, idioma tramandato oralmente insieme alle epiche dei suoi eroi, a storie d’amore e geografie.

 

UZUN DIALOGA con Bedirxan lungo tutto il libro, regalandogli il romanzo che il principe non era mai riuscito a mettere su carta: alla narrazione del romanziere si intervalla la voce in prima persona di Celadet che lo corregge, lo approva, dà profondità a un racconto che segue due linee, quella temporale (dalla nascita nel 1893 alla morte nel 1951) e quella geografica, viaggio senza meta da Istanbul alla Germania, dall’Egitto a Beirut fino all’approdo damasceno, in costante fuga dalla repressione dell’aspirazione nazionale curda e dal proprio baratro interiore, l’incapacità di percorrere davvero la via verso casa.

Lo scrittore curdo Mehmed Uzun
Lo scrittore curdo Mehmed Uzun

 

 

 

 

«IL POZZO DEL DESTINO» è una grande saga familiare, in cui ogni epoca è definita da una fotografia, ed è la storia di un popolo, quello curdo, separato dai confini di quattro nazionalismi e preda di divisioni interne e apatie. In tale contesto di disperata paralisi, la lingua, lo studio, la catalogazione, l’ufficializzazione sulle pagine di una rivista – diviene il solo mezzo che Celadet e i suoi compagni letterati hanno per garantire la sopravvivenza alla propria gente.

Una fonte di identità che spezzi l’isolamento politico e li mostri all’esterno come entità reale, concreta.E con una propria memoria: il pozzo, in curdo bir (la stessa parola usata per indicare la memoria), accompagna il girovagare inquieto di Celadet Ali Bedirxan in ogni casa che prova a costruire lontano dalla propria terra. C’è un pozzo in ogni città attraversata, da quello che assiste allo spegnersi dolce e indolore dei genitori a quelli che, in Egitto e a Damasco, tentano invano di far sbocciare i colori e gli odori dei giardini curdi. Fino all’ultimo pozzo e all’ultima fotografia.

 

 

TRECCANI

Uzun, Mehmed

Lessico del XXI Secolo (2013)

Tu" di Mehmet Uzun in libreria | Kaleydoskop

FOTO : https://kaleydoskop.it/in-italia/tu-di-mehmet-uzun-in-libreria/

UzunMehmed. – Scrittore e saggista (Siverek 1953 – Diyarbakır 2007), considerato tra i più importanti autori di lingua curda. Dopo essere stato incarcerato due volte con l’accusa di separatismo, si rifugia prima in Siria e poi in Svezia, dove nel 1977 gli viene concesso l’asilo politico. Privato della cittadinanza turca nel 1981 per un articolo apparso in Svezia a difesa degli intellettuali turchi incarcerati dopo il colpo di stato del 1980, U. ritorna in Turchia per la prima volta nel 1992 e poi definitivamente soltanto nel 2005. Al romanzo d’esordio «Tu » (Tu), del 1984, ne seguono altri sei, tra cui Siya Evînê («All’ombra di un amore perduto, 1989»), con cui s’impone all’attenzione di pubblico e critica. Al centro delle narrazioni di U. ci sono temi quali l’amore, la lotta politica, i conflitti e la memoria. In tutti i suoi lavori, permeati da un profondo senso di sradicamento, sofferenza e nostalgia, U. dà voce alle storie dimenticate del popolo curdo attingendo ai ricordi della sua infanzia, ma anche passando al setaccio la letteratura orale tramandata dai dengbêj, i trovatori curdi. U. scrive in curdo kurmanji, sua lingua madre, il cui uso è stato a lungo scoraggiato in Turchia e ufficialmente vietato tra il 1983 e il 1991. Oltre a scrivere romanzi, U. ha condotto un lavoro di ricerca volto al recupero della lingua e della cultura curda, curando, tra le altre cose, un’antologia di letteratura curda, Antolojiya edebiyata kurdî (1995), e numerosi saggi, molti dei quali scritti in turco. I lavori di U., tradotti in turco, sono stati messi al bando in Turchia per molti anni. Ancora nel 2001 fu accusato di incitamento al separatismo, dopo la ristampa della collezione di saggi Nar Çiçekleri («Fiori di melograno», 1995) e dell’apparizione nel 2000 della traduzione turca del romanzo Ronî mîna evîne tarî mîna mirinê («Luminoso come l’amore, buio come la morte», 1998), narrazione allegorica del conflitto tra curdi e turchi attraverso la storia d’amore tra una giovane guerrigliera e un militare. Nel 2002 U. ha subito un’analoga accusa per la raccolta Bir Dil Yaratmak («Inventare una lingua, 2001»), contenente una serie di sue interviste sulla cultura curda e sulla necessità di creare anche una letteratura in lingua curda. L’ultimo romanzo che U. ha completato prima della sua prematura scomparsa è il magnum opus Hawara Dîcleyê («Il grido del Tigri», 2001), un viaggio nelle molteplici culture della Mesopotamia e dell’Anatolia del 19° sec., da lui considerato il suo testamento spirituale.

 

DA :

https://www.treccani.it/enciclopedia/mehmed-uzun_%28Lessico-del-XXI-Secolo%29/

 

 

Siverek Otelleri & Siverek Otel Fiyatları | Otelz.com

SIVEREK DOVE  E’ NATO LO SCRITTORE UZUN MEHMET

 

 

Şanlıurfa ilinin siyasi haritası

SIVEREK NELLA PROVINCIA DI Şanlıurfa

 

 

le due carte si compensano ? un pochino, va..

 

 

 

Şanlıurfa in Turkey.svgLA PROVINCIA DENTRO LA TURCHIA

— questa seconda sconfina, ma non sono riuscita a ridurla


DIYARBAKIR — QUALCHE  IMMAGINE

 

Fortezza di Diyarbakir e città della Turchia Foto stock - Alamy

 

Diyarbakir, la capitale dello stato che non c'è

 

Diyarbakir, la città delle mura nere, sul fiume Tigri | Cosa vedere

 

Voli per Diyarbakır | Turkish Airlines ® | Guida della città

 

DIYARBAKIR — DISTRETTO DI — DOVE LO SCRITTORE E’ MORTO NEL 2007

 

 

 

DIYARBAKIR (Turchia)  –LA PRIGIONE

 

Diyarbakir, Turchia

La Turchia vanta record poco invidiabili circa il rispetto dei diritti umani ma, all’interno delle sue prigioni, le cose stanno anche peggio. Le condizioni a Diyarbakir sono così estreme che i detenuti hanno tentato di tutto, dagli scioperi della fame all’impiccagione, per cercare di attirare l’attenzione sulle atrocità commesse in questo luogo. Tuttavia, finora, il governo turco non ha fatto molto per migliorare condizioni tanto drammatiche.

DAL LINK SOTTO::

L’inferno in terra: 10 tra le peggiori carceri del mondo

 

Diyarbakır il haritası - Kısa Bilgiler

 

anche qui forse una con l’atra si compensano

Provincia di Diyarbakır - Wikipedia

LA PROVINCIA DI DIYARBAKIR NELLA TURCHIA

 

Diyarbakır o Diyarbekir (turco-ottomano Diyar-i Bekr دیاربکر, ‘terra dei Banu Bakr’curdo Amedsiriaco ܐܡܝܕ Āmîḏgreco Ἄμιδα Amidaarmeno Ամիդ Amid) è una città del sudest della Turchia, situata lungo le sponde del fiume Tigri, e capoluogo della provincia omonima.

È nota principalmente come città di interesse culturale, per il suo ricco folclore e per la produzione di angurie.

È inoltre una delle città turche a contare la maggior presenza di curdi, tanto da essere talvolta definita, dai curdi stessi e da alcuni osservatori esterni, come “la capitale del Kurdistan turco”.

SEGUE +++ interessante:
https://it.wikipedia.org/wiki/Diyarbak%C4%B1r

 

LE DUE PROVINCE O DISTRETTI , UNA DOVE E’ NATO E L’ALTRA DOVE E’ MORTO, SEMBRAVANO ABBASTANZA PROSSIME,. ENTRAMBE FANNO PARTE DELLA TURCHIA DELL’EST

 

Mappa da Siverek a Diyarbakır

TRA LE DUE CITTA’ SEMBRA CHE CI SIANO 84,5 km

 

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1 risposta a +++ CHIARA CRUCIATI, Mehmed Uzun, un destino nel pozzo della cultura curda –IL MANIFESTO DEL 8 NOVEMBRE 2022

  1. DONATELLA scrive:

    Perché la differenza fa così paura?

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