A proposito dei recenti arrivi di migranti in Italia personalmente non mi sento di dire che “tutto è bene ciò che finisce bene”.
Certo, meno male che alla fine sono sbarcati tutti. E i medici chiamati hanno dato prova di professionalità e indipendenza di giudizio. Quest’ultimo fatto non deve sorprendere, ma vale la pena di rimarcarlo e metterlo dalla parte delle cose buone.
Che altro?
Che persone che fuggono dalla guerra o da catastrofi naturali, che dopo mille peripezie si trovano a vagare per il Mediterraneo su natanti (?) di fortuna, che vengono salvati da una nave che li porta ad un porto “sicuro” e poi gli si impedisce di sbarcare, che queste persone siano, chi più chi meno, in stato di fragilità psico-fisica e pertanto abbisognano di soccorso medico, poteva venire in mente anche al ministro degli Interni pur non essendo medico.
E poteva evitare di chiamare quelli che non sarebbero sbarcati, perché machos scoppiettanti di salute, “carico residuale”.
Il nostro primo ministro, neanche lui medico, ha giudicato “bizzarra” la decisione dei medici. Forse pensava ad Oscar Wilde che diceva : “ Dio mio liberami dal dolore fisico che al dolore morale ci penso io”. Wilde poteva permettersi di fare dello spirito sull’argomento, questa povera gente no. Probabilmente anche Oscar Wilde avrà cambiato opinione in seguito alle sue tragiche vicissitudini.
E’ evidente che facendoli sbarcare non si è risolto il problema planetario delle migrazioni di massa. Ma non si sarebbe risolto neanche se gli fosse stato negato l’aiuto umanitario di cui avevano urgente bisogno.
P.S: Se, come ho capito, molti venivano dalla Siria, alcuni potevano avere lo status di richiedenti asilo politico. Non mi risulta che sesso e stato di salute siano elementi che influiscono sulla decisione di concedere asilo politico.
E’ buffo e tragico al tempo stesso che questa brava gente si dichiari cristiana.