ALDO CAZZULLO, MUSSOLINI CAPOBANDA, MONDADORI 2022 +++ LA 7 — 21.15 –14 SETTEMBRE 2022 —  ALDO CAZZULLO — LA MARCIA SU ROMA –1 h 50 minuti

 

Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo - Aldo Cazzullo - copertina

 

Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo

Mondadori, 2022

 

«Cent’anni fa, in questi stessi giorni, la nostra patria cadeva nelle mani di una banda di delinquenti, guidata da un uomo spietato e cattivo. Un uomo capace di tutto; persino di far chiudere e morire in manicomio il proprio figlio, e la donna che l’aveva messo al mondo». Comincia così il racconto di Aldo Cazzullo su Mussolini. Una figura di cui la maggioranza degli italiani si è fatta un’idea sbagliata: uno statista che fino al ’38 le aveva azzeccate quasi tutte; peccato l’alleanza con Hitler, le leggi razziali, la guerra. Cazzullo ricorda che prima del ’38 Mussolini aveva provocato la morte dei principali oppositori: Matteotti, Gobetti, Gramsci, Amendola, don Minzoni, Carlo e Nello Rosselli. Aveva conquistato il potere con la violenza – non solo manganelli e olio di ricino ma bombe e mitragliatrici –, facendo centinaia di vittime. Fin dal 1922 si era preso la rivincita sulle città che gli avevano resistito, con avversari gettati dalle finestre di San Lorenzo a Roma, o legati ai camion e trascinati nelle vie di Torino. Aveva imposto una cappa di piombo: Tribunale speciale, polizia segreta, confino, tassa sul celibato, esclusione delle donne da molti posti di lavoro. Aveva commesso crimini in Libia – 40 mila morti tra i civili –, in Etiopia – dall’iprite al massacro dei monaci cristiani –, in Spagna. Aveva usato gli italiani come cavie per cure sbagliate contro la malaria e per vaccini letali. Era stato crudele con tanti: a cominciare da Ida Dalser e dal loro figlio Benitino. La guerra non fu un impazzimento del Duce, ma lo sbocco logico del fascismo, che sostiene la sopraffazione di uno Stato sull’altro e di una razza sull’altra. Idee che purtroppo non sono morte con Mussolini. Anche se Cazzullo demolisce un altro luogo comune: non è vero che tutti gli italiani sono stati fascisti. E l’antifascismo dovrebbe essere un valore comune a tutti i partiti e a tutti gli italiani.

 

 

Libri di Aldo Cazzullo

Aldo Cazzullo

1966, Alba

 

Giornalista italiano. Dopo quindici anni a “La Stampa” di Torino, dal 2003 è inviato speciale ed editorialista del “Corriere della Sera”. Ha raccontato le Olimpiadi di Atene e di Pechino, gli attentati dell’11 settembre, il G8 di Genova, gli omicidi di Massimo D’Antona e Marco Biagi ad opera delle Brigate Rosse.
Tra i suoi libri, pubblicati da Mondadori e incentrati in gran parte sul tema dell’identità nazionale, ricordiamo: Ragazzi di via Po (1997), I ragazzi che volevano fare la rivoluzione (1998), Il caso Sofri (2004), I grandi vecchi (2006), Outlet Italia. Viaggio nel paese in svendita (2007), L’Italia de noantri. Come siamo diventati tutti meridionali (2009), Viva l’Italia! Risorgimento e Resistenza: perché dobbiamo essere orgogliosi della nostra nazione (2010), La mia anima è ovunque tu sia (2011), L’Italia s’è ridesta. Viaggio nel paese che resiste e rinasce (2012), Basta piangere! Storie di un’Italia che non si lamentava (2013) e La guerra dei nostri nonni (2014). Ricordiamo anche Le donne erediteranno la terra (2016), L’Intervista: i 70 italiani che resteranno (2017), La guerra dei nostri nonni. (1915-1918): storie di uomini, donne, famiglie (2018), Giuro che non avrò più fame. L’Italia della RicostruzionePeccati immortali (con Fabrizio Roncone, 2019), A riveder le stelle (2020) e Il posto degli uomini. Dante in Purgatorio dove andremo tutti (2021) tutti editi Mondadori.

 

 

LA 7 — 21.15 –14 SETTEMBRE 2022 —  ALDO CAZZULLO — LA MARCIA SU ROMA –1 h 50 minuti

https://www.la7.it/una-giornata-particolare/rivedila7/una-giornata-particolare-la-marcia-su-roma-24-ottobre-1922-15-09-2022-451686

 

La Marcia su Roma del 24 ottobre 1922: una lunga giornata particolare che ne dura ben 7, dal 24 al 31 Ottobre del ‘22.

Un evento, cruciale nella storia d’Italia, di cui Aldo Cazzullo ripercorrerà gli avvenimenti che hanno portato Benito Mussolini a diventare Presidente del Consiglio, sancendo di fatto l’inizio della dittatura fascista. Il racconto attraverserà anche i luoghi legati alla Marcia: il Quirinale, residenza romana dei Savoia; Il Viminale, la sede del governo; Il Vittoriale degli Italiani, dimora di D’Annunzio e Milano, la città che ha assistito all’ascesa di Mussolini e nella quale il Duce si rifugia nelle giornate della Marcia, assistendovi da lontano.

 

In questo viaggio Aldo Cazzullo sarà accompagnato da due inviati nella “storia”, Claudia Benassi e Raffaele di Placido.

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1 risposta a ALDO CAZZULLO, MUSSOLINI CAPOBANDA, MONDADORI 2022 +++ LA 7 — 21.15 –14 SETTEMBRE 2022 —  ALDO CAZZULLO — LA MARCIA SU ROMA –1 h 50 minuti

  1. DONATELLA scrive:

    Ho visto il documentario che dà del fascismo una interpretazione molto più severa e realistica. Si potrebbe riassumere l’avvento del fascismo con una frase in dialetto ligure, che sentivo dai miei:”Candu a m…. a munta in scagnu” (Quando la m…. sale in cattedra o al potere).

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