Donatella, grazie ! — SALVATORE CANNAVO’, INTERVISTA A FABRIZIO BARCA SULLA ” SINISTRA ” NELLA CAMPAGNA ELETTORALE- IL FATTO QUOTIDIANO DEL 6 SETTEMBRE 2022

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 6 SETTEMBRE 2022
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/09/06/fabrizio-barca-5s-evoluzione-a-sinistra-che-amarezza-questo-pd/6792799/

 

L’INTERVISTA

 

Fabrizio Barca: “5S, evoluzione a sinistra. Che amarezza questo Pd”

 

EX MINISTRO ED ECONOMISTA – Su questa campagna elettorale ha lavorato col Forum Disuguaglianze Diversità, di cui è parte, all’analisi dei programmi elettorali

 

Fabrizio Barca, già dirigente della Banca d’Italia e ministro alla Coesione territoriale con il governo Monti, ha ormai un curriculum consolidato di voce pensante della sinistra. Su questa campagna elettorale ha lavorato col Forum Disuguaglianze Diversità, di cui è parte, all’analisi dei programmi elettorali valutati sulla base di alcuni temi fondamentali.

 

Cosa ne è venuto fuori?

Innanzitutto, una cosa che viene regolarmente negata e cioè che esistono ancora una sinistra e una destra. E muovendosi da sinistra verso destra si nota un peggioramento delle proposte che impattano sulla diseguaglianza, mentre nell’altro verso c’è una maggiore attenzione alla giustizia sociale e ambientale. La distinzione esiste ancora.

Viste le tendenze in atto da tempo sembra già una notizia. Altri elementi?

Purtroppo una omogeneità tra i programmi su due clamorosi buchi: pochissima idea del dialogo sociale, della partecipazione. E di conseguenza una modesta attenzione alla cura della macchina dello Stato, già storicamente scarsa, ignorando che per attuare politiche aperte al confronto c’è bisogno di un funzionariato pubblico capace.

Eppure il governo Draghi con il ministro Brunetta aveva dato molta enfasi al nuovo reclutamento per attuare il Pnrr.

Sì, Draghi ha avuto il merito di dire che la Pubblica amministrazione è fondamentale, ma quando si è trattato di attuare quella intenzione il governo ha fallito, con concorsi fatti male e senza aver dato il senso di un grande progetto di trasferimento di potere ai giovani.

Altri aspetti rilevanti?

Due convergenze: la consapevolezza che le condizioni di lavoro sono non dignitose (vedi vari, pur incompleti, riferimenti al salario minimo) e una presenza diffusa, non scontata, del tema “edilizia popolare pubblica”.

Sulla base di questa analisi, chi ha il programma più di sinistra?

Noi abbiamo disposto le forze secondo l’attuale collocazione parlamentare, tranne Unione popolare che non è rappresentata e che ha il programma più classicamente di sinistra. Ma la collocazione di Pd e M5S è del tutto opinabile, i 5stelle appaiono ormai in evoluzione con consapevolezze di sinistra, mentre il Pd continua a ondeggiare in direzioni diverse. Si determina una situazione magmatica che provoca molta angoscia agli elettori di sinistra.

Dai programmi si deduce che una larga alleanza a sinistra si sarebbe potuta fare?

Certamente. Ma questo aiuta a capire la follia del sistema elettorale, perché con una legge proporzionale alla tedesca si sarebbero avute formazioni che successivamente avrebbero potuto costruire compromessi nel merito.

Ma la campagna elettorale effettiva risponde a quanto scritto letteralmente nei programmi?

No, assolutamente. I contenuti li trovi sulla carta, ma non ce n’è traccia in campagna elettorale.

Il Pd si affida all’agenda Draghi.

Ma l’agenda Draghi non esiste. Il governo ha semplicemente mantenuto le iniziative ereditate, il Pnrr e la campagna anti-pandemia. Sul piano strategico è stato un non governo. E oggi è assurdo non comprendere quanta voglia ci sia di tornare ad avere un governo politico, cosa che anche l’Unione europea desidera. La politica cerca la politica.

 

Tre parole d’ordine per dare senso a una campagna elettorale di sinistra…

La prima, dare potere e responsabilità alle nuove generazioni, nella Pa, nel taglio delle proposte sulla scuola e con un’ipotesi come l’eredità universale proposta dal Forum DD, universale e incondizionata. I grandi obiettivi ambientali, giocati però sulla necessaria valenza sociale: facciamo la transizione ecologica pensando che sia utile soprattutto a chi è indietro socialmente e con un dialogo costante coi territori. Infine gli anziani e i non autosufficienti, unendo salute e assistenza.

Quando recentemente è scoppiato il caso Ruberti, dimessosi da capo di gabinetto del sindaco di Roma, è stata molto citata la sua vecchia mappa del Pd romano in cui quel partito veniva criticato aspramente. Cosa ha pensato leggendo i riferimenti a quello studio?

Mi sono imbestialito. In quel documento c’era un’analisi del perché il Pd di Roma, a cui va il merito di essersi fatto diagnosticare, fosse degenerato. Ma quello studio non è mai stato davvero usato. La cosa clamorosa di quella scoperta fu che, nonostante il sistema di potere imperante a Roma, c’erano 9 circoli “progettuali” e diretti da persone notevoli. Un partito che scopre che ha delle cellule sane in un corpo malato dovrebbe valorizzarle al massimo. Invece sono stati ignorati. Per questo provo una forte amarezza.

 

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1 risposta a Donatella, grazie ! — SALVATORE CANNAVO’, INTERVISTA A FABRIZIO BARCA SULLA ” SINISTRA ” NELLA CAMPAGNA ELETTORALE- IL FATTO QUOTIDIANO DEL 6 SETTEMBRE 2022

  1. DONATELLA scrive:

    Mi piace il modo chiaro con cui parla Barca. Peccato che non sia ascoltato dagli interessati.

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