À l’été 2022, le Jeu de Paume présente la première exposition consacrée exclusivement à la figure de Jean Painlevé. Cinéaste de réputation internationale pour ses expériences filmiques, Jean Painlevé (1902-1989) fut un spécialiste du documentaire scientifique et des techniques cinématographiques.
JEU DE POMME
JEAN PAINLEVE’
LINK :
https://jeudepaume.org/evenement/jean-painleve/#&gid=0&pid=33
I piedi nell’acqua
Dal 08 giugno al 18 settembre 2022,
Parigi
Cavalluccio marino con alghe
intorno al 1934
Nell’estate del 2022, il Jeu de Paume presenta la prima mostra dedicata esclusivamente alla figura di Jean Painlevé. Regista di fama internazionale per le sue esperienze cinematografiche, Jean Painlevé (1902-1989) è stato uno specialista in documentari scientifici e tecniche cinematografiche.
Associato all’avanguardia, Painlevé usa il cinema come strumento di esplorazione per rivelare aspetti sconosciuti e misteriosi degli organismi viventi. Accompagna lo spettatore con un resoconto descrittivo e informativo dei temi studiati, mentre nella maggior parte dei suoi film le immagini si alternano continuamente tra osservazioni su scala reale e analisi su scala microscopica.
Durante il periodo tra le due guerre, il suo lavoro è stato proiettato al di fuori del campo scientifico, nei cinema d’avanguardia e nei cineforum. Painlevé fu subito riconosciuto e le sue pubblicazioni sulla stampa illustrata degli anni ’30 contribuirono alla sua notorietà. Il suo atteggiamento anticonformista e la sua affinità con lo spirito surrealista sono senza dubbio all’origine del legame privilegiato che mantiene con il cinema documentario indipendente. La facilità con cui attraversa i confini tra scienza e arte deriva dai suoi incontri artistici: Jacques-André Boiffard, Alexander Calder, Ivan Goll, Fernand Léger, Éli Lotar, Pierre Naville, Pierre Prévert, Jean Vigo…
Dagli anni Cinquanta Painlevé e Geneviève Hamon, sua compagna e collaboratrice, realizzano numerosi film di ricerca mentre il loro lavoro personale continua, nutrito dalle ricerche degli zoologi e dei biologi per i quali hanno lavorato.
Quattro aspetti principali sottolineano la specificità di questo lavoro: la costa come terreno prediletto; l’approccio scientifico e didattico; rapporti con il movimento surrealista; infine, le dinamiche del montaggio cinematografico e il ruolo del movimento, del ritmo e della danza come caratteristiche e motivi.
Questa mostra colloca il lavoro di Painlevé nel contesto storico e scientifico della sua creazione, sottolineando l’importanza della ricerca nel suo lavoro. Ancora oggi ispira molti artisti, trova la sua attuale risonanza nel modo in cui i film immergono lo spettatore in uno spazio mentale indefinito che, tra esperienze familiari e derive oniriche, è ancora oggi capace di destabilizzare il nostro senso della realtà.
LE IMMAGINI E LE SCRITTE CONTINUANO NEL LINK SOTTO :
– Own work
Jean Painlevé ( Parigi, 20 November 1902 –Neully-sur-Seine, 2 July 1989)
Jean Painlevé è il figlio del matematico e politico Paul Painlevé, più volte ministro sotto la Terza Repubblica.
Jean Painlevé studia medicina. Si lega al gruppo dei surrealisti e inizia a interessarsi al cinema nel 1925.
Carriera cinematografica
Jean Painlevé è il padre fondatore del cinema scientifico. Le sue opere (più di duecento) rappresentano una felice sintesi tra la scienza e la settima arte. Già nel 1925 realizzò il suo primo film, Stickleback Egg: Dalla fecondazione alla schiusa. Le sue produzioni successive seguono lo stesso tema: il mondo animale. Painlevé si cimentò nella regia di una fiction con L’Inconnue des six jours (1926) e si concesse un’altra deviazione nel 1936 con Barbe bleue, film d’animazione in collaborazione con lo scultore René Bertrand, ma la maggior parte del suo lavoro è dedicata ai documentari. Il regista porta una dimensione poetica e artistica a un genere solitamente evitato dagli spettatori. La Pieuvre (1928) che rievoca brani di Chants de Maldoror di Lautréamont. Painlevé dona una dimensione drammatica all’animale filmando le carezze dei suoi tentacoli sulla testa di una bambola o su un teschio. Nel 1933 ottenne il suo più grande successo di pubblico con L’Hippocampe, un film su questo strano cavallo acquatico il cui maschio partorì dolorante. Allo scoppio della guerra, sospende ogni attività cinematografica per unirsi alla Resistenza. Nel 1945 fu pubblicato The Vampire, un’allegoria del nazismo attraverso un documento zoologico su un pipistrello sudamericano. Painlevé si ripeté nello strano Assassins of fresh water (1946), dove insetti e larve si uccidono a vicenda negli stagni. La colonna sonora (jazz o musica concreta) e i commenti (alcuni sono versi alessandrini) contribuiscono al lirismo dei suoi film, in particolare in Histoire de gamberetti (1964), dove assistiamo alla muta dell’animale che lascia dietro di sé il suo guscio traslucido. Nel 1982 realizza un ultimo film, Les Pigeons du squar , un vero e proprio omaggio al precursore Marey che scompone i movimenti degli uccelli attraverso una serie di fotogrammi.
Per produrre e distribuire i suoi film, Jean Painlevé dirige “Les Documents Cographiques” e “L’Institut de Cinématographie Scientiphique”.
Altre attività
Jean Painlevé ha fondato nel 1930, con il dottor Claoué, la Federazione Internazionale del Cinema Scientifico. Dal 1946 al 1956 ha presieduto la Federazione francese dei circoli cinematografici. È stato anche direttore della Cinémathèque française.
DA :
http://cinema.encyclopedie.personnalites.bifi.fr/index.php?pk=14268
( TRADUZIONE AUTOMATICA )
Quante cose meravigliose che possiamo vedere grazie a questo grande artista-scienziato!