ANSA.IT — 7 AGOSTO 2022 –16.13
https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/08/07/elezioni-calenda-non-intendo-andare-avanti-nellalleanza-con-il-pd.-renzi-vedremo_03ffd6a9-e4cc-42f4-b546-3dbcd7abbe4d.html
Elezioni, Calenda: ‘Non intendo andare avanti nell’alleanza con il Pd. Renzi? vedremo’.
+Europa, l’accordo con i Dem va bene. Dopo l’accordo tra Pd, Sinistra, Verdi e Di Maio, il leader di Azione in tv
‘Non intendo andare avanti nell’alleanza con il Pd’: lo ha annunciato Carlo Calenda in tv intervistato da Lucia Annunziata a ‘Mezz’ora in +’.
“Non mi sento a mio agio con questo, non c’è dentro coraggio, bellezza, serietà e amore a fare politica così ho comunicato ai vertici del Pd che non intendo andare avanti con questa alleanza” ha detto il leader di Azione.
“Alla vigilia di queste elezioni ho intrapreso un negoziato col Pd, non ho mai voluto distruggere il Pd, con con Letta abbiamo iniziato un negoziato per costruire una alternativa di governo.
Ma mano a mano si univano pezzi che stonavano”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz’ora in più, su Rai Tre. “Oggi mi trovo a fianco a persone che hanno votato 54 volte la sfiducia a Draghi. Mi sono un po’ perso”. “Nei giorni scorsi sono andato da Enrico Letta e gli ho proposto di fare un’alleanza netta e che rinunciavo ai collegi, avrei accettato anche solo il 10%” ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz’ora in più, su Rai Tre.
Elezioni, Calenda: ‘Decisione sofferta, coalizione fatta per perdere male’
“La sensazione è che c’è il Pd in mezzo e poi una serie di forze, ho perso il conto. Ma c’era un punto chiaro, il fatto che entrassero in coalizione Fratoianni non implicava che esprimessero da subito il no all’agenda Draghi. Invece c’è stato un crescendo, che ha dimostrato come sarà la campagna elettorale, che non sarà contro la destra ma demolirà l’area liberale della coalizione”.
Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz’ora in più. “Questa cosa è durata anche troppo. Quando abbiamo fatto l’accordo ci siamo detti che dal giorno dopo un pezzo della coalizione non avrebbe bombardato l’agenda Draghi, sennò ci saremmo fatti ridere dietro dal Paese”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz’ora in più, su Rai Tre.
“A questa proposta si sono aggiunte personalità che italiani non vogliono più vedere”. Calenda ha poi aggiunto che “è arrivato di tutto, Di Maio, Di Stefano…”
Ora c’è “una grande ammucchiata di persone. Da parte mia non c’è stato un equivoco, ma l’ingenuità che il Pd fosse pronto a decidere di rappresentare la sinistra senza correre dietro a Fratoianni, Bonelli e domani ai 5 stelle, che Letta avesse capito che la coerenza è fondamentale. Che il Pd avesse fatto la sua Bad Godesberg. Ed ho sbagliato”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz’ora in più, su Rai Tre.
“C’erano due pulsioni, una a fare una proposta di governo una a fare un Cln (Comitato di liberazione nazionale) e alla fine Enrico è rimasto al Cln” precisa il leader di Azione. “Renzi non l’ho sentito, ma gli dirò che come non si fa la politica destra contro sinistra non si fa nemmeno contro chiunque. Bisogna spiegare agli italiani come governare. Non ho parlato con Renzi, ci parlerò”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz’ora in più, su Rai Tre.
Vede una strada convergente? “Lo vedremo. Negli ultimi due giorni ho ricevuto dai renziani contumelie, qualsiasi scelta non coincida con quella di Renzi per loro è una scelta da traditore della patria”.
“Ho ascoltato Carlo Calenda. Mi pare da tutto quel che ha detto che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda. Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.
LE REAZIONI DEL CENTROSINISTRA –
La Segreteria di +Europa ribadisce il forte apprezzamento per il patto sottoscritto martedì scorso dalla Federazione +Europa/Azione con il Partito Democratico. In particolare – informa una nota – la Segreteria apprezza le parole usate ieri dal Segretario del PD Enrico Letta, che ha ribadito come il patto tra PD e Federazione +Europa/Azione sia un accordo di governo fondato sull’agenda Draghi e sulla collocazione europea e atlantica del nostro Paese, mentre gli accordi con altre liste siano accordi elettorali, finalizzati a non consegnare la vittoria a tavolino dell’alleanza guidata da Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Enrico Letta inoltre ha escluso qualsiasi tentazione di riapertura al M5S di Conte. Se dovessero emergere nuovi elementi di valutazione sul patto, la Direzione di +Europa si riunirà per discuterne e assumere decisioni. La nota è stata subito accolta positivamente dai dem. “Il Partito Democratico esprime forte apprezzamento per la nota diramata poco fa dalla Segreteria di +Europa, che ribadisce il proprio sostegno al Patto sottoscritto martedì scorso tra lo stesso Pd e la Federazione +Europa/Azione”, fanno sapere fonti del Nazareno.
“In politica contano le relazioni tra persone e il reciproco rispetto pur nelle differenze. Per questo esprimo vicinanza e sostegno a Enrico Letta. Continuiamo a lavorare con responsabilità per la democrazia, la giustizia sociale e ambientale, confermando la nostra alleanza. Prendo atto della scelta di Calenda che ha scelto gli interessi del suo partito anziché rafforzare il campo per battere la destra”. Lo dichiara Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde
“Oggi Carlo Calenda ha iniziato la sua campagna elettorale per consegnare l’Italia alla destra alleata di Putin e Orban. Il Pd, con europeisti progressisti ambientalisti e civici, glielo impedirà, e darà all’Italia un governo per crescita, diritti, lotta alle diseguaglianze”.
Lo scrive su Twitter Marco Meloni, coordinatore della segreteria Pd.
“Carlo Calenda parla di ‘onore’. Onore è rispettare la parola data. Un accordo, una firma, una stretta di mano tra persone leali e serie: questo è onore. Il resto, compreso l’attacco alla destra e alla sinistra tutte uguali, è populismo. Populismo d’élite, ma pur sempre populismo”. Lo si legge sui canali social del Partito Democratico a corredo di un video con stralci delle dichiarazioni dello stesso Calenda e di Enrico Letta subito dopo l’accordo tra Pd e Azione/+Europa lo scorso 2 agosto.