ANSA.IT DEL 6 AGOSTO 2022 -22.08
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/08/06/gaza-nella-notte-160-razzi-e-30-attacchi-aerei_91149080-83c8-45ae-bcf6-f124ad11695c.html
Ancora guerra tra Jihad e Israele, raid e razzi.
A Gaza 15 morti, ferma centrale elettrica. 380 lanci su Israele
Razzi nella notte a Gaza
GAZA CITY
GAZA
Gaza: media, almeno 4 morti tra cui una bambina di 5 anni
Israele lancia operazione ‘Breaking dawn’ contro Jihad islamica
Operazione ‘Breaking dawn’ contro Jihad islamica
La tensione non accenna a scendere tra la Jihad islamica e Israele con un secondo giorno di di guerra tra razzi e raid.
Tra i morti anche due donne: la più giovane, 23 anni, è stata uccisa in una casa colpita a Khan Younis nel sud della enclave palestinese, 6 i feriti tra cui 3 minori. Su Israele – che nella notte scorsa ha arrestato in Cisgiordania 19 membri della Jihad – si è rovesciata da Gaza una pioggia di colpi di mortaio e razzi che, per la prima volta, hanno lambito il perimetro urbano di Tel Aviv. Ne sono stati calcolati dall’esercito – soprattutto nella zona sud di Israele – almeno 380 in circa 24 ore di conflitto: 120 sono stati intercettati dal sistema di difesa dell’Iron Dome, 90 sono caduti all’interno della stessa Striscia. La situazione non sembra destinata a sbloccarsi al momento: l’esercito ha calcolato una settimana di operazioni e il premier Yair Lapid ha convocato il Gabinetto di sicurezza con i vertici militari per una ricognizione dello stato dell’operazione ‘Breaking dawn’ avviata ieri. Il ministro della difesa Benny Gantz è stato ancora più chiaro ed ha avvertito che anche i leader all’estero della Jihad islamica – notoriamente legata all’Iran – “dovranno pagare il prezzo” per gli attacchi condotti contro Israele. “I leader della Jihad – ha sottolineato Gantz indicando probabilmente i possibili obiettivi – si muovono all’estero in ristoranti e hotel, a Teheran, in Siria e in Libano”.
A poter influire, tuttavia, sul confronto ci sono due fattori: il primo è che finora Hamas – che governa Gaza – non ha partecipato allo scontro: non un solo razzo – hanno osservato gli esperti – è partito dalle sue rampe di lancio. Il secondo è legato alla possibile mediazione egiziana: una delegazione dei servizi segreti di quel Paese – ha appreso l’ANSA al Cairo – ha “stabilito diversi contatti tra le parti, israeliana e palestinese, al fine di imporre un cessate il fuoco” ed evitare un nuovo conflitto su vasta scala. L’Egitto è stato più volte elemento decisivo nelle precedenti guerre tra Gaza e Israele. Fatto sta che la crisi rischia di innescare un conflitto più largo se i due fattori dovessero venire meno. In Israele l’intero sud è sotto la morsa dei lanci con la popolazione costretta a correre nei rifugi: finora non ci sono state vittime grazie alla copertura dell’Iron Dome ma ci sono persone feritesi durante la corsa nei bunker anti missili o colpite da crisi di panico. A fotografare bene la situazione, il fatto che l’amichevole tra la Juventus e l’Atletico Madrid in programma domani sera a Tel Aviv sia stata annullata dagli organizzatori e spostata a Torino per “le tensioni di sicurezza nel sud di Israele”.
La Ue ha detto di seguire “con grande preoccupazione gli ultimi sviluppi a Gaza” ed ha chiesto “la massima moderazione a tutte le parti per evitare un’ulteriore escalation e altre vittime”. “Sebbene Israele – ha detto il portavoce del Servizio d’azione esterna Ue (Seae), Peter Stano – abbia il diritto di proteggere la sua popolazione civile, è necessario fare tutto il possibile per prevenire un conflitto più ampio”.
ESERCITO: ‘A JABALA E’ STATO UN RAZZO DIFETTOSO DELLA JIHAD’
L’esercito israeliano ha negato ogni responsabilità per quanto accaduto a Jabalya nel nord della Striscia dove ci sono stati almeno 5 morti, tra cui bambini, e diversi feriti. ” “L’esplosione avvenuta a Jabalya è da imputarsi – ha detto il portavoce militare, citato dai media – ad un lancio di un razzo difettoso della Jihad islamica”. Secondo la stessa fonte, l’ultimo attacco dell’aviazione israeliana nella zona di Jabalya è avvenuto due ore prima di quanto poi accaduto.
Nella Striscia di Gaza i morti sono arrivati ad almeno 15, oltre 100 feriti e la centrale elettrica che eroga energia alla Striscia è fuori uso per mancanza di diesel, con gli ospedali in difficoltà.