ANSA.IT — 20 LUGLIO 2022 –19.05 : La crisi di governo. Draghi chiede la fiducia sulla risoluzione Casini. Centrodestra, stupore per la decisione del premier

 

ORE 19.19 — Parla  Gianluigi Paragone– VOTAZIONE 

 

ANSA.IT — 20 LUGLIO 2022 –19.05

 

La crisi di governo. Draghi chiede la fiducia sulla risoluzione Casini. Centrodestra, stupore per la decisione del premier

La cronaca della giornata. “Per il Superbonus, il problema sono i meccanismi di cessione. Chi li ha disegnati è colpevole’ ha detto il premier

 

 

 

 

“La mia sarà una replica breve: per primo ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto l’operato del governo con lealtà e partecipazione.

Il secondo punto è un’osservazione a proposito di alcune parole che avrebbero messo addirittura in discussione la natura della nostra democrazia, come se non fosse parlamentare mentre lo è e io la rispetto e mi riconosco”.

Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in sede di replica al Senato

“Il sostegno che ho visto nel paese”, “mi ha indotto a riproporre un patto di coalizione e sottoporlo a vostro voto, voi decidete. Niente richieste di pieni poteri”. Lo dice il premier Mario Draghi nella replica al Senato.

“Chiedo che sia posta la fiducia sulla risoluzione presentata da senatore Casini”. In seguito alla apposizione della questione di fiducia dal parte del governo alla risoluzione Casini, la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati ha sospeso la seduta e convocato la conferenza dei capigruppo. Le dichiarazioni di voto sulla fiducia, che sarà votata solo sulla risoluzione presentatata da Pier Ferdinando Casini, avranno luogo a partire dalle 17.30 e a seguire si terrà il voto di fiducia sulla risoluzione che approva le comunicazioni del Presidente del Consiglio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo del Senato.

La risoluzione presentata da Pier Ferdinando Casini sarà votata per prima nell’Aula del Senato, in quanto il governo su quel testo ha posto la questione di fiducia. La risoluzione recita: ” Il senato, udite le comunicazioni del presidente del Consiglio dei ministri, le approva”. Non è ancora chiaro, invece, se verrà posta al voto la risoluzione presentata dalla Lega, che è molto più estesa di quella dell’ex presidente della Camera. I gruppi di Lega e Forza Italia al Senato non parteciperanno al voto di fiducia sulla risoluzione proposta dal senatore Casini.E Salvini conferma: ‘Non la votiamo’. Il documento, che di fatto avvalla le comunicazioni fatte dal premier Draghi in aula stamattina, è l’unico messo ai voti anche se sul tavolo c’è pure quella sottoscritta dal centrodestra di governo, che invece chiede un nuovo governo guidato dallo stesso premier e senza il M5s.

 

L’AZIONE DI MATTARELLA – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella avrebbe avviato delle consultazioni telefoniche sentendo i leader della maggioranza per fare il punto della situazione dopo il dibattito parlamentare al Senato sulla fiducia. Tra le ipotesi, si ragiona sempre in ambienti parlamentari, anche quella delle condizioni per un Draghi bis. Sullo sfondo lo scioglimento delle Camere.

Si starebbe andando verso la conta in Aula con il voto sulle risoluzioni. Draghi potrebbe aspettare l’esito di questi voti prima di decidere il da farsi. E’ quanto viene spiegato da fonti qualificate di governo.

La situazione è andata complicandosi dopo che il Centrodestra di governo ha chiesto a Mario Draghi di formare un nuovo governo “profondamente rinnovato“, cioè con nuovi ministri, senza il Movimento Cinque stelle. La mossa anticipata dalla Lega in Aula è stata seguita – secondo quanto si legge in una nota congiunta – anche da Forza Italia. Si tratta di una richiesta dirompente che certamente mette in difficoltà il presidente del Consiglio che sta riflettendo sul da farsi. “I senatori del centrodestra di governo voteranno soltanto la propria risoluzione, che chiede un “patto” per un nuovo governo, profondamente rinnovato, guidato ancora da Mario Draghi e senza il Movimento 5 Stelle”. Lo riferisce una nota delle forze di centrodestra che sostiene la maggioranza.

Ma non solo, la Lega attraverso le parole del capogruppo al Senato Massimiliano Romeo indica al premier anche la soluzione B, cioè rimanere in carica fino alla formazione di un nuovo governo dopo le elezioni. Ovviamente resta da vedere quali potrebbero essere le scelte del presidente della Repubblica. Poco prima Mario Draghi, in un discorso di circa mezzora, aveva tirato dritto ed illustrato un secco programma di governo chiudendo il suo intervento – quasi non applaudito dai banchi della Lega e del M5s – con questo invito: “siamo qui perché lo hanno chiesto gli italiani. Partiti, siete pronti a ricostruire questo patto?”.

“Il Senato accorda il sostegno all’azione di un governo profondamente rinnovato sia per le scelte politiche sia nella composizione”. E’ quanto chiede la Lega in una proposta di risoluzione firmata dai senatori Roberto Calderoli e dal capogruppo leghista al Senato Massimiliano Romeo, dopo le comunicazioni del premier Draghi in Aula.

 

Draghi ha ascoltato l’intervento di Romeo fissando il capogruppo della Lega tenendole braccia incrociate appoggiate al banco del governo. Man mano che il discorso di Romeo proseguiva, ha iniziato a prendere appunti. Terminato Draghi ha prima parlato con il ministro Guerini, che sedeva alla sua sinistra. A quel punto si è alzato ed è uscito dall’Aula insieme allo stesso Guerini. Il presidente del Consiglio Mario Draghi è uscito dall’Aula dopo l’intervento del capogruppo della Lega Massimiliano Romeo e ha avuto un breve colloquio in un corridoio di Palazzo Madama con il ministro Dario Franceschini.

“Serve un governo autorevole e credibile per affrontare i passaggi che abbiamo di fronte in Europa. Noi La sosterremo perché vogliamo completare il Pnrr e le riforme necessarie che sono ancora diverse”, ha detto il Pd in Aula con Franco Mirabelli. “Tutti dovrebbero fare lo stesso – ha aggiunto -, dire con chiarezza se si condivide o no questa proposta. Tutti dobbiamo avere la responsabilità di dire Sì o No, non è serio inventare altre strade o altre soluzioni”.

“Voglio subito rassicurare che non troverete mai un 5 Stelle che sulla base di convenienze elettorale faccia accadere il governo, qualunque cosa possa accadere, siamo fatti così. Abbiamo sempre mantenuto una linea di assoluta responsabilità”. Lo ha detto il senatore del M5s, Ettore Licheri, intervenendo in Aula dopo le comunicazioni del premier Draghi.

 

DISCORSO DI DRAGHI STAMATTINA

“Draghi arriva in Parlamento e di fatto pretende pieni poteri, sostenendo che glielo hanno chiesto gli italiani. Ma in una democrazia la volontà popolare si esprime solo con il voto, non sulle piattaforme grilline o con gli appelli del Pd”. Lo scrive su Facebook la leader di FdI, Giorgia Meloni. “Sono le autocrazie che rivendicano di rappresentare il popolo senza bisogno di far votare i cittadini, non le democrazie occidentali. Fratelli d’Italia non intende assecondare questa pericolosa deriva. Decidano gli italiani del proprio futuro, non questo Parlamento delegittimato e impaurito. Elezioni subito”.

 

TESTO INTERO

https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/07/20/la-crisi-di-governo.-draghi-chiede-la-fiducia-sulla-risoluzione-casini-in-corso-le-dichiarazioni-di-voto_20b10df7-5fc0-45b2-a1a7-0ba87fe5153c.html


 

 

 

 

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