Ingresso Ospedale delle Bambole
L’Ospedale delle bambole è un museo di Napoli, la cui sede è nel Palazzo Marigliano nella centralissima Spaccanapoli. In esso sono raccolti giocattoli e bambole d’epoca, le Grugnette dell’azienda Lenci e le Barbie dell’azienda Mattel. Annesso al museo c’è un laboratorio che provvede al restauro del materiale collezionato, ma anche alla cura di bambole, di cittadini che si servono di tale struttura come se fosse un vero e proprio ospedale, riparando principalmente bambole di porcellana, plastica, legno e cartapesta.
Con una tradizione centenaria è uno dei centri di riparazione di bambole più specializzato, attrezzato e famoso d’Italia
foto dal Facebook : Ospedale delle bambole — link sotto
DAL FACEBOOK – 4 aprile 2013
2016
2015
link del Facebook ::
Ospedale delle Bambole
2015
2013
2013
LUIGI GRASSI
Luigi Grassi, uno scenografo dei teatri di corte e dei teatrini dei pupi napoletani, fondò nel 1895 un piccolo laboratorio per la costruzione delle sue scenografie e per la riparazione ed il restauro delle attrezzature usate negli spettacoli teatrali. Effettuava inoltre interventi anche su giocattoli, oggetti di culto delle chiese di Napoli, burattini e varie maschere.
In seguito alla riparazione di una bambola rotta ed alle doti del Grassi come aggiustatore, la bottega divenne un punto di riferimento per l’intera città, per la riparazione delle bambole, in un’epoca in cui non esisteva ancora il consumismo di massa. In seguito all’accumulo di svariati pezzi di ricambio presenti in negozio e siccome il Grassi operava con addosso sempre un camice bianco, la gente iniziò a chiamare quel posto ‘o spitale d’é bambule (l’ospedale delle bambole)
CONTINUA :
https://it.wikipedia.org/wiki/Ospedale_delle_bambole
L’Ospedale delle bambole da bottega a museo
A Napoli in scuderie Palazzo Marigliano tra ‘dottori’ e restauri
ANSA.IT — 21 OTTOBRE 2017
che cosa strana però molto utile
I bambini e le bambine si affezionano molto ai loro giocattoli, soprattutto quando si tratta di bambole, péluches, burattini. Bella questa realtà dell’Ospedale delle bambole”!