1a ESECUZIONE
Chris Sullivan (Sax)
Eva Warren (Piano)
2011
Tomaso Albinoni (Venezia, 1671 -1751 )
PIANO E SASSOFONO (contr-) ALTO
https://www.youtube.com/watch?v=fc_sMXCWAT4
L’Adagio in Sol minore per archi e organo su due spunti tematici e su un basso numerato di Tomaso Albinoni (Mi 26), conosciuto come Adagio di Albinoni, è una composizione del musicologo Remo Giazotto pubblicata nel 1958 dalla Ricordi.
Giazotto dichiarò di aver “ricostruito” il presunto Adagio sulla base di una serie di frammenti di Tomaso Albinoni che sarebbero stati ritrovati tra le macerie della Sächsische Landesbibliothek di Dresda in seguito al bombardamento della città avvenuto durante la seconda guerra mondiale. I frammenti sarebbero stati parte di un movimento lento di sonata (o di concerto) in sol minore per archi e organo, di cui purtroppo mai si sono avute certezze concrete.
In verità, a partire dal 1998, anno della morte di Remo Giazotto, l’Adagio è ritenuto un lavoro interamente originale di Giazotto, giacché nessun frammento di notazione è stato trovato in possesso della Sächsische Landesbibliothek. L’opera è stata catalogata dal musicologo Michael Talbot, massimo studioso di Tomaso Albinoni, come Mi 26 e inserita tra le composizioni non autentiche.
BIBLIOTECA DI DRESDA
La SLUB, biblioteca universitaria del land di Sassonia, a Dresda
È uno dei principali archivi della Germania. I suoi tesori, raccolti in oltre quattro secoli, furono ospitati presso il Palazzo giapponese e in alcuni archivi temporanei per lungo tempo, finché nel 2002 non hanno trovato collocazione in un nuovo edificio.
IMMAGINI DA:
https://it.advisor.travel/poi/Slub-9537
Entrata principale della Biblioteca
Christof Rodejohann – german wikipedia; see de:Bild:Slub1.jpg
questa immagine e testo da:
https://it.wikipedia.org/wiki/SLUB
DRESDA IN GERMANIA
DRESDA
REMO GIAZOTTO
Remo Giazotto (Roma, 4 settembre 1910 – Pisa, 26 agosto 1998) è stato un musicologo, compositore e biografo italiano.
Giazotto è famoso soprattutto per il catalogo sistematico delle opere di Tomaso Albinoni e ancora di più, per aver elaborato una composizione conosciuta come Adagio in sol minore. Quest’ultimo, noto erroneamente anche come Adagio di Albinoni, è una composizione musicale barocca pubblicata nel 1958 da Giazotto come opera di Albinoni.
Successivamente, Giazotto dichiarò di aver effettuato una composizione nello stile del tempo basandosi solo sui bassi e su sei frammenti di melodia trovati a Dresda nel 1935 (e poi dispersi durante la seconda guerra mondiale): una recente scoperta della musicologa Muska Mangano (1935-2021), ultima assistente di Giazotto, ha confermato le affermazioni del compositore. Tra le carte giazottiane, Mangano ha scoperto una trascrizione manoscritta della porzione di basso figurato, e sei battute frammentarie del primo violino, «recanti nell’angolo in alto a destra un timbro che indica inequivocabilmente la provenienza di Dresda dell’originale da cui proveniva». Ciò fornisce supporto per il racconto di Giazotto, e conferma come egli abbia effettivamente composto il suo Adagio a partire da un frammento di Albinoni.
Giazotto scrisse molte biografie di musicisti, tra cui quella dello stesso Albinoni e quelle di Vivaldi, Giacomo Puccini e Ferruccio Busoni.
Dal 1932 lavorò come critico musicale della Rivista musicale italiana. Collaborò anche con la rivista della casa Ricordi Musica d’oggi, per la quale scrisse nel 1940 un articolo di stampo marcatamente politico (” Popolo e valutazione artistica. L’arte di Verdi in clima fascista, 1940 ).
Allontanatosi dal fascismo ed avvicinatosi alla Resistenza dopo il 1943, nel 1945 divenne editore della Rivista musicale italiana sino al 1949.
Nel 1949 divenne direttore dei programmi di musica da camera della RAI (Radio Audizioni Italiane) e nel 1966 direttore dei programmi internazionali organizzati mediante l’Unione europea di radiodiffusione.
Nel 1967 divenne condirettore della Nuova rivista musicale italiana. Fu inoltre professore di storia della musica all’Università di Firenze dal 1957 al 1969 e nel 1962 all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
https://it.wikipedia.org/wiki/Remo_Giazotto
PUBBLICAZIONE DELL’ADAGIO -1958
2a–ESECUZIONE DELL’ADAGIO CON VIOLONCELLO E ORCHESTRA
Stjepan Hauser ( Pola,1986 )-VIOLONCELLO
Ivo Lipanovic dirige la Zagreb Philharmonic Orchestra
Arena Pula, Croatia, August 2018
https://www.youtube.com/watch?v=gr6QnFmCXzk
ARENA DI POLA
L’anfiteatro venne costruito tra il 2 a.C. ed il 14 d.C. sotto l’imperatore Augusto, prelevando il materiale dalle note cave di pietra situate alla periferia della città ed ancora oggi esistenti. In seguito, l’imperatore Vespasiano, che aveva commissionato il Colosseo a Roma, lo fece ampliare (secondo la leggenda, egli voleva rendere omaggio a Cenis, liberta di origine istriana nativa di Pola, già segretaria di Antonia – figlia minore di Marco Antonio triumviro – e sua amante, che l’imperatore tenne in conto di moglie per un trentennio, prima e dopo la morte della moglie).
SEGUE:
https://it.wikipedia.org/wiki/Arena_di_Pola
L’arena di Pola
foto: Il piccolo, Trieste
foto: Area C-Quotidiano
foto: CAMPING.HR
POLA E’ IN CROAZIA
Bellissimo questo “adagio” pieno di inquietudine.
Un regalo che non si può impacchettare, quello di Vespasiano alla sua amante, roba da imperatori romani.