ANSA.IT — 11 MARZO 2022 — 10.32
Conflitto in Ucraina, continuano i bombardamenti sull’Ovest del Paese
Leader Ue: ‘Siamo pronti a nuove sanzioni’. La Russia chiede la riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Raid a Ivano-Frankivsk nell’ovest, Mosca conferma
Dopo il sostanziale fallimento dell’incontro tra i ministri degli Esteri di Mosca e di Kiev ieri in Turchia, si chiudono gli spiragli di una tregua.
Tv e media ucraini riferiscono di esplosioni a Lutsk, nord-ovest del Paese, così come a Dnipro, città dell’ entroterra sul fiume Dnepr, nella parte centro-orientale.
A Lutsk le esplosioni sono avvenute vicino all’ aeroporto, il sindaco ha invitato i cittadini a mettersi al riparo. A Dnipro, i media parlano di tre esplosioni, di cui una avrebbe colpito una fabbrica di scarpe. Le altre due vicino ad un asilo nido e ad un condominio, secondo i rapporti diffusi dalla Bbc. Le milizie filorusse del Donbass rivendicano di avere conquistato Volnovakha, cittadina strategica a nord della città assediata di Mariupol.
Lo afferma il ministero della Difesa russo, citato dalla Bbc. Una persona è rimasta uccisa. Missili e cannonate segnalati anche a Ivano-Frankivsk, nel sud-ovest, un centinaio di chilometri a sud di Leopoli.
Ucraina, Mosca: ‘Fuori servizio gli aeroporti militari di Ivano-Frankivsk e Lutsk’
Da Mosca arriva la conferma, si tratta di bombardamenti di lungo raggio ed alta precisione contro altrettanti piccoli aeroporti. Su un altro fronte, invece, le autorità ucraine hanno denunciato che un raid russo ha colpito l’istituto di fisica e tecnologia di Kharkiv, sede di un reattore nucleare sperimentale, mentre continua l’avvicinamento verso Kiev: la Difesa americana registra un ulteriore progresso dei militari di circa 5 chilometri, e le immagini satellitari mostrano che il convoglio di mezzi lungo 60 chilometri che si muoveva verso la capitale si è ridistribuito in aree circostanti.
La situazione più drammatica per le città assediate resta quella di Mariupol. Dove il vicesindaco ha riferito che oltre 1.200 corpi sono stati rimossi dalle strade e si è iniziato a seppellire i corpi in fosse comuni.
Da Kiev Volodymyr Zelensky ha accusato i russi di aver sferrato un attacco sul corridoio umanitario della città del sud. “Stiamo affrontando uno stato terrorista”, ha tuonato il presidente ucraino, secondo cui centomila civili sono stati evacuati dalle zone dei combattimenti. Mosca invece ha chiesto la convocazione di un Consiglio di Sicurezza dell’Onu per discutere le “attività biologiche militari americane in Ucraina”. Zelensky ha replicando dicendosi preoccupato che si tratti di un pretesto di Mosca per condurre attacchi con armi proibite: “Se vuoi conoscere i piani della Russia, guarda cosa la Russia accusa gli altri di pianificare”.
Ucraina, Zelensky accusa Mosca: ‘Attaccato un corridoio umanitario’
La riunione del Consiglio Onu su questo dossier è stata convocata per oggi. Joe Biden, intanto, dopo aver già colpito la Russia con dure sanzioni, fermando anche l’import di gas e petrolio, vuole andare oltre. Il presidente americano, riporta Bloomberg, si appresta a chiedere la fine delle normali relazioni commerciali con la Russia, aprendo la strada a un aumento dei dazi sulle importazioni. L’annuncio della revoca dei privilegi commerciali arriverà insieme al G7 e ai leader dell’Ue. La sospensione dei normali rapporti commerciali, conosciuta anche come la clausola della nazione più favorita, metterà la Russia alla pari di paesi come Cuba e Corea del Nord. E consentirà agli Usa di imporre dazi molto più alti rispetto agli altri membri Wto. Sono pronti a nuove sanzioni anche i leader Ue, che si sono riuniti a Versailles sotto la presidenza del semestre francese. Nel comunicato finale i capi di Stato e di governo dei 27 hanno chiesto alla Russia di fermare le operazioni militari, garantire gli accessi umanitari e la sicurezza delle centrali nucleari. Più interlocutoria, invece, la posizione sulla richiesta di adesione presentata da Kiev. Nel comunicato si spiega che “il Consiglio ha invitato la Commissione a presentare il suo parere su tale domanda conformemente alle pertinenti disposizioni dei trattati. In attesa di ciò e senza indugio, rafforzeremo ulteriormente i nostri legami e approfondiremo la nostra partnership per sostenere l’Ucraina nel perseguire il suo percorso europeo”. La Cina invece ha definito le sanzioni un “danno per la ripresa mondiale” ed ha fatto sapere che “lavorerà con la comunità internazionale per evitare l’ulteriore escalation”. E resta l’allarme internazionale per lo stato delle centrali nucleari. L’Aiea ha annunciato ispezioni, dopo che Kiev ha fatto sapere di aver perso le comunicazioni con Chernobyl. L’agenzia internazionale per l’energia atomica non è ancora stata in grado di confermare i rapporti secondo cui le linee elettriche della centrale sarebbero state riparate, il giorno dopo la perdita degli alimentatori esterni.
LUTSK E’ SOPRA LEOPOLI ( LVIV )
Luc’k (in ucraino: Луцьк) è una città dell’Ucraina nordoccidentale, capoluogo dell’oblast’ di Volinia e del distretto di Luc’k. È una delle città più antiche di questo paese. Il primo riferimento scritto su questa città risale al 1085.
Tra il 1921 e il 1939 è stata, con il nome polacco di Łuck, la capitale del Voivodato di Volinia nella Seconda Repubblica di Polonia.
Luc’k è situata sulle rive del fiume Styr, a 420 km ad ovest della capitale ucraina Kiev.
Prima della seconda guerra mondiale, Luc’k era uno dei centri principali della presenza ebraica nella Polonia orientale.
Durante la guerra polacco-bolscevica, il 16 maggio 1919 Luc’k fu conquistata dalle forze dell’Armata Blu polacca dopo una pesante battaglia con l’Armata Rossa. La città fu devastata e in gran parte spopolata. Ha assistito alla controffensiva sovietica del 1920 ed è stata presa il 12 luglio 1920. È stata riconquistata dal 45 ° reggimento di fucilieri della Polonia e dall’artiglieria da campo il 15 settembre 1920. Secondo il sociologo americano Alexander Gella “la vittoria polacca sull’Armata Rossa aveva ottenuto vent’anni di indipendenza non solo per la Polonia, ma almeno per l’intera parte centrale dell’Europa. Luc’k era parte integrale dalla nazione appena rinata della Polonia come capitale del Voivodato di Volinia.
La città era collegata tramite ferrovia a Leopoli (poi Lwów) e Przemyśl. Diverse fabbriche nuove di zecca furono costruite sia a Luc’k che nella sua periferia producendo attrezzature agricole, legno e prodotti in pelle tra gli altri beni di consumo. Apertura di nuovi mulini e birrerie. Fu costruito un orfanotrofio grazie a una donazione. Presto fu inaugurato il primo liceo. Nel 1937, a Luc’k fu istituito un aeroporto con un’area di 69 ettari (170 acri )
Nel 1938 iniziò in città la costruzione di un grande trasmettitore radio moderno. Al 1 gennaio 1939 Luc’k contava 39.000 abitanti (circa 17.500 ebrei e 13.500 polacchi). Nell’area urbana della città c’erano 316.970 abitanti, di cui 59% ucraini, 19,5% polacchi, 14% ebrei e circa 23.000 cechi e tedeschi.
Giovedì 7 settembre 1939 alle 17:00, il governo polacco, che aveva lasciato Varsavia il giorno prima, arrivò in città. L’intelligence tedesca lo scoprì rapidamente e la città fu bombardata due volte dalla Luftwaffe: l’11 e il 14 settembre. Dopo che le unità panzer della Wehrmacht avevano attraversato il fiume Bug, il 14 settembre il governo della Polonia lasciò Luc’k e si diresse verso sud, a Kosow Huculski, che a quel tempo si trovava vicino al confine polacco-rumeno.
Con l’occupazione tedesca nel 1941, i 19.000 ebrei che vi risiedevano furono confinati in un ghetto. Tra il 20 e il 23 agosto 1942 l’intera popolazione del ghetto fu trasportata su camion in una vicina foresta. Il massacro di Gurka Połonka fu uno dei maggiori eccidi perpetrati nel corso dell’Olocausto, coinvolgendo circa 26.500 vittime da Luc’k ed altri centri limitrofi.
LE VIE DEL GHETTO DOPO IL MASSACRO DELL’INTERA POPOLAZIONE
VEDI NEL LINK :
https://it.wikipedia.org/wiki/Massacro_di_Gurka_Po%C5%82onka
Il’ja Ehrenburg e Vasilij Grossman, Il libro nero – Il genocidio nazista nei territori sovietici 1941-1945. Mondadori Oscar Storia, 2001
Lutsk
PORTA DEL CASTELLO, costruito nel XIV secolo e voluto dal re Liubartas (Lubart), figlio di Gediminas, ultimo sovrano della Galizia-Volinia.
All’interno delle mura del castello c’erano tre edifici: la Cattedrale di San Giovanni, un palazzo dei granduchi e un palazzo episcopale; di questi edifici, rimane solo il palazzo neoclassico dei vescovi.
Il 2 luglio 1941, 1 160 ebrei furono assassinati all’interno delle mura del castello.
PANORAMA DEL CASTELLO
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FOTO SOPRA :
Xsandriel – Opera propria
2017
Віщун – Opera propria
Сергій Криниця (Haidamac) – Opera propria
Il castello di Lutsk o il castello di Lubarts è il castello superiore di Lutsk, uno dei due castelli conservati
LE MURA INTATTE DEL CASTELLO
IL CASTELLO
CITTA’ VECCHIA DI LUTSK
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AshikCygan at ru.wikipedia –
Валерий Дед
MOLTE IMMAGINI DEL CASTELLO SONO DI::
https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Lutsk_castle?uselang=it
IL MONASTERO E LA CHIESA A ZYMNE –OBLAST DI VOLYN
IL LAGO OZERO A PISOCHNE – OBLAST DI VOLYN
LAGO OZERO
CATTEDRALE CATTOLICA DI SAN PIETRO E PAULO A LUTSK
IL PALAZZO DI MYKOLA GOLOVAN CONOSCIUTO COME ” LA CAMERA DELLE CHIMERE ” A LUTSK
DETTAGLIO DEL PALAZZO
DETTAGLIO DEL PALAZZO : UNA DELLE 500 STATUE
LE IMMAGINI SOPRA SONO DI :
DNIEPR – DNIPRO — CITTA’ CHE PARE ATTACCATA ANCHE LEI OGGI — ( ANSA )
DNIPRO SUL FIUME DNIEPR — LA TERZA O LA QUARTA ( LA TERZA : ODESSA ) CITTA’ DELL’UCRAINA — + link Leopoli + Charchiv e Sumy + Kiev